Andrò alle Olimpiadi

UN NUOVO IMPREVISTO

Tornata dalla Calabria tutto sembrava andare per il verso giusto fino a che qualcosa non rovinò decisamente il mio benessere fisico ma soprattutto psicologico. Era il 10 agosto del 2007...
3.27 a.m.
Driiiiin......driiiiiiiin.......driiiiiiin..
Mi capovolsi nel letto in una maniera incredibile, mi alzai scattante e corsi verso il telefono, mia madre era già in piedi e feci rispondere lei..
Era mia nonna paterna che viveva ad Aosta a cui però ero molto molto molto legata, travolta dalla paura e tremolante, ci dice che si era appena verificato un disastroso terremoto e che la sua casa era a pezzi. Mio nonno però, già malato di tumore al polmone destro, non ce l'ha fatta... il soffitto della loro camera si era completamente ribaltato su di loro, provocando lo stacco della bombola di ossigeno che lo teneva in vita. Mia nonna non è riuscita a rimettergliela in tempo a causa delle forti scosse.
Mio padre non sapeva nulla, e mia madre mi allertò di non avvisarlo ora, ma che glielo avrebbe detto lei domattina, a colazione. E che sicuramente saremmo partiti per andare ad Aosta domattina stessa.
Io annuii, anche se non mi sembrava corretto dato che era pur sempre suo padre! 😔
Però quella notte non dormii per nulla, il mio pensiero andava a lui, ma anche a mia nonna che era lì sola, indifesa, e soprattutto senza un marito! 😩
Mia madre restò tutta la notte fuori al balcone al telefono con mia nonna, rassicurandola, e dandole le maggiori precauzioni e soluzioni per risolvere il tutto.
7,15 a.m.
Papà scoppia a piangere, io lo sento e subito in fretta e furia preparano le valigie e riescono a mettere lo stretto necessario per diversi giorni.
Prendemmo il primo volo che c'era, e in meno di un'ora arrivammo a destinazione....
Intanto chiamai Paolo, e lo informai dell'accaduto, lui seppe capirmi e mi rassicurò dicendo che andrà tutto bene e che non dovevo preoccuparmi di nulla, di pensare a mia nonna e ai miei genitori. In più, le condoglianze.....😖
Trovai mia nonna straziata e dolorante, con un gesso alla caviglia e miliardi di cerotti ovunque...