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Alec
Sento un urlo femminile provenire dal piano di sopra.

JUDITH

Salgo le scale di corsa ed entro nella stanza.

«Judith! Sono qui!» urlo anche sapendo che siamo nella stessa stanza.

Un demone la sta tenendo per il polso.
All'improvviso la lascia per dirigersi verso di me e lei cade a terra.

«E chi sei tu?» mi chiede.
«Non ti interessa!» gli rispondo acido.

Inizio a colpirlo con il pugnale, ma lui schiva tutti i colpi, allora gli faccio lo sgambetto facendolo cadere, poi lo colpisco alla spalla con il pugnale. Lui cade a terra.

Io corro subito da Judith a vedere come sta.

Lei dopo mi dice di girarmi e senza neanche accorgermene quello mi tira un pugno in faccia e io cado a terra e sento Judith dire il mio nome prima di perdere i sensi.

Judith
Vedo Alec perdere il sensi e cadere a terra. Corro subiti da lui. Non ha niente, ha solo qualche graffio e l'occhio nero per via di quel pugno.

Il demone invece sembra che sia ferito alla spalla. Ci fissa per un secondo e poi vola via dalla finestra.

«Alec, dai Alec alzati!» lo chiamo.

Lui riapre gli occhi.

«Dove quello lì, deve far pagare» cerca di alzarsi ma non riesce, si dev'essere ferito ala gamba, strano che non l'abbia notato prima io.

«Ti aiuto io» lo aiuto a scendere le scale e poi lo metto su un divanetto.
«Vado a prendere ghiaccio, disinfettante e delle fasce, tu resta qui» gli dico.

Elena
Sto combattendo a fianco di mio marito.
Sento un tonfo. Quando mi giro vedo Gabriele a terra che si tocca il braccio.

Chiamo una guardia.
«Continuate voi, io devo portare dentro mio marito» gli dico al soldato.
«Certo mia regina».

Judith
Sto disinfettando le ferite di Alec, gli ho già fasciato la gamba e messo il ghiaccio sull'occhio.

All'improvviso dalla porta entrano i miei genitori.

«Mamma! Papà!» gli corro incontro e noto che mio padre è ferito al braccio.

«Fallo sedere vicino ad Alec, mamma» le dico.
«Sei ferita piccola mia?» mi chiede mio padre.
«No, neanche un graffio, mi ha protetta Alec» gli dico indicando il principe dei demoni.
«Lui ha rischiato la s-sua vita per te?» mi chiede mio padre con un filo di voce.
«Si papà ».
«Questo mi basta per fidarmi di lui» dice guardando Alec e facendo un sorriso.

???
«Sei sicuro fosse mio figlio?» mi chiede.
«Certo mio re, aveva le corna, e solo i reali le hanno, poi ne fui certo quando la principessa degli angeli lo chiamò per nome» rispondo.
«E come lo ha chiamato?»
«Alec».

•••Spazio mio•••
Allora che ne pensate, lo so che i capitoli sono un po' corti, questo è 450 parole circa, mentre i precedenti più di 600, accontentatevi di questo, io i capitoli mi elaboro la notte per addormentarmi. Va Be.

Ciaooo!😘😘💖💖

Innamorata del figlio di LuciferoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora