Il viaggio dei fratelli De Michele ha inizio. Continuarono a spostarsi di continuo per fuggire da Michele, nutrendosi dei viandanti e stando attenti a non attirare l'attenzione.
Una mattina, dopo aver attaccato una carovana, mentre discutevano sul fatto di restare insieme o no, notarono che c'era ancora un superstite. A quel punto le votazioni erano doverose. Mangiarlo o non mangiarlo? Calogero non aveva dubbi, probabilmente aveva il verme solitario, passava le giornate a mangiare persone, eppure non ingrassava di un grammo. Anche Nicola avrebbe preferito farlo fuori e continuare la scampagnata in famiglia. Ma il giovine, un domestico di nome Luciano, propose loro un accordo. Li avrebbe aiutati a prendere il posto dei nobili che avevano ucciso. Ci fu un po' di indecisione, ma alla fine accettarono.
Si diressero tutti allegri al palazzo dove Luciano lavorava e questi li presentò ai padroni di casa, prima al vecchio, un lumacone bavoso che come prima cosa fissò per bene le tette di Rebecca, e in seguito ai figli, Aurora, una strafiga da paura, e Tristano, suo fratello, il cui unico scopo nella vita era tagliarlo a chiunque gironzolasse intorno alla sorellina.
Passarono giorni spensierati, di giorno facevano i signori e di notte cercavano gente di cui nutrirsi.
Nel frattempo, Luciano, che era diventato loro amico, chiese a Nicola di consegnare una lettera d'amore ad Aurora, della quale era follemente innamorato. E figuriamoci, con tutti quelli che le facevano la corte Aurora avrebbe pensato a lui. Sese, aspetta e spera. Nicola accettò, ma quando andò da lei si dimenticò totalmente della lettera e fece tutt'altro. A quanto pare la fanciulla aveva un debole per i capelloni biondi, a saperlo, probabilmente, Tristano si sarebbe fatto crescere i capelli.
Comunque, tornando a noi, Luciano lo scoprì e cominciò ad odiare Nicola, ma il problema vero ci fu quando Tristano venne a sapere della tresca a cui Luciano aspirava, imprigionò quest'ultimo e dopo averlo torturato a dovere lo uccise. Fortunatamente per lui, aveva bevuto poco prima del sangue di Nicola, così si risvegliò sotto forma di vampiro.
Intanto era successo un casino, vennero a sapere che Michele aveva saputo della loro presenza là, così furono costretti a scappare di nuovo come erano soliti fare da anni. Non prima però di aver soggiogato Luciano, Tristano e Isotta, ah no, volevo dire Aurora, scusate, con questo caldo non connetto, per far credere loro di essere dei De Michele e fargli attirare l'attenzione di Michele. Cavolo, sembra uno scioglilingua, non poteva chiamarsi Gennaro o Ferdinando?
P.s. anche Tristano e Aurora erano stati trasformati, ma per ora non ce ne frega niente.
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Gli originali - The rise of the De Michele family
HumorLa storia dei vampiri De Michele