Cap.1- In viaggio per Hogwarts

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"Allora devo dirigermi alla stazione di King's Cross e cercare il binario 9 e 10. Tra questi  due, avrei trovato il binario 9 e tre quarti, trovatasi in mezzo ai due binari.
Ora so cosa fare!"

Hermione quel mattino, si era svegliata molto presto, e scendendo dal letto, si diresse verso il baule. Lo aprì, controllando che non avesse dimenticato nulla, e dopo aver osservato che c'era tutto, lo trasfigurò, facendolo rimpicciolire.
Scrisse una lettera ai genitori che, a causa del lavoro, erano partiti, poi con felicità, aprì l'armadio, scegliendo gli abiti.
Decise di indossare un paio di pantaloni, una maglietta a maniche lunghe e un paio di scarpe da ginnastica.
Finì di vestirsi e dopo aver preso la borsa con dentro il baule, mise la chiave di casa dentro al vaso di fiori e si diresse verso la stazione.

〰🌟〰

Il viaggio che portava dalla stazione di King's Cross alla stazione di Diagon Alley, fu tranquillo e non problematico.
Durante il viaggio Hermione, si era seduta in un vagone vuoto e silenzioso.
Camminava con la testa sul libro, non accorgendosi di essersi scontrata con un ragazzo.
"Ehi guarda dove metti i piedi!" esclamò il tipo, guardando la ragazza.
"Perdonami ero con la testa fra le nuvole.." si scusò Hermione guardando il ragazzo, fissandolo con attenzione.
Il giovane, doveva avere all'incirca la sua età. Aveva dei capelli corti color biondo platino, gli occhi erano grigi come il ghiaccio, mentre il corpo, era ben tonificato.
La ragazza quegli occhi gli aveva già visti.
"Spero non ti sia fatta male?" chiese il ragazzo.
"No, non mi sono fatta niente. Ora scusami, ma devo andare" disse correndo verso un vagone, sentendo il ragazzo sghignazzare.
Si chiuse dentro al vagone, finendo per accorgersi minuti più tardi che era già occupato da due ragazzi.
"Scusate, non pensavo fosse occupato!" esclamò la ragazza entrando nel vagone.
"Non ti preoccupare. Comunque, vieni siediti pure, è libero".
Hermione ringraziò il ragazzo e si sedette, fissando lo sconosciuto.
Dimostrava un'età compresa tra i 18-19 anni. Aveva dei capelli neri come la pece, occhi blu e un fisico esile ma tonico.
Era vestito con dei pantaloni e una maglietta a maniche corte.
Si mise seduta al suo posto e cominciò a leggere il suo libro.
Romeo e Giulietta, era il suo libro preferito fin da piccola, e la storia, anche a distanza di anni, riusciva a farla commuovere.
"Cosa stai leggendo?" chiese il moro.
"Si chiama Romeo e Giulietta, è un libro babbano!"
"È il mio libro preferito. Comunque scusa la mia maleducazione, mi chiamo Harry Potter. Lui invece è Ronald Weasley!" disse il ragazzo indicando se stesso e poi il rosso.
Hermione girò il viso, fissando il secondo ragazzo.
Anch'egli come il moro, dimostrava di avere 18-19 anni. Era un ragazzo dai dei corti capelli rossi, occhi marroni e un fisico esile.
Era vestito con un paio di pantaloni vecchi e bucati.
"Piacere il mio! Sono Hermione Jane Granger!" si presentò la ragazza.
"Il piacere è nostro."
"Allora Hermione raccontaci di te. Non so cosa ti piace fare? Quali sono i tuoi interessi?" chiese Harry.
"Sono nata a Londra da una famiglia di Babbani, entrambi dentisti. Mi piace leggere e scrivere. Per quanto riguarda i miei interessi, non sono tanti. Adoro il canto, il ballo e ho la passione per gli sport." rispose Hermione sinteticamente.
"Interessante! Hai qualche materia scolastica preferita?" chiese Ron.
"Si ho un adorazione per la storia, per la scienza e tutto quello che riguarda la letteratura" rispose Hermione.

Intanto in un altro vagone, Draco era seduto vicino al finestrino, e ascoltava quello che i suoi amici stavano dicendo, senza però recepire nulla.
La sua mente ripensava all'incontro fatto con quella ragazza, con cui lui, aveva già parlato in passato. Ogni volta che la vedeva o sentiva, provava sentimenti strani.
"Draco, ma mi stai ascoltando?" chiese Theodore Nott, fissando il biondo.
"No, scusate ho bisogno di uscire!" esclamò alzandosi e uscendo dal vagone.
"Draco, stai bene?" chiese una voce facendolo girare.
Blaise Zabini, il suo migliore amico era davanti a lui, e lo guardava con preoccupazione, puntando i suoi occhi scuri in quelli ghiaccio di Draco.
"Si, sto bene!" rispose.
"Non stai bene, sei cambiato e ora voglio sapere cosa ti fa stare così? Sputa il rospo oppure, lo scopro da solo. A te la scelta!"
Draco sospirò rassegnato e iniziò a parlare.
"Ecco stamattina ho incontrato una ragazza. Mi sembrava di averla già incontrata in passato, e ogni volta che la vedo, vengo preso di mira da sentimenti che mi spaventano. Ho dei flashback e vedo sempre una bambina che piange." raccontò il biondo fissando l'amico.
"Beh, non ti ricordi il nome di questa bambina, oppure non ti ricordi un segno?" chiese Blaise.
"Aveva una cicatrice a forma di M su una spalla, ma il suo nome, non lo ricordo"
"Per Merlino! Draco sei stra incasinato. Speriamo che ti ricorderai di lei. Sono curioso di sapere che donna, ti ha rapito il cuore!" esclamò Blaise Zabini, facendo infuriare l'amico.
"Oh Zabini sta zitto!"
Tutto durò una mezz'ora in cui vennero interrotti da una voce robotica, che avvertiva i ragazzi che erano arrivati a Diagon Alley.

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