Cap. 5

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Mercoledì arrivò.
Jake andò a prenderla con Ryan.
Caricò la valigia nel bagagliaio e Ryan le apri la portiera, lei si accomodò e partirono.
I vetri erano oscurati e Jake non li vedeva così pensava.
Ryan si avvicinò e la baciò con passione.
"Signor Carter, non qui con lui che ci sente e ci guarda, fuori ci vedono."
"Non preoccuparti, non ci sente e non ci vede, i vetri sono oscurati."
"La prego, non qui, in hotel va bene."
"Non posso aspettare così a lungo. Togliti la gonna che è semplice e le mutandine."
Lei obbedì.
Lui si sbottono' i pantaloni e si alzò un pò.
"Ti ho detto che non voglio farlo qui."
"Tesoro, non puoi sempre rifiutare tutto quello che propongo."
"Non è così, mi sento a disagio qui."
"Non pensarci."
"Aspetta, non ho preso la pillola."
"Ci penso io."
Lo lasciò fare. Era un despota, arrogante.
Lo fecero e lei cercò di non pensarci troppo.
"È stato fantastico, cara."
"Sì, fantastico."
Lei si sistemò in fretta e guardò fuori.
Era irritata e infastidita.
"Cosa stai guardando?"
"Il panorama."
"Come il panorama? Dovresti guardare me."
"Ti guardo fin troppo, tra un pò diventerò cieca, Signor Intenso."
"Ah Intenso. Ti piace giocare Signorina Orsini. Ti mostrerò quanto posso essere intenso."
Lei si voltò, lo ignorò.
Ryan la studiò con attenzione, pensando ad una tattica.
Jake si fermò.
Aprì la portiera.
"Ci fermiamo all' autogrill."
"Ho bisogno di andare alla toilette." disse lei.
"Ok, ci fermiamo un pò." disse Ryan.
Lei andò là.
Sì sistemò al meglio.
"Maledetto bastardo. Mi fa fare tutto quello che vuole. Non ho carattere, sembro la sua bambolina, usa e getta.
Tanto non posso ribellarmi,
ho bisogno del lavoro e di lui."
Una ragazza entrò e la osservò.
"Ciao, sei Christiane?"
"Ciao, sì sono io, e tu sei?"
"Sono Luisa, mi hanno detto di chiamarti due uomini. Ha detto di chiamarsi Jake, mi sembra di averlo già visto."
"Hai già visto Jake o l' altro?"
"Jake, non so dove l' ho visto,
mi sembrava Johnny."
"Johnny chi?"
"Un soldato dell' esercito."
"Lo era, ma si chiama Jake."
"Secondo me, ha cambiato identità." disse Luisa.
"Perché avrebbe dovuto cambiare nome?"
"Per liberarsi dal trauma della guerra. Non mi viene in mente altro."
"Scambiamoci i numeri, rimaniamo in contatto Luisa."
Se li scambiarono.
Christiane uscì.
"Quanto ci hai messo in quel bagno?"
"Il tempo necessario, mi dispiace."
"Ci hai fatto perdere tempo." l' afferrò per il polso e la trascinò in auto.
"Non ti permetto di fare il prepotente."
Jake interveni'.
"Che cosa succede?"
"Non lo vedi, fa il prepotente. Non ci sto dietro con lui. Sto davanti con te."
"Smettila di fare scenate, davanti a Jake."
"Stai pure davanti."
Lei lo fece.
"Voglio una stanza tutta per me, non doppia."
"Certo, sei proprio una viziata.
Bisogna vedere se ce l' hanno libera una."
"Allora la dividero' con Jake."
"La smetti."
"No, non mi tocchi più."
Partì e lei stette zitta.
"Ti ha mancato di rispetto Christiane?"
"Sì, pensa solo a se stesso."
Ryan li ascoltò.
"Ascolta non mi interessa se ti senti offeso. Limitati al tuo ruolo e basta.
Solo professionale." disse lei.
Arrivarono e Jake parcheggiò.
Prese i bagagli di entrambi e li portò alla Hall.
"Benvenuti nel nostro Hotel, Signor Carter, le camere sono pronte."
"Buongiorno, lei è la Signorina Orsini, la mia assistente e lui è il Signor Black, il mio autista."
Gli diedero i documenti e li fotocopiò e li restituì.
"Una doppia e una singola."
"Perfetto. Grazie."
"La colazione è al primo piano dalle 7:30 alle 10:30."
Jake afferrò la valigia di Carter e la sua.
"Jake, faccio da sola."
Lei e Jake andarono nella doppia e Ryan nella singola.
"Christiane, pagherai per questo affronto."
"Sì, ho davvero paura tesoro. Sorridi Jake."
"Veramente non sta scherzando."
"A più tardi Signor Intenso."
Entro dentro trascinando Jake e
lasciando Carter li fuori.
"Oh Jake, perché sei sempre così serio.
Sei affascinante, sempre distaccato.
Secondo me, dovresti svagarti, trovati una donna."
"Come se fosse facile, sono stato nell' esercito e ho visto cose terribili, non mi viene da essere felice."
"Tesoro, rilassati. So quello che ti serve per rilassarti. Ad esempio giocare con Ryan."
"Cosa?"
"Non si può giocare con lui. Non lo conosci abbastanza, quando vuole qualcosa o qualcuno l' ottiene."
"Peccato per lui, ma con me non attacca."
"Ti ha già avuta sull' automobile."
"Come lo sai?"
"Vi vedevo, ma tu non vedevi me."
"Scusami, non volevo."
"Lui ottiene sempre quello che vuole, ti ha forzata a farlo lì."
Ryan ascoltò, andò sotto e si fece dare il duplicato.
"Ti piacio Jake, ammettilo."
"Sì, mi piaci e ti vorrei tra le mie braccia, un giorno ti dirò la verità su di me."
Ryan entrò piano e chiuse la porta.
"Inizia con fare qualcosa." lo incitò.
Jake si avvicinò.
"Posso baciarti?"
"Sì."
Si baciarono ingnari che Ryan li osservasse.
Jake le sbottonò la camicetta e lei lo lasciò fare.
Poi prese lei l' iniziativa.
"Jake, sei stupendo, perché ti sei depilato il petto?"
"Non mi piaceva, mi sapeva di trasandatezza."
"Allora hai fatto bene. Altre sorprese?"
"No, solo il petto."
"Hai voglia di fare altro Jake?"
"Sì, il letto c'è. Hai portato i preservativi?"
"No, non pensavo che mi trovassi sexy."
"Un altra volta abbiamo un sacco di tempo per farlo."
"Sei una sgualdrinella, con gli ormoni impazziti."
"Cosa hai detto Jake?"
"Io niente."
Si voltò e videro Ryan che li osservava con fastidio.
"Cosa ci fai tu qui? È la nostra stanza."
"In realtà era mia e tua Christiane."
"Sei geloso di Jake?"
"No, non c'è paragone. Io sono imprenditore e lui ex militare, autista e guardia del corpo. Non mi aspettavo che mi pugnalassi alle spalle, portandomi via la mia fidanzata."
"Non sono la tua fidanzata, non mi hai dato nessun pegno da impegno.
Sono libera di fare quello che voglio. Siamo due che si divertono di tanto in tanto, Jake mi sta offrendo di più, il suo cuore, il suo affetto."
"Sei una povera illusa, cosa ti può offrire, solo il suo amore, tu sei ambiziosa, lui non ti renderà mai felice e poi non è quello che dice di essere."
"Tranquillo lo so, ha una vita segreta.
Chi non ce l'ha. Il suo passato non mi riguarda, mi piace come è fatto.
È tutto quello che tu non sei e non sarai mai. È sexy e romantico, ha dei sentimenti autentici."
"Non le hai detto che hai una relazione con mia sorella."
"Eh che cosa ti stai inventando, Carter?"
"Nulla, erano una coppia, li ho fatti separare, l' ho fatto arruolare per separarlo da lei."
"Sei un mostro senza cuore e senza onore." disse lei.
"Vattene, non voglio vederti ne sentirti."
"Se per questo, neanch'io ho voglia di vederti e parlarti."
"Va bene, domani quando torneremo, continuerò a lavorare per Gabriel, non mi interessa l' aumento."
"Gabriel, non vede l' ora di riaverti con sé e nel suo letto ovviamente."
"Gabriel non è così, è un gentiluomo."
"Secondo me, non vede l' ora di portati a letto." rise Ryan.
"Ti dico di no."
"Invece sì, Jake la divideresti con lui." detto ciò uscì.
"È impazzito."
"No, l' hai ferito. È un uomo, geloso, orgoglioso e perfido."
"Non c'è bisogno che me lo dici, lo so."
Li ascoltò.
"Jake, continuiamo a fare quello di prima, ignoriamolo."
"Ti piace Gabriel?"
"Sì, mi piace, lo rispetto."
"Ci andresti a letto con lui?"
"Se sono occupata no."
Ryan rise.
I due si baciarono.
"Jake, hai il preservativo?"
"No, non li ho, devo comprarli."
"Vai ti aspetto."
Ryan si nascose.
Jake uscì lasciandola sola.
Lei si sdraiò sul letto e si rilassò.
Ryan approfittò della situazione ed entrò.
Le massaggio' la schiena.
"Oh Jake, sì mi piace, mi fai rilassare."
"Ah..."
Lei si voltò.
"Ryan non mi piace, quello che stai facendo."
"Non ti piace? Lo so che mi desideri, ma vuoi lottare."
"Sì, voglio lottare, non ho gradito fare l' amore sul auto."
"Ti è piaciuto, godevi da morire."
"Sì, ho goduto, perché mi ecciti e non farlo sull' auto che è scomodo e sconveniente."
"Non pensavo quelle cose che ho detto, non sei una sgualdrina."
"Puoi andare, non voglio che Jake ti trovi qui."
"Mi liquidi per uno come lui."
"Ho detto che non ho voglia di restare sola con te. Jake non gradirebbe la tua presenza in camera sua."
"Me ne vado."
Jake entrò.
"Che ci fa qui Christiane?"
"È entrato con l' inganno."
"Avevo le chiavi."
"Ora ci sono io, puoi andare Ryan."
"Lei è mia, divertiti fino a quando puoi."
"Smettila di fare certe insinuazioni.
Voglio stare con lui e Gabriel."
"I tuoi due schiavetti."
"No, sono fantastici."
"Io di più, peggio per te, ti piacciono i falliti."
"Jake e Gabriel non sono dei falliti."
Ryan se ne andò sbattendo la porta.
"Non finisce qui."
"Invece sì, Signor Carter." disse Christiane.
"E ora fuori da qui." lo spinse fuori.
Ryan rimase di stucco nessuno lo trattava così, specialmente la sua assistente.
Batté sulla porta.
"Non ti permetto di trattarmi così, ti amo. Christiane apri la porta."
"Che sta succedendo? Così mi spaventa gli ospiti."
"Non mi fa entrare."
Il direttore bussò.
"Chi è?" chiese Christiane.
"Sono il direttore del hotel. Apra."
Christiane aprì.
"Cosa vuole Signore?"
"Voglio che la smettiate di spaventare i miei ospiti. È una vergogna."
"Il signor Carter, è un maniaco, non lo vogliamo nella nostra stanza."
"Nostra stanza? È sua e del Signor Carter, è lui a dover stare nella singola."
"Io non divido la stanza con il Signor maniaco. Non mi fido abbastanza."
"Va bene, ma smettetela di dare spettacolo." e se ne andò.
"Voglio entrare." disse Ryan.
"Muoviti Signor Carter."
Lo trascinò dentro.
Jake sorrise.
"Christiane, sei troppo forte, adoro quando giochi a sedurre." disse Jake.
"Eh, cosa stai dicendo?"
"La nostra principessa, ti tiene sulle spine."
Christiane sbottonò la camicia di Ryan.
"Che fai Chris?"
"Ti sto spogliando, ti desidero. Jake spogliati."
Jake lo fece.
Lei ormeggiò con i bottoni della camicia di Ryan.
"Siete troppo sexy."
"Anche tu." disse Ryan.
"Ho voglia non resisto più."
"Jake, inizia tu, io e lei l' abbiamo già fatto."
Lei si svestì con fretta e si sdraiò sul letto.
Jake indossò il preservativo e la raggiunse.
Fecero l' amore con passione.
Ryan li osservò compiaciuto.
"Dai Jake, amico. Non risparmiarti, la nostra principessa ha bisogno di più brio."
Jake si diede da fare.
"Sto per ..." e uscì in tempo.
"Jake sei stato fantastico."
Jake si mise dove c'era Ryan.
Ryan si occupò di proteggerla e la raggiunse.
La fece gemere, fece come sull' auto.
Non si preoccupò di farle male, diede libero sfogo al suo desiderio.
"Che fai non c'è un treno che aspetta."
"Sono un uomo che fa tutto di fretta,
sono pieno di vitalità. Adoro correre."
"Ah, rallenta."
Jake li osservò.
"Sto venendo." e uscì.
Ryan andò in bagno e lei e Jake rimasero soli.
"Ti sei fatta usare, brava. Io ci tengo a te, te l' ho dimostrato."
"Lo so, lui usa tutte, va con le escort vero?"
"Sì, ma anche con donnaccie."
"Perfetto, ci manca solo che mi attacchi malattie e tu con chi vai?"
"Con nessuna, solo con te e una volta con sua sorella Jenny, non ho tempo, ne soldi per andare con escort e prostitute. Tu mi hai fatto sentire importante. Il mio vero nome è John, ma ora sono Jake. Ho voluto tagliare con il passato, ho visto cose terribili, in guerra con l' esercito. Non riuscivo più a dormire, vedere i miei compagni morire, innocenti era troppo."
"Non mi devi spiegazioni, posso immaginare quanto sia stato terribile, il panico, la paura di non tornare vivo dalle missioni. Ora hai un motivo per andare avanti."
"Quale, sarebbe?"
"Hai me, non ti basta come motivazione?"
"Sì, mi basta."
Ryan tornò e capì che qualcosa non andava.
"Eccoti, allora cosa aspettavi per dirmi che vai con le escort e le prostitute?"
"Eh, cosa? Jake perché gliel'hai detto?"
"Riguarda la sua salute. Le tue scelte hanno delle conseguenze Ryan."
"Quali scelte?"
"Ryan mi ha fatto andare nell' esercito, in missione per allontanarmi da sua sorella Jenny, mi hanno mandato nelle prime file, per far si che mi uccidessero.
I miei amici hanno scambiato il loro posto per salvarmi, non avevano ne figli, ne genitori, ne mogli. A volte mi sento in colpa, loro non volevano che soffrissi per la loro sorte."
"È davvero crudele che una persona premediti la morte di un' altra persona."
"Christiane, non ho ragionato lucidamente, ho agito d' impulso, non lo volevo con mia sorella."
"Le scelte sbagliate, hanno delle conseguenze, non gli hai chiesto perdono?"
"Sì, l' ho fatto, ma non era sincero, mi sta facendo del male."
"Ti ho perdonato Ryan, ma non posso dimenticare quello che mi hai fatto passare, ho cercato di capire le tue nobili ragioni, potevi proteggerla diversamente, senza attentare alla mia vita."
"Basta, il passato è passato. Io vi amo.
Dovete provare a superare i vostri vecchi rancori, se no, non saremo mai felici."
"Hai ragione cara, devo riuscirci, l' ho perdonato." disse Jake.
"Anch' io, ho sbagliato a farti del male Jake, puoi perdonarmi?"
"Ti ho perdonato."
"Siete meravigliosi cari. Vi amo così tanto."
Si rivestirono.
"Allora Ryan, la riunione a che ora è?"
"Alle 17."
"Sarà meglio prepararci." disse lei.
Aprì la valigia, prese un completo intimo e lo indossò.
"Vi piace?"
"Mmmh sì."
Si mise un vestito blu e le calze.
"Sei ok."
"Non truccarti troppo." disse Ryan.
"Lo sai che faccio di tutto per compiacerti."
"È ovvio, non voglio che il Signore che devo incontrare ti faccia la corte."
"Mi sopravvaluti, sono normale."
"No, guardati, sei bellissima e raggiante."
"Sì, concordo, ma non voglio che le faccia complimenti, sei solo nostra."
"Sì lo so già."
"Vuoi che venga lì con te? O rimango qui con Jake?"
"Sono combattuto. Non lo so."
"Mi hai fatta vestire di fretta e ora mi dici che non posso accompagnati.
Ti facevo più sicuro e determinato.
Rimango qui con Jake, così non ti fai problemi."
"No, voglio che vieni."
"E Jake?"
"Ci porta lui e poi viene a riprenderci."
"Certo Ryan."
Andarono là.
Ryan espose la sua proposta con sicurezza, l' altro uomo sulla quarantina ascoltò con interesse.
"Non ce la presenti?"
"No, lei è la mia assistente e anche la mia fidanzata."
"Complimenti, si vede che è molto riservata e fedele."
"Andiamo."
Ryan lo salutò e se ne andarono.
Jake li fece salire.
"Quello stupido, ci stava provando con la nostra fidanzata."
"Cosa?"
"Non esagerare, non me ne importa di quello."
"Lo so, ci mancherebbe che ti interessasse un quarantenne."
"Sei così insicuro Ryan. Mi è sembrato interessante e sexy." lo disse per vedere la reazione di Ryan.
"Lo fai apposta per stuzzicarmi e farmi ingelosire."
"Certo, voglio che mi consideri di piu', voi due siete interessanti e sexy, non quello di sicuro."
"Per fortuna bleffavi, se no ti dovevamo punire." disse Ryan con un sorrisetto sexy.
"Mi sono stufata sai di sentire quello che diceva, ho una voglia pazzesca."
"Anche noi vero, Jake?"
"Sì, Ryan."
"Cosa pensi di Gabriel?" chiese Ryan.
"Non è male, l' ho incrociato una volta in ascensore. Siamo rimasti bloccati per qualche minuto e mi ha tranquillizzata. Avevo paura."
"Ah sì, non lo sapevo."
"Caro, c'è qualcosa che non sai."
"Evidentemente, non posso sapere sempre tutto. Farò controllare l' ascensore. Mi spaventa il personale."
"Sì, non tutti hanno paura. Io ne ho fin troppa."
"Ci ha provato con te?"
"No, mi ha tranquillizzata, per chi l' hai preso, è un uomo serio.
Non corteggia se l' altra non ci sta."
Jake lo guardò.
"Jake che ne pensi?"
"Dice la verità, non ci tradirebbe, non le conviene mettersi contro di noi.
Sa che la pagherebbe cara."
"Infatti, so che non mi converebbe farlo. Tacete, voglio fare l' amore, vi devo spogliare io o lo fate voi?"
I due si guardarono e iniziarono a svestirsi.
"Finalmente. Siete un pò troppo lenti per i miei gusti."
"Perché non l' hai fatto tu?" chiese Ryan.
"Chi inizia?"
Lei si sdraiò sul letto.
Ryan si preparò.
"Ho messo quello."
Fecero l' amore con passione, poi toccò a Jake che fece lo stesso.
"Mi piacete entrambi."
Lei si ricompose.
"Perché così di fretta?" chiese Ryan.
"Sono esausta, mi avete sfinita."
"Meglio, almeno sei stata soddisfatta." disse Jake, con lo sguardo da predatore.
"Soddisfatta di sicuro, cari.
Ho bisogno di fare il bagno."
"Da sola?" chiese Jake.
"Perché no." disse Ryan.
"Non ho detto che voglio farlo da sola."
Ryan e Jake si guardarono.
Lei andò in bagno.
"Che facciamo Ryan?"
"Andiamo ci ha invitati."
Andarono di là.
"Eccovi finalmente."
Lei riempì la vasca di acqua calda.
Ryan fece entrare lei che si sedette, poi lui e infine Jake.
"Che bello avere due uomini che mi amano e così passionali."
"Sì." disse Ryan.
"Dopo che ne dite di un' altra sessione sportiva."
"Insaziabile." disse Jake.
"Sì, dovreste essere contenti che ci trovi così soddisfacenti."
Lei lavò Ryan e Jake lavò lei.
"Mi sto di nuovo."
"Anch' io e tu, Ryan?" chiese Jake. 
"Confermo con te."

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 15, 2019 ⏰

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