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Continuo dello ■SPECIAL■(11° capitolo).

***

Una persona importante??
Bah io sinceramente ho tante persone importanti nella vita...
Questo accade perchè forse sono una tipa che insomma,si fida troppo delle persone.
Anche perchè ogni volta che ci litigo rimango sempre con una sensazione di tristezza...
Come se fossero più importanti della Nutella...
NO.
Quella non si tocca!!
A parte gli scherzi,credo che le persone che ho conosciuto in tutti questi anni fossero fedeli e onesti...

***

Mia madre stava a preparare il the per la colazione,mentre Stefano,apriva i pacchetti di biscotti e delle fette biscottate.
Io rimanevo lì a guardare tutti i procedimenti per la nostra famigerata colazione.

-"Tesoro,dopo la colazione,affacciati a casa di Alex Spencer."

Mormora mia madre mettendo l'acqua a bollire.

-"Mmh...sì...ma perchè?"

-"Perchè ti hanno fatto un regalo,visto che siete amici!!!"

Le sorrido.
Sembrano tutti così contenti...

-"Oh!!!JULIET!VESTITI CARINA EH!!!"

Roteo gli occhi e salgo al piano di sopra.
Decido di non strafare e di non essere ,infatti,stravagante.
Mi metto un paio di jeans e una maglietta larga dei Chicago Bulls.

Poi esco di casa facendo un cenno ai miei.
Prendo la bici anche se so perfettamente che la casa di Alex si trova a un paio di metri da qui.
Mi allontano per poi fermarmi al parco che è molto vicino a casa di Alex.
Guardo intensamente un'altalena...
Mi ricorda una giornata particolare di quando io ero piccola...
La signora Gray era venuta a Londra per farci visita insieme a suo figlio/mio migliore amico.
Quel ragazzino era alto e aveva i capelli marroni completamente arruffati...
Aveva un sorriso dolce e delle guance morbide...
Delle labbra carnose e un nasino piccolo...
Aveva un sorriso bellissimo...
E...SÌ....AVRETE GIÀ CAPITO DI CHI PARLO E...FORSE DOVREI SMETTERE..
Ma parlo di Ivan Gray.
Lui.
Quell'altalena mi ricorda quel giorno.

=FLASHBACK DEL PASSATO DI IVAN E JULIET (6 YEARS BEFORE;QUEL GIORNO)=

Quel giorno,faceva un caldo tremendo e la signora Gray,o anzi,Adele Gray,era venuta a trovare mia madre.
Tutte e due amavano cucinare e fare i dolci,proprio per questo sono diventate amiche.
Il fato fa sì che io e Ivan ci conosciamo a Londra,al parco vicino casa mia.
Le nostre mamme ci mandarono da soli a giocare sapendo che eravamo bambini autonomi e attenti.
Quel giorno conobbi lui.
Mi innamorai di lui nonostante i miei 5 anni...
Così ,quando entrammo nel parco,lui corse verso un'altalena rossa e verde.
Si sedette e cominciò a dondolarsi...
Io stavo lì a guardarlo...
Volevo anche io sedermi su quell'altalena.
Strinsi i pugni e gli chiesi:

-"Ivan,posso andarci io adesso?"

Lui disse:

-"No.No!"

Ed io cominciai a piangere.
Volevo per forza andarci.
Quell'altalena doveva essere mia e dovevo andarci io.
Lui dopo un po' scese dall'altalena,mi prese per mano e mi fece salire sull'altalena.
Comincio a spingere l'altalena in modo da farmi salire sempre più in alto.
Dopo un'ora tornammo a casa tenendoci per mano.
Eravamo diventati amici.
Finalmente.

FINE FLASHBACK

Mi ricordava quel giorno.
Dunque mi dirigo verso la casa di Alex.
Arrivo e suono al campanello.
Mi apre una ragazza dai capelli biondi molto chiari...
Ha gli occhi azzurri,quasi grigi.
Mi guarda un po' arrabbiata...

_KISS ME_(#wattys 2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora