– Secondo te la gente è cattiva?
– No, non penso sia questione di cattiveria. Qualcuno forse, ma per lo più la gente non è cattiva, è semplicemente distratta.
Lei osservò quel volto serio, ora perso in qualche riflessione, gli occhi rivolti all'interno in cerca delle parole migliori per proseguire il discorso. Attese in silenzio per alcuni minuti.
– Vedi Giulia – riprese Ivan – raccontandoti la mia storia, non avevo in mente di far apparire quelle persone come cattive, io non le ho mai reputate tali, anche se forse ti ho dato questa impressione. Se è così, devo scusarmi.
– Però loro ti hanno voltato le spalle, ti hanno deriso. Come puoi non considerarle cattive, o almeno crudeli? Come puoi non
odiarle?
– Odiarle, sarebbe troppo. L'odio è un sentimento potente quanto l'amore. Laddove c'è odio spesso c'è stato prima un grande amore, e io non ho mai amato nessuno di loro. Li detesto, questo sì; come potrei non detestare la loro natura? Ma il fatto che io li detesti non significa che li consideri cattivi. Cos'è la cattiveria, dopotutto? Per essere cattivi, realmente cattivi, è necessario essere innanzitutto coscienti, ben presenti a se stessi, e consapevoli dei possibili effetti, tanto a breve quanto a lungo termine, delle proprie azioni. Per essere cattivi è necessario fare del male volontariamente e consapevolmente, sapendo che si sta facendo del male e volendolo fare. La cattiveria, la crudeltà, nascono da gesti pienamente coscienti e fini a se stessi. Quelle persone... la maggior parte della gente... non agisce il male con consapevolezza. Seppure da qualche parte nella mente una vocina dicesse loro che quello che stanno facendo non è una cosa corretta, loro metterebbero a tacere quella voce, si racconterebbero delle bugie per convincere loro stessi di non stare facendo niente di male, di agire per il bene. Per quale bene? Il proprio, per lo meno. Sì, questo è il punto: sovente la gente, seppure adulta o addirittura vecchia nel corpo, resta infantile nella testa, conservando l'egoismo e l'egocentrismo tipici dei bambini. Una grande maggioranza di soggetti sono supera i dodici anni di età a livello mentale, dunque non è pienamente cosciente delle conseguenze dei propri gesti. Molti non imparano mai, nel corso della propria vita, a sviluppare empatia nei confronti dei propri simili, ma senza empatia non può esserci consapevolezza delle azioni, ad esempio.Smise di parlare e stettero nuovamente in silenzio, guardando il cielo, le stelle che, in quel campo senza luci elettriche, non si nascondevano, anzi a ogni occhiata si facevano sempre più vivide e numerose.

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Il lungo cammino
General FictionUna giovane donna, insoddisfatta della propria vita e della società nella quale vive, decide di mettere tutto in discussione e di cambiare vita.