Ottavia andò a lavorare nell'ufficio e vide un nuovo collega, lui si presentò con un bel sorriso e le porse la mano.
"Scusa, non mi sono ancora presentato sono Matteo, ma chiamami pure Matt, e tu sei?"
"Ciao Matt, sono Ottavia, Otty per gli amici."
"Io e te, lavoreremo per Gabriel."
"Ottimo, sono felice saremo un' ottima squadra, sai a volte sbaglio le lettere."
"Non ti preoccupare Otty, siamo colleghi e amici."
"Sì, dobbiamo battere a macchina queste lettere e portarle a Gabriel da fargli firmare."
Aprì il pc e le detto' il contenuto.
"Vedi, che non ti sbagli, forse è lo stress."
"Sì, dormo poco, sono sola in casa."
"Fidanzato?"
"No."
Gabriel origlio'.
"Come mai?"
"Aspetto l'uomo giusto che sia coetaneo o più grande. Voglio innamorarmi."
"Anch'io sono stato lasciato per Daryl."
"Chi è?"
"Il mio gemello."
"Gemello, identico?"
"Quasi, siamo identici di faccia, ma lui è più magro."
Gabriel rise, quei due parlavano di amore al posto di lavoro. Continuò a origliare. Sperando che Ryan non lo venisse a sapere. Era un dongiovanni seriale. Non che lui fosse da meno, però non era spietato, ma giusto.
"Quindi sei ancora pura?"
"Sì, mi piace, potrei insegnarti a sedurre il tuo uomo, Gabriel."
"Dai è troppo esperto e mica si fila una come me, sono una sua dipendente."
"Farò in modo che tu sia mia,
ti farò la corte in modo romantico,
ora scrivi che ti detto. Il tuo sogno piùa nascosto e scandaloso Otty?"
"Abbassa la voce che Gabriel potrebbe sentirci. E' avere una relazione a tre."
"A tre? Cosa intendi?"
"Io e due uomini, sarebbe perfetto con Gabriel e te."
"Gab e io, lui sempre prima ahh."
"Ovviamente amarvi anche altro."
Gabriel era eccitato all'idea di una vergine tutta per sé e dividerla con Matt era più eccitante.
Sì sistemò i boxer che tiravano e tornò al suo studio, ma cambiò idea.
"Signor Rossi, Signorina Minu come siamo messi con le lettere?"
"Bene, ancora una, Signore." rispose.
"Va bene, ma sapete che alla scrivania si lavora, durante la pausa si parla ecc..." disse per spaventarli.
"Ci perdoni Signore." lo supplico' Ottivia.
Gabriel pensò (mi supplicherai di farti godere dolcezza e anche a lui.)
"Va bene, Signor Rossi, l'aspetto di là le devo parlare."
E si incamminò verso il suo studio.
Matteo andò là.
"Chiuda la porta, ascolti e non urli.
Le sto facendo una proposta inusuale."
Matt si accomodò.
"Mi vuole licenziare, per le chiacchere?"
"No, ci mancherebbe, ho altro da proporre?"
"Cosa?"
"Le piace la Signorina Minu?"
"Sì, l'ho appena conosciuta.
Sì mi piace, la sua semplicità,
è naturale e priva di artifici,
è amichevole, non posso immaginare una collega migliore di lei. Perché me lo chiede?"
"Mi interessa saperlo, perché la proposta interessa quello che pensa della sua collega Ottavia."
"Mi ha detto che è interessata a lei, ma anche a me interessa."
"Ci siamo chiariti."
"Voglio che sondi il terreno con la signorina, per sapere se accetta."
"Prima mi ha confessato di sì."
"Perché non le parla lei?"
"Signor Rossi."
"Sì, ho capito. Vado e gliela mando qui."
"Perfetto. Discrezione."
Matteo uscì.