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Judith
Sono al quarto mese di allenamento.
Mi sto allenando con Sasha, mi ha detto di centrare dei bersagli con le freccia.
Intravedemmo in lontananza due figure, una dalla chioma nera e due grandi alle bianche e una dalla chiama rossa e con un mantello che gli ricopriva capo e schiena, non poteva che essere...
«Alec!» urlo correndogli incontro.
«Judith!» Urla correndondomi incontro anche lui.
Ci abbracciamo felici di rivederci.
«Non sai quanto mi sei mancata»
«Anche tu Alec»
Intanto Sasha e Jacob ci raggiungono.
Non riesco a sentire che dicono.
«Alec, stasera dormiamo da Sasha, così ci possiamo allenare insieme» dice Jacob. Alec sì stacca da me e va ad abbracciare Jacob.
«Grazie! Grazie! Grazie!» urla Alec stringendolo sempre più forte.
«Ok ok, ora lasciami, per favore». Alec si scolla.
«Andiamo a fare merenda?» chiede Sasha.
«Io e Alec vi raggiungiamo dopo» gli dico.

Rimaniamo soli.
«Mi sei mancato, non riuscivo a non pensarti, mi sono allenata duramente, in modo che non mi debba difendere tu, così che io sappia proteggermi da sola»
«Anche tu mi sei mancata tanto, e sei molto più carina»
«Anche tu sei cambiato, hai tagliato i capelli»
«Tu invece li hai fatti allungare»
«Si»
«Judith, non riesco a non pensarci, quando ci stavamo, sì, per baciare, ti avrei voluto dire...».
Non finì la frase. Dietro di noi sentimmo una risata.
Ci girammo e ci troviamo davanti un demone con i capelli blu, una cicatrice alla guancia, e gli occhi, uno rosso e uno bianco, dev'essere cieco da un occhio.
«Piacere, il mio nome e Tanos, primo consigliere del re dell'Inferno, e ora mi chiedo, perché la principessa degli Angeli, sta insieme all'erede al trono dell'Inferno? Se lì faccio entrambi fuori non se ne accorgerà nessuno, vero José?» dall'ombra uscì un uomo, aveva i capelli biondo platino e gli occhi di un verde acceso.
«Sì capo, perché il principe sì trova con un angelo, oltre tutto brutta»
Alec uscì la spada dal fodero e gli si avvicinò.
«Come osi, tu, dire che lei è brutta?!» gli dice arrabbiato.
«Ah, volete combattere? Bene» disse Tanos uscendo due pugnali ben affilati.
Io presi il mio arco.
Inizio il combattimento.
Alec combatteva con Tanos, mentre io lottavi contro José.
Dopo un po' sono riuscita a tirargli un calcio e farlo allontanare da me, ne approfitto per prendere l'arco e tirargli una freccia alla gamba, poi mi avvicino, lui mi tocca la cosca. Non posso che tirargli un pugno così forte da fargli perdere i sensi.
«Ti meriti questo! brutto maniaco!».
Vado a vedere come se la sta cavando Alec.
Stanno combattendo lui con la spada e l'altro con i pugnali.
Continuano a tirare e scavare, stí due sono dello stesso livello.

5 minuti dopo

Stanno ancora lottando, che noia.
Finché non sento un urlo di dolore.
Mi volto verso Alec, è stato colpito al fianco.
Gli corro subito incontro.
«Vabbè, alla prossima ragazzi» disse Tanos finendo con una risata. Mise sulle spalle il compagno privo di sensi e volò via.
«Alec Alec, guardami»
«J-judith?»
Cerco di usare la tecnica curativa ma non riesco a concentrarmi. Sta perdendo molto sangue.
Decido di metterlo sulle mie spalle e portarlo da Sasha.

Arrivata apro la porta e dico «Sasha, abbiamo un problema...».


Innamorata del figlio di LuciferoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora