7.Il traghetto

71 7 0
                                    

Appena entrati nella foresta ad
entrambi venne un brivido lungo la
schiena.
Io non sono una persona schizzinosa,
anzi,
ma in quella foresta c'era un odore di marcio
i n s o p p o r t a b i l e.
Presi per la mano Lucas e mi avvicinai verso di lui.

«Hai paura? Vuoi che andiamo per la strada più lunga?»

Non risposi.
Lo guardai come una bambina guarda la propria madre quando non vuole andare a scuola.
Ma comunque si vedeva che per me quella era una sfida,
e,
se l'avessi persa,
avrei rinunciato a tutto.
Così continuammo a camminare a passo veloce.
Io con il telefono e lui con la torcia.
Mi arrivò un messaggio e io sobbalzai,
come al solito.

Mamma
Alex, dove sei??
✔️✔️

visualizzato alle 6:31 pm

«Non rispondi?» mi chiese Lucas.

«Non saprei cosa scrivere, è mia mamma.»

«Beh, non le hai scritto niente prima di scappare?»

«Si certo, le ho scritto una lettera» ebbi un attimo di esitazione.
«Penso che la bloccherò.»

«Non mi sembra la cosa più carina da fare alla propria madre.»

«Ma è la cosa migliore.» dissi decisa.

Hai appena bloccato "Mamma"

«Su dai, continuiamo.
Non voglio perdere il traghetto.»
Spinsi indietro una lacrima.

«A proposito - esclamò Lucas - riesaminiamo il percorso?»

«Ok.»

Apri Google Maps in fretta e furia, non ho capito perché, e mi dettò tutto il percorso che avremmo fatto.

«Da Roma prendiamo un traghetto che ci porterà a Bastia, in Corsica.
Da Bastia prenderemo un altro traghetto fino a Cannes, in Francia.
E da Cannes prenderemo un treno che ci porterà fino a Marsiglia.»

Senza accorgercene eravamo fuori dalla foresta, riassaporando l'aria "fresa e pulita" di Roma.

Modestly happy [IN PAUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora