Il confronto

101 20 3
                                    

DIARIO DI BORDO:

"Ci sono persone che non finiscono mai di volersi bene, semplicemente perché ciò che le lega è più forte di ciò che le divide" Jonny Depp.

Quella sera mi rimboccai sotto le coperte. Guardai in continuazione l'orologio, sembrava che la mattina non arrivasse mai. Verso l'una sentii un rumore provenire dalla porta principale. Poi delle voci. Erano tornati. Dalle loro risate sembravano contenti, al contrario di me che non vedevo l'ora di dimenticare quella giornata al quanto disastrosa. Feci finta di dormire. Ero stanca, assonnata e non avevo la minima voglia di parlare con qualcuno.

"Bella sei sveglia?" mi domandò Tessa a bassa voce.

Non risposi. Rimasi immobile, con gli occhi chiusi, sdraiata su un fianco e con la rabbia a mille. La sentii sospirare, mettersi il pigiama e cadere addormentata sul letto, triste e malinconica.

Pensavo e ripensavo a tutto quello che stava succedendo; a i miei sbagli, alle mie arrabbiature, alle farfalle nello stomaco che continuavano a svolazzare da una parte all'altra non facendomi riposare. Poi i suoi occhi dorati, il suo sguardo, erano per me come l'ossigeno puro e in quel momento mi mancavano, mi mancavano così tanto che mi sentivo soffocare. Poco dopo, forse per la troppo stanchezza o forse per i miei pensieri che smisero finalmente di tormentarmi, riuscii finalmente ad addormentarmi con la speranza di risolvere ogni cosa la mattina seguente.

DIARIO DI VIAGGIO (Teresa) N.5 06/07 ORE 1:05

Caro diario,

perché non me ne va una giusta. Vorrei tornare in discoteca e ammazzare Mia per aver incominciato subito con quelle idee strambe e poi vorrei andare a prendere Christian e torcergli il collo. Troppo violento? No, non credo da quello che ha fatto. Dovevamo incontrarci in spiaggia per parlare con Bella, ma non è venuto. E lo sai cosa è andato a fare? È uscito con Rebecca e l'ha portata a cena fuori. Come si può essere così idioti! Adesso per colpa sua ho litigato con la mia migliore amica e non so come risolvere la situazione.

Speriamo solamente che domani mattina le riesca a spiegare tutto con più calma.

A presto.

Teresa

Suonò la sveglia. Erano già le otto. Avrei voluto dormire minimo per altre tre ore. Mi alzai di scatto e andai al bagno. Guardandomi allo specchio riconobbi quelle occhiaie che non vedevo da giorni e sentii quel dolore al petto che mi indicava che non tutto stava andando come speravo. Avevo distorto i piani e l'unico ragazzo che mi faceva provare quelle forti emozioni, dopo così tanto tempo l'avevo appena cacciato per aver baciato la sua ex. Mi sentivo una stupida, ma non potei evitare di comportarmi così; in quanto per me era un'esperienza nuova e l'amore che mi legava a lui era più forte di quello che credevo, ma me ne ero accorta troppo tardi. Infatti, solo sentendo la sua mancanza che la mia non era una semplice cotta. Io senza accorgermene, mi ero incondizionatamente innamorata di lui.

Mi sciacquai braccia e viso e cercai di calmarmi. Avrei dovuto risolvere tutto, soprattutto con Tessa. Il suo appoggio era così importante per me, che non avrei potuto continuare a vivere senza. Alla fine lei era la persona che c'è sempre stata nei miei periodi bui. Fu lei che mi aiutò, con mia madre, a superare una fase di lieve depressione negli anni passati ed io adesso non potevo mandare all'aria la nostra amicizia per un ragazzo.

Dopo qualche minuto uscii e tirandomi la porta alle spalle notai che erano già tutti in piedi.

"Buongiorno" esclamò Manuel "Dormito bene?"

"Diciamo di si" risposi io "Ieri vi siete divertiti?" continuai cercando di apparire contenta accennando qualche mezzo sorriso.

"Molto, io Mia e Alessandro abbiamo ballato per tutta la sera."

INDELEBILEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora