Capitolo quinto.

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|| A parte te - Ermal Meta ||


Quando Mamma Ruth e Mamma Ines stavano ancora insieme avevano bandito una riunione. Di solito erano molto dirette nel dire ciò che volevano dire, ma la solennità di quella situazione gli fece intuire che doveva essere qualcosa di più serio e grosso di quanto avesse potuto immaginare.
«Tesoro, io e mamma vogliamo dirti una cosa...»
Con le stesse parole, ma in espressioni più cupe e rabbiose, anni dopo, gli avrebbero annunciato la loro separazione.
Ma lì, con i loro sorrisi rassicuranti, quel futuro appariva più lontano che mai.
Senza troppi giri di parole, gli parlarono dell'idea di transitare, di cosa volesse significare, in cosa consistesse e cosa potesse comportare. Lo fecero con la serenità e il linguaggio adatto a quei suoi dieci anni mentre Elek, colmo di curiosità, ascoltava il tutto senza perdersi una parola.
Lo consolarono e gli assicurarono che ci sarebbero state, costi quel che costi, qualsiasi decisione avesse o non avesse voluto prendere. Rimasero sorprese quando lui confessò di non voler cambiare affatto sesso, e che quel pisello gli stava anche simpatico.
«Ma... è-è strano se... se voglio anche fare la femmina?» osò chiedere, chinando il capo colmo di vergogna.
«Vuoi farli entrambi?» domandò Ines, spostandosi dalla sedia di fronte, al divano su cui stava seduto. Elek annuì, sollevando appena gli occhi.
«Sì» bisbigliò.
«Direi che si può fare!» esultò Ruth, facendoli sobbalzare entrambi. «Come vuoi che ti chiamiamo?»
Ines scoppiò a ridere, voltandosi verso Elek e spostandogli i capelli dalla fronte.
«Pure Elek...» mormorò senza riuscire a crederci.
Ines tolse il suo cerchietto dai lunghi capelli biondi, tirando indietro i suoi; sfilò anche la sciarpetta leggera che teneva al collo, avvolgendogliela.
«Va meglio?»
Elek si guardò nel riflesso del centrotavola in vetro. Si trovò estremamente buffa.
«Sì...» ridacchiò.

Correndo fra gli specchi [🌈 LGBT+ STORY]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora