Capitolo 6

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Harry's pov.

Restai un attimo imbambolato, poi mi affrettai a raggiungere la mia classe.

Sinceramente non ascoltai niente di quello che diceva la professoressa Cooman, tanto sapevo che passava l'ora a dire che prima o poi sarei morto.

Invece pensai a quel bacio sulla guancia convincendomi infine che era stato solo un gesto di affetto da parte di lei verso il suo migliore amico, poi Ron mi svegliò dai miei pensieri scuotendomi leggermente.

-Harry?- lo guardai - Si Ron?- sussurrai - Lo sai che probabilmente quest'anno non si farà nulla di pratica a Difesa contro Le arti oscure- lo guardai finto stranito -Non l'avrei mai detto!- lui alzò gli occhi al cielo ridacchiando -Beh io e Hermione abbiamo avuto un idea....dopo te ne parliamo - alzai un sopracciglio - Vorrai dire Hermione ha avuto un idea, tu probabilmente mangiavi pollo- lui stava per ribattere ma la professoressa Cooman intervenne dicendo a tutti che la lezione era finita, così uscimmo continuando a parlare.

-Comunque Harry, non capisco cos'hai contro il pollo! Dovrei fare un associazione per i diritti dei polli- scoppiai a ridere e una voce odiosa ci raggiunse da dietro -Uhuh lo sfregiato e lenticchia, di quali argomenti stupidi state parlando stavolta?-

Draco's pov.

Potter si girò di scatto seguito da Weasley, ghignai -Vai ad insultare gente da un altra parte Malfoy- disse l'occhialuto -Che c'è ti sei offeso?- ridacchiai -Lasciaci in pace furetto- detto questo il rosso prese dal mantello della divisa Potter ed insieme se ne andarono via.

Era sempre divertente insultarli, mi metteva di buon umore vedere le loro faccie arrabbiate. Peccato non ci fosse la Granger.

Ma ovviamente parli, o pensi sta volta, del diavolo e spuntano le corna -Granger eccoti qua- lei alzò lo sguardo dal tema che stava rileggendo camminando -Malfoy cosa vuoi- mi avvicinai -Hmm non lo so di preciso- ghignai - Beh allora ciao- stava per andarsene ma velocemente la afferrai dal polso - Non così veloce sangue sporco- lei mi guardò parlando a denti stretti - Non mi chiamare sangue sporco- la tirai vicino a me -E chi me lo impedisce?- la guardai dritto negli occhi nocciola -Io- scoppiai in una fragorosa risata? -Tu?- le strinsi il polso -Tu non sei nessuno- ora aveva le lacrime agli occhi.

Una parte di me, ma una parte che era ben sepolta e chiusa in cassaforte, si dispiacque per quello che avevo detto e voleva chiedere scusa, ma ovviamente me lo sognavo di dire quella parola.

-Stai lontana da me mostro!- urlò allora lei tirandomi uno schiaffo in piena faccia per poi scappare via, ma io ero come pietrificato: mi aveva chiamato mostro.

Ero davvero un mostro io?

Corsi in bagno per sciacquarmi la faccia e tirai qualche pugno al muro dalla frustrazione.

Mi guardai allo specchio: vedevo un ragazzo pallido, con gli occhi leggermente rossi e le mani arrossate.

Mostro

Si io ero un mostro, un corpo senza una propria anima ma manipolato dalla gente che aveva intorno.

Un corpo costretto a fare le cose che volevano gli altri senza poter dare una propria opinione, un corpo all'apparenza forte ma dentro debole.

Mi sistemai i capelli ed uscii fuori ritornando la solita maschera con il ghigno stampato in faccia, gli insulti a fior di labbra e il freddo totale negli occhi.

Angolo scrittrice

Non ho riletto il capitolo scusate per gli eventuali errori🌟

Sometimes you just listen to the heart ||Harmione||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora