Mi sveglio con tutta l'intenzione di scendere e preparare la colazione per tutti, ma quando arrivo il sala trovo il lenzuolo ripiegato e sul bancone della cucina un biglietto firmato da Blake.
"Grazie per ieri sera, e scusa se ti ho svegliata nel bel mezzo della notte ubriaco! Ci sentiamo più tardi,
Blake"
Di lui ovviamente nessuna traccia, resto un po' delusa, speravo di trovarlo ancora qui stamattina. Ma mi ha fatto piacere che non se ne sia andato senza nemmeno lasciarmi un biglietto.
Decido di preparare comunque la colazione per tutti, mi metto ai fornelli e un quarto d'ora dopo la cucina profuma di caffè e pancakes.
Il primo a scendere è Aaron che senza nemmeno darmi il buongiorno si avvicina per versarsi del caffè prima di sparire nuovamente nella sua camera. Capisco possa sentirsi in imbarazzo con quattro ragazze che girano per casa, ma addirittura snobbarci così è da maleducati. Poco dopo arrivano in cucina Sel e Ivy, si riempiono i piatti alla faccia della dieta e del fisico perfetto e si siedono sugli sgabelli attorno al bancone.
"Mhmh che profumino invitante!" dice Jordan entrando in cucina ancora mezza addormentata.
Finiamo di fare colazione tranquille mentre Sel racconta alle altre di Blake e del fatto che ha dormito sul nostro divano. Alzo gli occhi al cielo e mentre lei finisce il dettagliato racconto di quando ho incontrato Blake per la prima volta, mi allontano per andare a farmi una bella doccia rinfrescante. Ne ho proprio bisogno, non ho dormito molto sapendo che Blake era sul divano nel mio salotto, ho bisogno di una doccia per svegliarmi.
Quando torno in cucina trovo tutto pulito e sistemato e le ragazze che chiacchierano tranquille sul divano.
Saluto tutte e mi avvio verso il lavoro, mentre cammino mi arriva un messaggio di Blake e non riesco a trattenere il sorriso che si forma sulle mie labbra. Sono talmente concentrata a rispondere al suo invito a cena che non mi rendo conto della persona proveniente dalla direzione opposta, con cui sfortunatamente mi scontro. Il telefono mi cade dalle mani e subito mi scuso mentre mi abbasso per raccoglierlo.
"Guarda dove vai, idiota." una voce che riconosco dal tono arrabbiato. Alzo lo sguardo ed ho la conferma che si tratta di Annie. Mi guarda astiosa mentre si ricompone e raccogli le cose che le sono cadute.
"Ti ho chiesto scusa, non l'ho fatto apposta" le dico cercando di trattenere l'irritazione per il tono che ha usato.
"Non me ne frega niente. Non ho intenzione di accettare le tue scuse." finisce di rimettere le sue cose nella borsetta e riprende a camminare come se nulla fosse.
Ancora confusa e leggermente innervosita riprendo a camminare verso il lavoro e appena giro l'angolo vedo dall'altra parte della strada Blake e Ashley discutere animatamente. Non mi vedono, e per quanto la mia curiosità vorrebbe spingermi ad attraversare la strada per capire cosa succede, l'orario mi impedisce di fare altre fermate non programmate. Se non mi sbrigo arriverò in ritardo al lavoro, e sebbene il mio capo sia molto comprensivo e accondiscendente non voglio approfittare della sua disponibilità oltre il limite.
Soddisferò la mia voglia di sapere in un altro momento, sempre che Blake sia disposto a parlarne.
La giornata sembra scorrere tranquilla a lavoro, amo l'ambiente in cui sono, circondata da libri e da persone che amano leggere, le conversazioni con i clienti non si limitano mai a "quanto viene questo?". Con quasi tutti si parla dei gusti reciproci e mi sono ritrovata con una lunghissima lista di libri consigliati dai clienti da leggere, è divertente e stimolante come lavoro, inoltre come ho già detto il mio capo è fantastico, quando abbiamo del tempo libero parliamo di libri e autori.
Il mio capo mi dice che posso andare non appena l'ultimo cliente esce dal negozio, così prendo le mie cose e salutandolo mi avvio verso casa. Passo il resto della giornata nella piscina sul retro insieme ad Ivy. Sel lavora in un ristorante il mezzogiorno per cui non ci vediamo per pranzo e Jordan oggi usciva con il suo ragazzo, in quanto ad Aaron invece, è come se fosse un fantasma. Saluta ma raramente si ferma a fare conversazione con noi. Le ragazze pensano che sia gay, ma è troppo misterioso per riuscire a capire anche la minima cosa su di lui, figuriamoci il suo orientamento sessuale.
Ivy cerca di estorcermi informazioni che non ho su Cole, così decido di parlare con Blake per trasformare il nostro appuntamento di stasera in un'uscita a quattro. Accetta anche se riluttante, dice che Cole potrebbe rovinare la serata, così gli prometto che mangeremo tutti e quattro insieme dopo di che ci divideremo e ognuno andrà per i fatti suoi.
Ivy è super emozionata e nell'entusiasmo del momento ha deciso di eleggermi sua migliore amica, non credo Sel sarà molto contenta di venirlo a sapere, ma spero sappia che la mia unica vera migliore amica sarà sempre e comunque lei.
Sel torna a casa alle quattro e Ivy le racconta subito dell'appuntamento di questa sera, forse sarebbe stato meglio non dirle niente, vedo un lampo di tristezza attraversare i suoi occhi, non riesco a fare a meno di pensare che probabilmente le sia venuto in mente Shawn. Ivy non si accorge dello sguardo vuoto di Sel e va avanti a raccontare, ma la mia amica ormai ha la testa da tutt'altra parte. Giuro che ammazzo Shawn, avvicinarla per conto del padre e farle credere di essere interessato a lei è stata una cosa crudele. Dovrei chiedere a Blake se lo sapeva, perchè se così fosse non credo riuscirei a uscirci ancora.
Rientriamo in casa a prepararci verso le 17 visto che i ragazzi passano a prenderci per le 19.30.
Ivy è incredibilmente agitata, e anche se cerco di non darlo a vedere anche io lo sono, in fondo è il mio primo appuntamento con Blake non so cosa aspettarmi, poi c'è la storia di Shawn e so che devo trovare il momento adatto per parlarne, non voglio rovinarci la serata e magari solo per uno stupido pensiero infondato.
Decido di non vestirmi troppo elegante, Blake ha detto che hanno organizzato una cosa informale perchè Cole non si sente molto a suo agio in situazioni troppo "serie". Non chiedetemi cosa intendesse Cole con questo, non voglio nemmeno cercare di capire qel ragazzo.
Metto un vestito a salopette che mi arriva poco sopra il ginocchio, una semplice maglietta, e dei sandaletti in pelle.
Sono riuscita ad abbronzarmi un pochino quindi decido di mettere solo del mascara.
Ivy invece indossa un vestitino leggero che arriva a terra, sembra fatto su misura per lei e la fa sembrare una vera dea. Anche lei opta per delle semplici sandale, si trucca leggermente e le lunghe ciglia fanno risaltare i suoi enormi occhi marroni, indossa del lucidalabbra che rende ancora più piene le sue labbra.
Dopo quella che sembra un'infinità incredibilmente lunga passata a prepararci, finalmente suona il campanello e quando arriviamo al piano inferiore Sel ha già fatto entrare Cole e Blake.
Non posso fare a meno di notare quanto siano entrambi bellissimi, forse sarò di parte, ma Blake è incredibilmente affascinante questa sera, più di qualsiasi altro ragazzo abbia mai visto. Con quei jeans, una semplice maglietta e una leggera giacca nera, la prima cosa che mi viene in mente è che incarni perfettamente l'immagine di 'bad boy'. Appena si accorge della nostra presenza si gira e lascia scorrere i suoi occhi su di me, immediatamente sento le mie guancie in fiamme e guardo a terra. Per quanto sembri ridicolo, è facile farmi arrossire anche senza motivo, figuriamoci se Blake mi guarda in quel modo.
Per qualche secondo di troppo restiamo tutti in silenzio, quando torna Sel in sala e irritata lo interrompe
"Okay, siete disgustosi. Smettetela di guardarvi in quel modo e andatevene, voglio mettermi sul divano a mangiare gelato e guardare film."
Mi schiarisco la voce e il tempo che sembrava essersi fermato riprende a scorrere.
"Ivy, sei veramente sexy con quel vestito, sembri Afrodite" dice Cole guardandola maliziosamente.
Forse in fondo Sel non sbaglia, Cole la guarda in maniera disgustosa, Ivy è bellissima ovvio, ma lui esagera non lasciando all'immaginazione i suoi pensieri.
"Grazie anche tu non sei male" gli risponde lei con un ghigno.
Blake si avvicina guardandomi negli occhi e mi lascia un tenero bacio sulla guancia.
"Sei stupenda, questo vestito ti sta benissimo" mi sussurra
"Grazie" dico senza sapere cosa rispondere esattamente.
Ci avviamo e dopo circa venti minuti di macchina parcheggiamo. Ci sono una marea di macchine per strada e capisco immediatamente dove siamo. Proseguiamo a piedi e ci ritroviamo nel bel mezzo della fiera, bancarelle e giostre ci circondano da tutti i lati, Blake mi prende la mano e mi guida verso le montagne russe.
Ah,no! Se lo può proprio scordare, non ci salirò mai su quell'ammasso di ferro infernale.
Una volta ci sono salita, con una mia vecchia amica e da quella volta ho giurato di non andarci mai più.
"Forza andiamo" mi dice entusiasta Blake.
Cavolo e ora come faccio a dire di no a quegli occhi?
'Non lo fai!' urla la vocina nel retro della mia mente.
"Okay, ma ti avviso...se mi viene un infarto sarà sola colpa tua"
"Hai paura?" mi chiede sghignazzando.
"Si, ci sono salita una volta da piccola e non è stato esattamente piacevole" gli dico lanciandogli un'occhiataccia.
"Si, beh...non c'ero io con te, ti prometto che ti divertirai."
E' stato molto peggio di quello che ricordavo, ho lo stomaco sottosopra e la mia testa non smette di girare.
"Allora, come è stato?" mi chiede Blake speranzoso.
Mi spiace dover ammettere che è stato orrendo, ma non posso rischiare di doverci salire ancora.
"Continuo a pensare che non sia esattamente il tipo di attrazione che preferisco, mi spiace" dico sinceramente dispiasciuta.
Ci sediamo tutti e quattro attorno ad uno dei tanti tavoli da pic-nic disposti di fronte alle bancarelle di cibo e i ragazzi vanno a prendere qualcosa da mangiare per tutti.
La serata passa più in fretta di quanto dovrebbe, e alla fine ci dividiamo.
Blake ed io ci allontaniamo dalla fiera dopo che mi ha detto di volermi mostrare un posto.
Non è molto lontano quindi andiamo a piedi. Arriviamo di fronte ad una stradina che porta in mezzo ad un boschetto, e quando Blake mi prende per mano e si incammina per quel sentiero, un brivido mi attraversa da capo a piedi. Non ho mai amato molto i boschi figuriamoci andarci di notte, ma non so per quale otivo il calore che emana la vicinanza di Blake mi fa sentire più sicura.
"Tranquilla non ho intenzione di ucciderti o altro, voglio solo mostrarti un posto" dice quasi leggendomi nel pensiero.
So che anche se fosse quella la sua reale intenzione sicuramente non me lo direbbe certamente, ma la sua frase mi aiuta comunque a rilassarmi e anche se è buio e lui non mi può vedere non riesco a fare a meno di sorridere.
Pochi passi più avanti di noi si apre una vista mozzafiato, una piccola cascatina riempie un laghetto grande abbastanza per una decina di persone. Intorno gli alberi lasciano dello spazio a un meraviglioro prato dove stendersi, e vedo che 'qualcuno' ha provveduto a sistemare delle coperte sotto un albero abbastanza vicino all'acqua.
Resto senza parole e Blake mi guarda cercando di capire se la sorpresa mi piaccia oppure no.
"Se non ti va di stare qui possiamo tornare dagli altri alla fiera" mi dice preoccupato.
"No!" dico immediatamente "Mi piace, è una bellissima sorpresa davvero. E' che non me lo aspettavo, tutto qui!"
Mi sorride e prendendo la mia mano mi trascina verso le coperte, ci sediamo in silenzio e appoggiando la schiena all'albero, mi mette un braccio attorno alla vita. Appoggio la mia testa al suo petto e non riesco a smettere di ammirare l'acqua che scende veloce creando un rumore di sottofondo rilassante ed indescrivibile.
Restiamo così senza dire una parola per un tempo indefinito. E' il momento più bello della mia vita, e giuro non avrei mai pensato che una cosa così semplice potesse rendermi così rilassata e felice.
Anche se non vorrei rovinare per nulla al mondo questo momento, sento di dover chiedere a Blake se sapeva di quello che è successo tra Sel e Shawn.
Alzo malvolentieri la testa per guardarlo in faccia.
"Devo farti una domanda, non voglio rovinare questo momento perchè sono stata davvero benissimo con te questa sera, ma devo chiedertelo...Sapevi di Shawn?" sputo fuori tutto d'un fiato esaminando la sua reazione.
"Shawn cosa?" mi chiede sorpreso ma dopo un secondo vedo passare nei suoi occhi un lampo di comprensione.
"Lo sapevi vero?" chiedo cercando di non rendere la mia delusione troppo evidente.
"An, io...si lo sapevo..cioè, all'inizio sapevo solo che un amico del padre di Shawn gli aveva chiesto di tenere d'occhio la figlia ma non sapevo fosse Sel." dice evitando il mio sguardo. Sto zitta aspettando che continui con la spiegazione e dopo qualche secondo di silenzio ricomincia a parlare
"Shawn, lui è realmente interessato a Sel. Aveva intenzione di dirle di suo padre, ma non voleva farlo ad una festa e sicuramente non dopo pochi giorni che si conoscevano. Ci sta malissimo e giuro, fa quasi pena vederlo soffrire così...non penso di averlo mai visto star male per una ragazza."
"Beh, avrebbe dovuto dirglielo subito!" rispondo prendendo le difese della mia amica.
"Le ha chiesto scusa, non voleva farle del male, suo padre non gli ha mica chiesto di ucciderla, doveva solo tenerla d'occhio e possibilmente lontano dai guai." dice cercando di mantenere a calma, ma riesco a vedere nei suoi occhi la rabbia iniziare a farsi strada.
"Le ha chiesto di tenerla d'occhio non di farla innamorare e soffrire, cosa pensi che direbbe suo padre ora se sapesse che sua figlia sta in casa sul divano con gelato e film orrendi a deprimersi perchè il tuo amico è uno stupido?" la rabbia prende il sopravvento e capisco che anche per lui è la stessa cosa, ma non potevo stare zitta. La mia amica ci sta male, anche se si conoscevano da pochi giorni, Sel si affeziona molto velocemente.
"Ok, perchè dobbiamo discutere noi per cose che non ci riguardano? E' tua amica lo capisco, ma il semplice fatto che Shawn sia il mio migliore amico non fa di me un suo complice in questa storia. Ho scoperto che era Sel solo quando tornati a casa mi ha detto che avevano discusso."
"Non ti credo, mi spiace. Per cos'erano quelle chiamate alla spiaggia e al ristorante? Forse mia madre ti ha chiesto di tenere d'occhio anche me?" chiedo ormai al limite
"Cosa? Stai scherzando, non lo puoi davvero pensare." dice alzandosi in piedi e torreggiando su di me.
"Allora spiegami, per cos'erano?"
"Niente che ti riguardi, non sono affari tuoi. Ci conosciamo da neanche un mese, non hai il diritto di farmi tutte queste domande." urla esasperato
'Ha ragione, tutto andava così bene, se non fosse per le tue domande fuori luogo e impertinenti" mi sgrida la vocina nella mia testa.
"Sai una cosa...non voglio che tu mi risponda, non voglio più sentirti nè vederti. E' vero non è passato nemmeno un mese da quando ci siamo incontrati, ma ci stiamo conoscendo e questo implica rispondere a delle domande sulla nostra vita, se non vuoi rispondermi significa che non abbiamo nulla da dirci."
"Chiedimi come si chiama mia madre, mio padre, il mio cane, se ho fratelli o sorelle e a quanti anni sono caduto dall'albero, ma chi mi chiama e per quale motivo non ti deve interessare."
"Quindi lasciami capire bene, posso chiederti alcune cose, ma dovrei evitare determinati argomenti perchè non sono affari che mi riguardano? Scordatelo, questo non significa conoscersi e io non ho intenzione di uscire con una persona che non ha intenzione di parlarmi di sè!"
Giro su me stessa e faccio per andarmene quando mi afferra per un braccio e mi fa bloccare sul posto. Non mi volto a guardarlo
"Lasciami andare!" dico con tono basso e calmo.
"Aspetta! Non ti posso dire chi mi ha chiamato e perchè...in realtà non è nemmeno una cosa che riguarda me ok? Mi ci sono trovato in mezzo e ora sto cercando di aiutare una persona a risolverla, ma non ti posso dire altro, so che per te non è abbastanza ma ti assicuro che non vuoi essere coinvolta in questa cosa, nemmeno io avrei voluto esserci va bene?! Scusa per come ti ho trattata, non ci sono argomenti di cui non puoi chiedermi, puoi chiedermi tutto quello che vuoi sapere, solo...solo non delle chiamate ok?" dice avvicinandosi ancora a me e prendendomi il mento delicatamente tra le dita per farmi girare verso di lui.
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The Shadows of Berkeley
Mystery / ThrillerAnya e Sel sono amiche da sempre. Si trasferiscono a Berkeley per il college e inizia un nuovo capitolo della loro vita, fatto nuove amicizie, nuove esperienze e nuovi amori. Non sanno però che dietro le persone di cui più si fidano si celano dei...