Tra picnic e storie da raccontare

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"Bene, Louis. Raccontami un po' di te."
Alla fine Harry ha optato per un picnic; niente di troppo elegante, né complicato. Semplicemente una tovaglia a quadri nel retro del giardino di casa sua.
Sperava che Louis non lo trovasse troppo minimale, ma alla fine si era dimostrato contento di ciò che aveva organizzato.
"Beh, non c'è molto da dire..Vengo da Doncaster, ma questo lo sai già. Ho diciannove anni, quasi venti.
In famiglia siamo in sette, due maschi e cinque femmine e.."
Harry sgrana gli occhi, "Diciannove anni? Credevo fossi un po' più grande." Ammette, in imbarazzo.
Louis gli sorride, "Lo immaginavo, scommetto che lo hai pensato grazie a tutta quella roba del matrimonio." Dice, mentre addenta una fetta di pizza.
Il riccio annuisce, "Non sei un po' troppo giovane per pensare al matrimonio?"
Il suo viso assume una smorfia divertita, mentre Louis non può far altro che sentirsi piccolo.
Nonostante non conosca ancora l'età di Harry, il suo sguardo, quasi lo intimorisce.
Ma poi, decide di raccontargli la sua storia, la loro storia.
Non avrebbe senso perdere tempo a giustificarsi se dietro le sue scelte c'è una vera e propria motivazione.
"Si lo so, non sei il primo che me lo dice..
Sai, io e Joe eravamo migliori amici. Sin dalle elementari, pensa.
A quindici anni mi ha detto di essere innamorato di me, a sedici ci siamo messi insieme, a diciannove mi ha fatto la proposta.
Inizialmente pensavo anche io, fosse una cosa prematura.
Ma poi ho pensato, vale la pena aspettare?
Insomma, lo conoscevo come le mie tasche. Nonostante stesse per diventare mio marito, era pur sempre il mio migliore amico..ed io ero convinto di volerci passare insieme tutta la vita."
Harry lo guarda, gli occhi colmi di comprensione ed interessamento.
"Non pensavo ci fosse tutto..questo, dietro." Ammette nuovamente, distendendosi sulla tovaglia, poggiando il gomito sul terreno, ed il viso sulla mano.
Ma Louis, non vuole mostrarsi vulnerabile davanti agli occhi di Harry, non di nuovo.
Quindi, cerca di cambiare discorso.
"E tu, sapientone? Quanti anni hai?" Gli domanda così, assumendo la sua stessa posizione.
Harry ridacchia, "Diciannove, proprio come te." Dice poi, semplicemente.
Louis sgrana gli occhi blu, non se lo aspettava.
"Come hai fatto a trovare lavoro così in fretta? E soprattutto, come hai fatto ad ottenere uno spazio tutto tuo in un programma radiofonico della BBC?"
Sembra un bambino in quel momento, le labbra sottili dischiuse, gli occhi che luccicano dalla curiosità, lo sguardo puntato sul riccio.
"Beh, non è stato molto difficile, avevo un amico alle superiori, Nick.
Lui ha finito la scuola prima di me, essendo qualche anno più grande.
Quindi, quando finalmente mi sono diplomato, gli è bastato mettere una buona parola su di me.
È grazie a lui, se adesso ho un posto tutto mio alla BBC."
Sorride, quando finisce di spiegare.
"E dimmi, com'era la tua vita a Holmes Chapel?"
Domanda il liscio, davvero interessato alla sua storia.
"Non era granché..sai i miei si sono separati quando avevo quindici anni.
In sintesi, mi era rimasta solo mia sorella maggiore Gemma.
Mia madre si ubriacava, tornava tardi la sera, girava cercando l'amore.
Mio padre si era semplicemente rifatto una nuova vita, con una nuova famiglia.
Dimenticandosi completamente di noi."
È talmente sicuro di se, mentre ne parla.
Non vacilla neanche un attimo, non si mostra debole nemmeno per un secondo.
"Mi dispiace tanto, Harry. Deve essere stata dura per voi."
Ma Harry sorride.
"Non ti preoccupare. Con il passare degli anni mi sono abituato a tutto questo."
Louis lo ammira, perché quel ragazzo sembra così sicuro di sé.
Con quel bellissimo sorriso, che sfodera come fosse un arma, pronta ad infliggerti un colpo, il colpo più letale di tutti.

-

"Sai Harry, sono stato davvero bene stasera. Mi piacerebbe rifarlo..prima di partire." Louis sorride, ed Harry non può che pensare che..diamine, è davvero bellissimo quando lo fa.
"Se vuoi, potrei portarti a visitare gli studi." Propone quindi, mentre Louis annuisce con foga.
"È un ottima idea!"

Ed entrambi, non potrebbero essere più felici di così.

His voice on the radio//LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora