Sono passate due settimane da quella sera, e non ho più visto Blake. Non ci siamo scambiati il numero di telefono, ma lui sa dove abito se avesse voluto vedermi sarebbe potuto venire qui.
'E tu sai dove lavora, saresti potuta passare' mi riprende la vocina nella mia testa.
Si, ci sarei passata se non avessi rifiutato il posto di lavoro alla pizzeria per accettare quello in un negozio di libri. Non ho saputo resistere, mi hanno chiamata prima al negozio e visto il mio amore per i libri non ho potuto dire di no. Così quando mi ha chiamata Solange dalla pizzeria ho dovuto gentilmente rifiutare e spiegarle. Non se l'è presa, ma io mi sento comunque in imbarazzo a passare di là, magari Blake pensa che non ho accettato per quello che è successo tra noi.
'Pensi davvero di essere così importante? Non ruota tutto attorno a te, svegliati. Non avrà neanche più pensato a quel bacio a differenza tua' ancora una volta quella vocina fastidiosa mi ricorda quanto sono stupida e anche se ormai penso abbia ragione, vorrei tanto poterla prendere a schiaffi.
Oggi sia io che Sel abbiamo chiesto un giorno di permesso per accogliere i nostri coinquilini che dovrebbero arrivare a momenti. In realtà l'abbiamo fatto soprattutto per assicurarci che non si impossessino della nostra stanza e che non invadano i nostri spazi.Settimana prossima inizieranno i corsi, e non potrei essere più agitata. Il lavoro fortunatamente occupa le mie giornate e nel tempo libero Sel mi tiene impegnata in diverse attività, il tempo da dedicare a preoccuparmi per l'inizio delle lezioni è veramente poco.
Finalmente il campanello suona e anche se non dovrei, rimango delusa al vedere che i nostri coinquilini sono arrivati. Una parte di me sperava ancora che fosse Blake anche se a questo punto dovrei aver perso la speranza. Due ragazze e un ragazzo ci sorridono sulla soglia. Ci spostiamo dalla porta e li invitiamo ad entrare e a sistemarsi con tranquillità. Spieghiamo la nostra scelta riguardo alla camera e ai turni per cucinare e pulire casa. Tutto deve essere organizzato visto che avremo poco tempo una volta tornati dalle lezioni. Ognuno deve avere il proprio ruolo.
Abbiamo una settimana per conoscerci e sperare di andare d'accordo. Sembrano tutti e tre simpatici, le ragazze sono Ivy e Jordan e il ragazzo si chiama Aaron.
Caspita ma cosa mangiano i ragazzi da queste parti? Come possono essere tutti belli come un Adone?
Ivy è bellissima, capelli riccissimi in stile afro e carnagione scura, sua madre è della Repubblica Dominicana e suo padre di Portorico.
Jordan è inglese invece, ha i capelli biondi e corti e due occhi azzurro chiaro in cui ti puoi quasi specchiare, é alta e slanciata si vede che è un tipo atletico.
Per quanto riguarda Aaron, ha i capelli castani e gli occhi grigi, e come già anticipato è bello da mozzare il fiato.
Mentre chiacchieriamo con le ragazze Aaron se ne sta in disparte senza degnarci nemmeno di uno sguardo. Quando faccio per avvicinarmi senza nemmeno alzare gli occhi su di me scatta in piedi e va nella sua camera. Magari si sente in imbarazzo a vivere con quattro ragazze, forse sperava ci fosse almeno un altro ragazzo con cui fare fronte unito. Le ragazze mi raggiungono in sala solo per avvisarmi che stiamo per andare a fare un giro in città. Corro a cambiarmi e dopo dieci minuti stiamo già uscendo di casa.
Aaron ha gentilmente declinato l'invito a venire con noi. Giriamo la città con passo lento mentre ognuna di noi racconta parte della sua vita prima di venire qui. Mi rendo conto di quanto questa esperienza mi stia facendo bene. In due settimane abbiamo conosciuto Ashley, Shawn, Cole, Blake e ora Ivy Jordan e Aaron.
La mia testa torna su quel nome, Blake...due settimane. Chi diavolo bacia una ragazza e poi non si fa vedere per due settimane? 'Forse non gli piaci abbastanza' Oh ci risiamo con quella stupida vocina, ma cos'è la mia coscienza che si è improvvisamente risvegliata dopo anni di pigro far niente?
Dove si era cacciata in tutti quegli anni di scelte sbagliate?!
Sel decide di voler presentare Ivy e Jordan ad Ashley così avvisiamo Aaron che staremo fuori a mangiare. Non sembra poi così deluso della nostra decisione, tanto che risponde con un secco divertitevi. Beato lui, tutta la casa per se'.
Arriviamo al ristorante di Ashley e subito ci accoglie con un sorriso allegro. Le presentiamo le nostre coinquiline e ci accompagna al tavolo.
"Seguitemi, ci sono anche Shawn, Cole e Blake a mangiare. Se volete posso unire i tavoli." dice pensando di farci una gentilezza Ashley.
"Merda!" penso. Blake è qui e c'è anche Shawn e nè io nè Sel vogliamo vederli. Ma non possiamo neanche evitarli.
"No grazie, anzi mettici il più lontano possibile dal loro tavolo" esclama rossa in viso Sel prima che io possa dire qualcosa.
"Sel smettila! Non puoi evitarlo" dico cercando di mediare la situazione e di non fare nomi.
"Hey è successo qualcosa tra te e Shawn?" chiede allarmata Ash a Sel.
"No, non è successo niente." mi affretto a rispondere prima che la mia amica dia di matto.
"Non so se loro avranno voglia di unire il tavolo al nostro, ma non ascoltare Sel, non c'è nemmeno bisogno che ci metti in un'altra stanza rispetto a loro Ash" aggiungo mediando la situazione. Jordan e Ivy ci guardano confuse.
"Oh, va bene" si arrende senza chiedere altro Ash.
Ci sediamo solo due tavoli più in là di loro e ovviamente ci notano. Cole si alza e come prevedibile inizia a provarci con Jordy e Ivy che sembrano parecchio lusingate dalla cosa e ben poco dispiaciute. Ma come posso biasimarle? Cole con quel sorriso smagliante le fossette e gli occhi neri intriganti, farebbe quell'effetto a chiunque. Non è incredibilmente bello, ma è molto affascinante.
Poco dopo anche Blake si avvicina e viene dritto verso di me.
"Hey" dice dondolandosi sui talloni imbarazzato.
"Hey!" rispondo guardando per terra.
"Tutto bene?" chiede guardandomi.
"Si, grazie." dopo qualche secondo di silenzio aggiungo
"E tu? Tutto bene?"
"Mhm, si grazie. An potrei parlarti un secondo?" domanda tutto d'un fiato.
Tutte si girano verso di me e sento il peso di questa domanda mentre mi si contraggono tutti i muscoli e divento rossa.
"Eh, certo"
"Da...da soli intendo" spiega Blake vedendo che non mi alzo.
"Oh, si scusami, arrivo"
Mi affretto a seguirlo sul giardino nel retro del locale.
"Dimmi" dico appena fuori.
"Scusa se non mi sono fatto sentire, non avevo il tuo numero. So che sarei potuto venire a casa tua ma ho avuto da fare c'è una cosa che devo sistemare e devo farlo in fretta quindi...Mi spiace sono uno stronzo." dice passandosi le mani sul viso nervosamente.
"Pensavo non volessi vedermi. Insomma io non sono passata alla pizzeria perchè...non so neanche io il perchè in realtà. Scusa." dico terribilmente imbarazzata.
"Perchè hai rifiutato il lavoro? E' per colpa mia?"
"No, assolutamente. Ho trovato un altro lavoro, in una libreria e non sono riuscita a rifiutare."
"Oh" sospira quasi sollevato per poi continuare
"Cosa ne dici se ci scambiamo i numeri, così non dobbiamo aspettare di incontrarci per caso al ristorante?" scherza
"Mhmh, a me questi incontri casuali piacciono" rispondo sempre con tono scherzoso
"Si beh, possiamo continuare a incontrarci casualmente se vuoi, e iniziare una nuova tradizione inserendo anche qualche incontro programmato per i fine settimana magari."
'Dì di si, cosa diavolo stai aspettando?' urla imbestialita la vocina ormai sempre presente nella mia mente.
"Va bene, ma decido io l'ora e il luogo!" dico facendo la linguaccia
Scoppiamo a ridere e prima di rientrare ci scambiamo i numeri.
Shawn ha avuto il coraggio di avvicinarsi al nostro tavolo, ma si tiene a distanza da Sel che evita il suo sguardo inchiodando i suoi occhi nei miei.
Mi guarda implorante e capisco che Ashley ha già proposto di unire i tavoli.
La cena si svolge tranquillamente, Cole continua a provarci con le mie due coinquiline e Sel continua a evitare lo sguardo di Shawn.
Blake invece mi stringe la mano da sotto il tavolo.
Finiamo di cenare e tutto sembra andare bene. Poi, la stessa suoneria di quella notte inizia a farsi strada bloccando qualsiasi conversazione al nostro tavolo. Blake si scusa e con uno sguardo indecifrabile si alza per rispondere. Mi domando chi possa essere. Immediatamente anche Cole e Shawn si alzano e lo seguono.
Cosa cavolo sta succedendo? Ci guardiamo tutte e quattro in faccia confuse. Quando tornano si scusano e ci avvisano che devono andare. Stiamo ancora un po' sedute a chiaccherare, ma l'argomento principale sembra essere quella chiamate che li ha fatti correre via così di fretta. Andiamo finalmente a pagare e scopriamo da Ashley che i ragazzi hanno pagato anche per noi prima di andarsene.
Mentre torniamo verso casa scrivo un messaggio a Blake
"Grazie per aver pagato anche per noi! Non dovevate" gli scrivo
Fisso il cellulare per due minuti senza che arrivi nessuna risposta. Quando vedo che le altre sono già una ventina di metri avanti a me rimetto il telefono in tasca e affretto il passo per raggiungerle.
Cammino sperando di sentire il telefono vibrare, ma niente.
Prima di andare a dormire controllo ancora il telefono, e vedo un messaggio.
Sblocco immediatamente il cellulare e apro i messagi, sperando sia Blake.
Credo che in questo momento la mia espressione riveli tutta la delusione che provo dentro perchè Sel preoccupata inizia a farmi mille domande.
Era solo mia madre che si informava su come stavo e mi dava la buonanotte.
"Hai visto come mi guardava? Cavolo ho fatto fatica a evitare il suo sguardo, ogni volta che mi giravo anche solo per sbaglio lui era lì che mi fissava. Quello stronzo!" sbotta Sel dal nulla.
"Scusa, cosa?" chiedo confusa cercando di dare un senso a quello che ha appena detto.
"Shawn, stasera continuava a fissarmi. Non lo sopporto!"
"Sel, magari ti fissava perchè gli piaci?! E' evidente, non capisco come fai a non rendertene conto!"
"Non gli piaccio Anya. Lui mi ha avvicinata quel giorno per chiedermi indicazioni solo perchè glielo ha chiesto mio padre! I nostri padri sono grandi amici, probabilmente avranno anche in condivisione l'amante." dice arrabbiata
"Andiamo Sel, smettila di guardare film ti lasci condizionare troppo. Nessuno farebbe mai una cosa del genere nella realtà, è da malati"
"Anya, li ho sentiti parlare al telefono quella sera, Shawn e quel traditore di mio padre! Non me lo sto inventando!" dice ormai sull'orlo delle lacrime.
"Cosa?! E' per questo che non me lo volevi dire?! Sei sicura stesse parlando con tuo pare e sei sicura stessero parlando di te?"
"Certo Anya, ho sentito tutto con le mie orecchie." dice tra le lacrime.
Mi avvicino e la abbraccio mentre dice cose senza senso contro suo padre e Shawn.
"Mi spiace Sel, se vuoi posso ucciderlo. Anzi facciamo che uccido tutti e due va bene?"
"Non lo dire due volte potrei accettare l'offerta"
"Fallo pure, ormai so come sbarazzarmi dei cadaveri e non farmi beccare grazie a tutte le serie tv che guardiamo" dico cercando di farla sorridere
Riesco nel mio intento perchè sento che smette di singhiozzare per sorridere lievemente.
Esauste ci addormentiamo poco dopo nello stesso letto.
Mi sveglio nel bel mezzo della notte e sento il telefono vibrare, guardo l'orario della sveglia sul comodino...le 4:30 del mattino, e se fosse successo qualcosa a mia madre?
Corro a rispondere al telefono senza nemmeno guardare chi è, ma quando sento la sua voce lascio andare un sospiro di sollievo.
"Blake! Mi hai fatta spaventare a morte. Perchè mi chiami a quest'ora?" dico a bassa voce per non svegliare la mia amica.
Biascica e trascina le parole, è ubriaco.
"Esci per favore, sono fuori da casa tua."
"Blake no, sono le quattro del mattina e sono in pigiama. Perchè sei fuori casa mia? Hai bevuto? Perchè ti sei ubriacato?"
"Esci Anya, ti prego."
"Vai a casa è tardi."
"Non me ne vado finchè non esci, cinque minuti voglio solo salutarti."
"Ok ti apro, vieni in casa cinque minuti. Ma dovrai spiegarmi perchè sei sotto casa mia ubriaco a quest'ora!"
"Tutto quello che vuoi, aprimi."
Cercando di non svegliare Sel esco dalla camera e vado ad aprire la porta. Mi ritrovo davanti Blake quasi irriconoscibile, ubriaco e barcollante.
"Entra forza, ti preparo un caffè. Hai guidato fino a casa mia ubriaco, sei pazzo? Vuoi morire per caso?"
"Grazie, no, cioè si ho guidato fino a qui ma non sono così ubriaco andiamo."
Fingo di non aver sentito e continuo a preparargli il caffe, e ora come faccio a mandarlo a casa in questo stato? Non può di certo mettersi alla guida così, e un caffè non basterà a fargli passare la sbronza. Forse dovrei dirgli di chiamare Shawn o Cole e farsi riaccompagnare.
Mentre cerco una soluzione verso il caffè in due tazze e vado a sedermi sul divano vicino a Blake.
"Cosa è successo?" chiedo cercando di sembrare più preoccupata che curiosa.
"Niente, non ho voglia di parlarne. Volevo solo vederti."
"Blake, avevi detto che me lo avresti raccontato."
"Si, ma ho cambiato idea. E anche se volessi dirtelo non potrei, non ora..." dice rabbuiandosi in viso.
Beve un sorso del caffè e poi cerca di alzarsi e avviarsi alla porta con evidente difficoltà.
"Vado, grazie per il caffè"
"Blake, non puoi andartene, prima cosa finisci il caffè e secondo o chiami qualcuno e ti fai venire a prendere o dormi qui sul divano." dico senza nemmeno accorgermene.
"Non posso chiedere a nessuno di venire a prendermi, posso guidare stai tranquilla."
"Non ti azzardare, torna a sederti e finisci il caffè." dico avvicinandomi e aiutandolo a tornare sul divano.
"Stai qui seduto da bravo mentre vado a prenderti un cuscino e un lenzuolo." dico con aria decisa.
"Va bene, ma prima voglio un bacio. Altrimenti torno a casa"
Mi tira leggermente per il braccio e mi bacia. Puzza di alcool ma non fa niente. Ricambio il bacio e quando ci stacchiamo gli do una leggera spinta che lo fa cadere seduto sul divano.
"Arrivo subito, stai lì fermo." gli dico allontanandomi e sorridendo nel buio di casa.
Quando torno in sala sembra un po' più lucido, ha finito il caffè e sta giocando con il telefono.
Si alza appena mi vede e mi da una mano a sistemare il lenzuolo sul divano, metto la fodera al cuscino mentre lui si toglie le scarpe e la maglietta. Wow! E' l'unica cosa che il mio cervello riesce a formulate in questo momento. Rimango a fissarlo con gli occhi sgranati e sulle sue labbra si fa strada un sorrisetto malizioso mentre si avvicina lentamente.
Mi mette le braccia attorno alla vita e si abbassa per lasciarmi un leggero bacio a stampo.
"Buonanotte bellissima" mi sussurra all'orecchio prima di allontanarsi buttarsi comodamente sul divano, in tutto questo non mi sono mossa di un centimetro. Lo sento ridacchiare mentre mi guarda stare ferma immobile e il suono della sua risata mi risveglia. Schiarendomi la voce mi giro per andarmene e con voce appena udibile gli auguro una buonanotte.
Torno in camera mia e l'unica cosa a cui riesco a pensare è a quanto sia bello e al suo fisico muscoloso. La sua voce che mi sussurra buonanotte bellissima. Appena entro in camera si accende la luce e Sel mi guarda ridacchiando. Mi chiede cosa ci fa qui Blake e perchè si è ubriacato, tutte domande a cui ovviamente non posso dare risposta, visto che Blake non mi ha dato spiegazioni. E forse non mi sono impegnata nemmeno troppo per cercare di averle. Ero troppo presa dal fatto che fosse qui e non ho insistito.
"Quindi ora state insieme?" la domanda di Sel mi riscuote dai miei pensieri.
'Ottima domanda, siete insieme?' chiede ripetendo la domanda la vocina nella mia testa.
"Io, boh...cioè no... non lo so, non ne abbiamo parlato." dico balbettando.
"Quindi, se non ti ha spiegato perchè è ubriaco alle 4 del mattino ed è venuto a chiamarti fuori casa nostra, e non avete neanche parlato del fatto se state insieme oppure no...cosa avete fatto?" chiede curiosa la mia amica.
"Oh Sel, non siamo a quel punto ancora, non siamo neanche mai usciti seriamente e ho il suo numero da neanche un giorno." rimprovero Sel per l'insinuazione appena fatta.
"Ho solo chiesto, non volevo insinuare niente." dice sorridendo
"Mi ha baciata e mi ha dato la buonanotte, tutto qui. Ora dormiamo ho sonno" taglio corto il discorso e mi rigiro sul fianco dando le spalle alla mia amica.
"Va bene, buonanotte An"
"'Notte Sel"
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The Shadows of Berkeley
Mystery / ThrillerAnya e Sel sono amiche da sempre. Si trasferiscono a Berkeley per il college e inizia un nuovo capitolo della loro vita, fatto nuove amicizie, nuove esperienze e nuovi amori. Non sanno però che dietro le persone di cui più si fidano si celano dei...