Twenty seven

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Camila accostò di fronte alla casa a lei sconosciuta. La casa era dipinta di azzurro. Il solo guardarla la fece sentire rilassata. L'abitazione era abbastanza grande, ma non troppo. Delle giuste dimensioni. Il tipo di casa in cui in futuro avrebbe voluto vivere. Il giardino era enorme e vi erano parcheggiate parecchie auto. Il vialetto era pieno di auto, chiaramente Lauren aveva molti amici. O per lo meno molto conoscenze. Da fuori riusciva a sentire la musica e già sapeva che era il suo tipo di serata. Lei amava le feste. Beh, più che altro l'alcohol. Era solita ignorare il fatto che non aveva ancora l'età legale per berlo. Nessuno aveva il coraggio per fermarla dal consumare alcohol, lei era Camila Cabello.

Sfilò le chiavi della macchina dall'accensione ma mantenne le mani sul volante. La sua presa sullo sterzo aumentava man mano che continuava a pensare alla situazione.

Camila era sicura stesse per rendersi ridicola. Lei era solita mostrare apertamente i suoi sentimenti. E se a Lauren piacesse solo come amica? Lei avrebbe avuto dei sentimenti profondi per la ragazza. Mentre per Lauren sarebbe stata semplicemente una relazione platonica.

Camila prese un respiro profondo lasciando andare il volante e gettò le chiavi sotto il sedile in modo da non perderle durante la festa. Era sicura l'auto sarebbe stata al sicuro. Lauren viveva in uno dei quartieri più sicuri che avresti potuto trovare a Miami. La Cubana aprì la portiera e uscì, facendo attenzione a non inciampare nei costosi tacchi che indossava. La ragazza indossava un crop top di 'stussy' accoppiati con un paio di jeans neri strappati sulle ginocchia e un paio di decollete' beige. Pensava di essere okay, considerando che Dinah aveva scelto per lei l'outfit prima di partire per Miami, lasciando la su migliore amica in L.A.

Camila mise il suo telefono nella tasca posteriore e prese il suo regalo per Lauren dal retro della macchina prima di camminare verso il portico.  Avanzò verso la porta e rimase in piedi esitante prima di bussare. Credeva di essere nel panico mentre era in auto, ma ora, era anche peggio. Era in ansia e sperava di non avere un attacco di panico. Busso velocemente alla porta, per evitare di cambiare idea.

Una persona sconosciuta aprì. Camila si sentì un po' sollevata. Era così in ansia di trovarsi faccia a faccia con Lauren. Poteva sentire in sui palmi diventare umidi.

«Uh, L-Lauren è qui?» Chiese, colpendo ansiosamente il portico di legno col piede. La ragazza di fronte a lei era attraente, per non dire altro.  Teneva in mano un bicchiere, Il suo nome era scritto su un lato così la gente sapeva a chi appartenesse. Sul suo bicchiere c'era scritto 'Vero'.

«Hey,  io s-so chi sei.» La ragazza biascicò, ovviamente ubriaca.

«Probabile.» Camila si morse ansiosamente il labbro. Aveva appena realizzato di non conoscere nessuno. Quindi se non avesse trovato Lauren, sarebbe rimasta sola.

«L'ho vista. Laur, circa 15 minuti fa. Non so se si sentiva molto bene. È molto ubriaca» Vero si sposto per fare entrare in casa la più piccola, sbattendo la porta dietro di loro. «Buona fortuna.» Successivamente camminò via lasciando Camila sola nel mezzo del soggiorno.

Camila dovette ammetterlo, era una festa enorme. Era quasi come la scena di un film. Ad eccezione che era la realtà. La musica le faceva male alle orecchie e le luci le stavano facendo venire mal di testa. Ed era in casa da neanche 2 minuti. Sapeva che la sua ansia stava avendo la meglio.

Camila riconobbe una faccia familiare dall'altra parte della stanza. Normani. Si fece strada fra la folla di corpi ubriachi e sudaticci prima di colpire la spalla della più grande. L'altra ragazza si girò immediatamente.

«Mila! Non hai trovato Lauren? Dovrebbe essere al piano di sopra nella sua stanza. La prima rampa di scale ed è l'ultima porta a sinistra.» Normani la salutò con un breve abbraccio e la spinse scherzosamente verso le scale. Normani era chiaramente ubriaca. Probabilmente era per questo che il piano non era andato esattamente come stabilito.

Camila segui le sue direttive e facendo attenzione si diresse verso le scale. Strinse saldamente il regalo di Lauren. Non voleva perderlo considerando che ci aveva speso molti soldi.

Si trovo di fronte la porta di Lauren più velocemente di quanto si aspettasse. Era ancora nervosa come mai. Questa notte era la seconda volta che stava ansiosamente di fronte ad una porta. Non era sicura perché fosse nervosa quando avrebbe dovuto essere eccitata.

«Lauren?»  La chiamò leggermente, bussando alla porta. Senti strusciare i piedi dall'altro lato.

La porta si aprì e Lauren stette in piedi dall'altro lato, facendo perdere un battito a Camila.  La ragazza dagli occhi verdi la stava fissando con un'espressione shockata. E tutto ciò che Camila poté fare fu fissare con stupore la ragazza di fronte a se. Non aveva mai visto qualcuno stupendo come Lauren, e di persona era ancora più bella.

«Porca puttana.» Sussurrò la ragazza dagli occhi verdi. Sbatté le palpebre alcune volte come per assicurarsi che fosse reale.

Un paio di bracci avvolsero saldamente la vita di Camila che fù improvvisamente sollevata da terra. Lei avvolse le gambe intorno al girovita di Lauren e la abbracciò forte, non volendola lasciare.

«Oh mio Dio. Cosa diamine ci fai qui?» Camila fù risvegliata dalla sua voce. Era la prima volta che la ascoltava. Era roca e calda, per non dire altro.

«Sono venuta per farti una sorpresa. Avresti dovuto aprire la porta. Era quello che Mani ed io avevamo organizzato ma um, lo ha fatto una certa Vero.» La più piccola spiegò.

«Oh mio Dio.» Era tutto ciò che Lauren riusciva a dire.

Appoggiò Camila a terra, continuando a tenerla stressa come se lasciandola sparisse. «Questo è il miglio regalo di compleanno di sempre.»

«Sono così felice.» Camila ammise. Il viso della ragazza dagli occhi verdi era premuto contro il suo collo e poté sentire lacrime bagnare al sua pelle nuda. «Lolo, perché stai piangendo?»

«Perché sono così fottutamente felice.» Finalmente si allontano da Camila. «Sei così bella.»

«Smettila.» La Cubana arrossì, coprendosi il viso per nascondere il suo sorriso.

«Non riesco a crede sia davvero tu, Camila.»

«Mi piace il suono del mio nome detto da te.» La più giovane ammise. Stava arrossendo da morire.

«Sei molto più piccola di persona.» Lauren osservò, poggiando una mano sul busto di Camila.

Al contatto della mano di Lauren con la sua pelle nuda al di sotto del crop top alla più giovane mancò il respiro.

«O-oh» Si strozzo. Era ancora shockata per la posizione della mano di Lauren e poté sentire il formicolio della sua pelle sotto quel tocco. Le farfalle nel suo stomaco stavano diventando matte e sapeva che in quel momento e in quel luogo si era innamorata di Lauren Jauren.

Wrong number ➳ Camren | Traduzione Italiana (IN PAUSA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora