Capitolo 18

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Hermione's pov.

Avevo lasciato da poco Neville e Ron in Sala Grande con l'intenzione di fare un salto da Harry prima dell'inizio della lezione.

Ormai mancava poco all'infermeria quando una voce sprezzante mi fece parlare.

-Ma guarda chi si vede-

Mi girai lentamente, per guardare in faccia Draco Malfoy.

- Cosa vuoi?- secca e dritta al punto, quello era il metodo con cui affrontavo quel Serpeverde platinato.

Ci impiegò qualche secondo in più del previsto a rispondere, facendomi sorgere dei dubbi.

-Parlare- la sua voce era rigida, ma si poteva sentire una punta di incertezza.

-È arrivato il giorno in cui ti rendi conto di essere un'idiota totale?- alzai il sopracciglio divertita quando la sua risposta mi spiazzò completamente.

-Esatto-

Dannazione.

Non riesco a dire nulla, così il biondo davanti a me fa qualche altro passo nella mia direzione per poi continuare - Io....mi dispiace- un leggero sospiro uscì dalle sue labbra - Non mi sono mai reso conto di quanto profondamente ti stavo offendendo, scusami-

Strabuzzai gli occhi: era Draco Malfoy quello davanti a me?

- Cosa te lo ha fatto capire?- seguirono degli atti di incertezza, quando finalmente rispose - Non voglio apparire come un mostro ai tuoi occhi-.

Mi ricordai di quando glielo avevo urlato contro per poi andare via, distrutta dentro.

Non credevo quelle parole avessero un così grande effetto su di lui.

- Non intendevo sul serio...cioè sì ero arrabbiata ma tutti possono fare degli errori- lo guardai negli occhi -Certo tu di errori ne hai fatti a tonnellate ma si può sempre rimediare-.

Alzò gli occhi al cielo divertito mentre io accennavo ad un sorriso, poi una scintilla brillò nei suoi occhi cristallini.

-E come potrei rimediare?- fece un altro passo verso di me.

Miseriaccia.

Deglutii visibilmente - Non saprei: opere di beneficenza, aiutare le nonnette ad attraversare la strada, salvare i gatti dagli alberi...-.

Un altro passo verso di me, ormai non tanto spazio a dividerci.

-Hai in mente altre idee più...pratiche?-

Scossi velocemente la testa in segno negativo, mentre lui si avvicinava ancora lasciando solo qualche centimetro a distanziarci.

- Io però forse ne avrei una...lascia che te la illustri- non mi diede il tempo di pensare che le sue labbra furono sulle mie, impetuose e forti.

Per qualche attimo rimasi immobile come se qualcuno mi avesse scagliato un immobilus totalus. 

Poi dei ricordi di un bacio recente affluirono alla mia mente e senza pensare ricambiai.

Occhi verdi, labbra dolci ma possenti, capelli scuri e scombinati.

Immersi una mano in quelli biondi di Draco, ma non potei che restare delusa.

Voce scherzosa e attraente, corpo agile ma non ingombrante, mani grandi ma delicate.

Cercai la mano di lui, ma le trovai entrambe impegnate a stringere violentemente i miei fianchi.

Fu allora che mi resi conto che non potevo, perché Draco non era lui.

Mi staccai violentemente, osservando la sua faccia confusa.

- Ora devi essere tu a scusarmi, ma non posso- detto questo raccolsi la borsa che era caduta per terra e mi allontanai.

-È Potter vero?- mi urlò lui dietro senza però seguirmi.

Non risposi.

Arrivai in classe in ritardo, decidendo di andare a trovare Harry nel pomeriggio.

Mi sedetti velocemente accanto a Luna per rivolgerle un sorriso.

-Hai preso appunti?- lei annuì passandomeli, senza chiedere neanche una domanda sul mio ritardo.

Adoravo avere amici così in qualche caso.

-Grazie- sussurrai, per poi iniziare a trascrivere i suoi disordinati appunti in modo preciso sul mio quaderno.

Sometimes you just listen to the heart ||Harmione||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora