Sometimes you just listen to the heart ||Harmione||

Capitolo 20

Harry's pov.

Anche se non l'avrei mai ammesso, avevo immaginato più di una volta il mio primo bacio con Hermione.

Mi era sempre parso come un miraggio lontano e irraggiungibile, ma questo non mi aveva impedito di fantasticarci sopra.

Non avrei mai immaginato sarebbe andata così però.

Le sue labbra erano morbide e sapevano di lampone, il suo frutto preferito.

Posai una mano fra i suoi capelli dietro la nuca e la attirai di più a me, dovendomi però staccare qualche secondo dopo a causa della mancanza di aria.

Il silenzio calò fra noi due e i nostri respiri pesanti diventarono l'unico rumore che aleggiava nella stanza.

Per la prima volta in molto tempo non capivo cosa la mia migliore amica stesse provando al momento, ma di una cosa ero certo: non mi sarei mai pentito di ciò che avevo appena fatto.

-Harry...-

Hermione alzò finalmente lo sguardo su di me e i nostri sguardi si incontrarono.

Passai la mano destra fra i miei capelli scompigliati mentre la sinistra abbandonava il collo della ricciola per posarsi sul materasso.

-Sì?-

Il suo silenzio causò un forte dolore alla mia pancia: se lei non provava ciò che provavo io, dopo questo la nostra amicizia sarebbe finita.

Sospirò alzandosi in piedi e si passò una mano sulla gonna, lisciandola -Ti mentirei se dicessi che non mi è piaciuto, ma ciò che è appena successo non va bene. Una relazione fra noi due metterebbe a rischio la nostra bellissima amicizia, per non parlare di Ron...-

Il mio stomaco si strinse in una forte tenaglia mentre il mio cervello rielaborava tutte le sue parole.

-Mi dispiace ma è meglio far finta che tutto questo non sia mai successo-

Le parole le uscirono dalla bocca decise, ma il suo sguardo sembrava combattuto.

-Riposati, mi hanno detto prima che già da domani riprenderai le lezioni-

Detto questo si avvicinò a me e dopo un bacio sulla fronte indietreggiò per poi scomparire oltre la tenda che circondava il mio letto.

E fu quando sentii la porta chiudersi che le emozioni si scatenarono in me tutte insieme.

Prima di allora il momento dove pensavo di essere arrivato al culmine delle mie emozioni era quando mi difesi dai 100 dissennatori, Sirius disteso accanto a me.

Eppure ora quelle emozioni mi sembravano equivalenti ad una formica rispetto all'elefante che mi stava percuotendo in quel momento.

Come poteva aspettarsi che io mi dimenticassi tutto?

Già una volta ci avevo provato, ma ogni tentativo era risultato vano.

Come avrei fatto adesso a guardarla, sapendo che per qualche attimo era stata mia?

E se si fosse messa con qualcun altro? Non sono sicuro che riuscirei a sopportarlo.

Eppure eccola lì, che trova il coraggio di chiedermi di fare l'impossibile per lei. E questo solamente perché sa che io per lei andrei anche al centro della Terra.

I miei pensieri mi obbligarono a chiudere gli occhi, ma qualche attimo prima di addormentarmi una voce familiare mi fece riattivare i sensi.

-Harry! Ti ho portato del pollo-

Riaprii lentamente gli occhi e sorrisi al mio migliore amico che stava trascinando una sedia accanto al mio letto -Allora come stai?-

Mi portai con la schiena contro il muro e gli sfoggiai il mio sorriso migliore, che nonostante tutto non era completamente falso -Sono stato meglio, ma non c'è male-

Presi una coscia di pollo dal piatto che aveva appoggiato sul comodino mentre lui prendeva l'altra -Grazie per il pollo-

Alzò le spalle -Figurati! Tutto per il mio migliore amico, però tornerai presto a mangiare con noi vero?- annuii -mi dovrebbero lasciar andare domani mattina-

Un sorriso si fece largo sulle sue labbra sporche e non potei trattenermi dal ridere.

I miei pensieri tornarono per qualche attimo a Hermione e fu solo guardando Ron che capii la soluzione: il mio mondo sarebbe andato avanti anche senza una relazione amorosa fra noi due.

Dimenticarsi un bacio non significava perdere lei come amica, significava non perdere Ron.

Diedi un altro morso alla coscia e decisi che nulla mi avrebbe separato dal mio migliore amico, o almeno di sicuro non i miei ormoni.

-Cavolo sei davvero veloce a mangiare il pollo- lo osservai mentre toglieva l'ultima parte di carne dall'osso, mentre la mia coscia era ancora praticamente intera.

-Oppure sei tu lento, cosa molto più probabile a giudicare dalla velocità con cui fai anche le altre cose- gli lanciai uno sguardo minaccioso mentre lui scoppiava a ridere -Hey! Quando volo sono più veloce di te sai-

Il rosso non smise di ridere, anzi peggiorò -Se lo dici tu amico, se lo dici tu-