saturday

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Sabato... il sabato è il mio giorno preferito in assoluto... perché?
beh perché vedo mio padre e mia sorella...
Sono molto legata a loro due, anche dopo tutto quello che è accaduto...

Il sabato seguente all' inizio delle lezioni, mi svegliai verso le 09:30, scesi in cucina e salutai mia madre.
Salii in camera e mi vestii, mi truccai tracciando una sottilissima riga di
eye-liner, con l'aggiunta di due passate di mascara.
L'appuntamento con mio padre e mia sorella l'avevamo in centro a Londra per le 10:30 quindi mi avviai alla macchina intanto che mia madre chiudeva casa.
Lei mi avrebbe accompagnato, salutato mia sorella, fatto un sorrisino falso a papà  e sarebbe tornata a casa perché aveva faccende da sbrigare.
Ci mettemmo circa mezz'ora ad arrivare durante la quale ascoltammo la mia... cioè la nostra musica preferita... una delle tante cose che adoro di mia madre è che abbiamo gli stessi gusti musicali.
Arrivammo con un po' di anticipo e decidemmo di andare a fare colazione al bar, visto che avevo la pancia che brontolava imperterrita.
Presi un muffin al cioccolato ed un succo alla pesca, invece mia madre Amy rimase più leggera e prese un doppio cappuccino senza zucchero ed una brioche integrale.
Li vidi arrivare e corsi incontro a mia sorella abbracciandola e soffocandola di baci e lo stesso feci con mio padre.
Mia madre, al contrario, arrivò con calma, "scrutando il territorio", e alla fine si limitò a dare un bacio a mia sorella e un cenno con il capo a mio padre.
Dopo la rottura dei miei, i giudici chiesero a mia sorella, essendo  maggiorenne, con chi volesse stare, se con mamma i con papà, e lei scelse quest' ultimo.
Mia sorella non aveva mai inquadrato mia madre come un gran punto di riferimento, ma il perché non lo so con certezza... so che c'è stato un episodio in particolare che l'ha scossa e l'ha fatta ragionare su chi avesse realmente  accanto...
"Ehi... tutto bene? mi siete mancati tanto..."
dissi io appena mi staccai da mio padre.
"Tutto bene dai... che si fa? ho voglia di divertirmi!"
mi rispose mia sorella con aria un po' assonnata ma divertita.
"Okay okay basta smancerie... me ne vado che ho da fare, ciao a tutti"
tagliò corto mia madre girando i tacchi e lasciandoci nel bel mezzo della nostra conversazione...
La mattina volò, pranzammo al Mcdonald's e prendemmo un gelato enorme in centro.
Dopo cena venne una fantastica idea a mio padre, ovvero di andare al luna park...

"Eheheh io la non ci salgo"
dissi a mia sorella che mi tirava la mano per farmi salire sulla montagna russa più alta del parco.
"Eccome se ci sali"
mi colse di sorpresa mio padre prendendomi in braccio.
Salimmo e io continuavo a replicare perché si, avevo tanta paura... e l'ho tutt' ora...
"Quando mai siamo venuti"
mi lamentai con loro due, ormai esausta...
"Non dire così... vedrai che ti divertiraiiii"
disse in fretta mia sorella mentre partiva questa specie di macchina infernale.
L'attrazione era composta da dei sedili allineati, con delle sbarre di ferro, in modo che nessuno potesse cadere.
Compiva in tutto 3 giri, nei quali c'erano curve strettissime, salite ripidissime e cadute nel vuoto che mi hanno provocato un vago senso di disagio fisico...
Quando scesi non sapevo se vomitare o stare in piedi, ferma, senza dire una parola, terrorizzata...
Per fortuna non vomitai... ma c'era andata molto vicino...
"Bellissimoo"
disse mia sorella quando mi raggiunse.
"Ma sei di fuori? io sto per sentirmi male okay? vi ho detto che non ci volevo salire su quell' aggeggio mostruoso".
ringhiai alterata.
"Okay scusa va bene? abbiamo sbagliato a non darti retta"
concluse lei dispiaciuta.
Annuii.
Andammo da papà e gli annunciammo, all'alba di mezzanotte e mezza che eravamo stanche morte e che volevano recarci a casa.
Mi accompagnarono e per tutto il tragitto sonnecchiai mano a mano con mia sorella.
Arrivati a casa papà mi portò a mo di principessa nel mio letto e continuai a dormire beatamente, se non dopo averlo salutato baciandolo.

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