25 RUGGERO

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Mi sveglio di soprassalto.
Dove sono?!
Mi sento totalmente frastornato.
Stavo parlando..beh insomma più che parlando stavo litigando con Cande...e poi nulla..il vuoto totale..
Mi stropiccio gli occhi cercando di focalizzare la stanza nel buio quando mi accorgo di non essere solo nel letto.
Mi volto di scatto e la vedo li.
CHE CAZZO CI FA LEI NEL MIO LETTO?!
Scatto in piedi in una frazione di secondo.
<<Cande cazzo! Svegliati!>> le urlo.
Si sveglia guardandomi con aria di sfida.
<<Cos'hai da urlare a quest'ora di mattina?>> mi risponde stirandosi.
<<Eri più allegro questa notte>> continua facendomi l'occhiolino.
Questa notte?! Oh merda!! Non ricordo nulla. Sto entrando nel panico.
<<Cande cosa è successo stanotte?>>  le chiedo cercando di mantenere la calma.
Continua a fissarmi e sorridere..non risponde ma ho già capito tutto.
<<Eri ubriaco e una cosa tira l'altra ci siamo ritrovati qui>>  sorride.  La zittisco immediatamente non voglio sapere altro.
La voglio fuori di qui ora.
<<Cande vattene!>> le urlo.
Il suo volto cambia espressione poi si scosta le lenzuola e si alza. Ha indosso soltanto l'intimo.
Fino a qualche mese fa le sarei sbavato dietro ora vedo il nulla.
L'unica persona di cui mi importi davvero è Karol...cazzo Karol!
Prendo in tutta fretta il telefono e mi trovo 3 chiamate perse e 15 messaggi...non le ho più risposto.
Vedo Cande che prende la borsa e esce dalla stanza. Non la degno di uno sguardo.
Compongo in fretta il numero di Karol.
Non risponde.
Le lascio un messaggio vocale.
<< Amore ciao..>> mi trema la voce.
<< Scusami se ieri sono sparito..non mi prendeva il cellulare..e poi sono crollato è stata una giornata faticosa.. Qualche ora e prendo l'aereo..sarò di ritorno verso le 23:00 ti amo piccola>> la saluto.
Ho mentito.
Non so che altro fare..ho paura che sappia la verità.
Volo a fare una doccia fredda.
L'unica cosa di cui ora ho bisogno.
...

È quasi ora di partire.
Mando un messaggio veloce a Karol e mi imbarco.

....

Finalmente poco e saró a casa, ho passato tutto il viaggio in aereo a pensare a Karol.
Non voglio perderla e stanotte ho fatto la più grande cazzata della mia vita.
Mi sale un magone nello stomaco assurdo.
Per poco non scoppio in lacrime.
La perderó.
Son talmente preso dai miei pensieri che non mi accorgo neanche di essere arrivato.
Pago il taxi e scendo prendendo il piccolo borsone.
Sono le 00:30, il volo aveva fatto ritardo. Guardo il portone, prendo coraggio e salgo in casa.
Apro lentamente la porta e la vedo, è distesa sul divano con la luca soffusa della tv che le illumina il volto. Sta dormendo beatamente.
Poso lentamente il borsone e mi avvicino a lei sedendomi a terra.
Ha qualche ciocca davanti al viso, gliele tolgo cercando di non svegliarla, mi è mancata troppo.
Ad un tratto apre gli occhi e scatta su a sedere.
<<Amore>> mi getta le braccia al collo.
I miei occhi si riempono di lacrime, non merita una persona come me..ma non riesco a lasciarla andare.
La stringo forte.
<<Piccola sono qui>> le sussurro.
In una frazione di secondo mi rivolge uno di quei sorrisi che amo con tutto me stesso e mi bacia.
Ricambio il bacio con bisogno.
Non potevo piú stare senza di lei.
Tra un bacio e l'altro ci ritroviamo distesi sul divano mezzi svestiti.
Ad un tratto mi fermo.
Ripenso a tutto quello successo.
Non posso farle ció.
Karol mi guarda con aria interrogativa.
Come faccio a spiegarglielo?
<<Tutto bene Rugge?>> mi chiede.
Non so che rispondere, fingo un sorriso e la bacio.
So di non fregarla, non ricambia il bacio e mi stacca da lei.
<<Rugge che succede?>> stavolta il suo tono è serio.
<<Karol niente amore sono stanco>> mento cercando di essere più convincente possibile.
Lo so è ancora titubante ma sembra avermi creduto.
Sto peggiorando solo tutto.
Mi prende e mi bacia ancora..e ancora.
Non le resisto piú la voglio.

...

Non avevamo mai fatto l'amore cosí.
C'era il bisogno l'uno dell'altro. Come se tutto il resto del mondo non esistesse.
Eravamo solo io e lei.
Si è addormentata tra le mie braccia poco dopo, perfortuna abbiamo un divano molto comodo perchè mi sa che stanotte dormiremo qui.
Non voglio alzarmi, voglio che tutto questo duri per sempre..non voglio tornare alla realtà.
Mi addormento guardandola.

...

Mi sveglio col suono del microonde. Sicuramente Karol si sta scaldando il latte solo che come al solito non trova il pentolino del latte quindi alla fine opta sempre per usare il micro.
Apro gli occhi e la vedo saltellare avanti e indietro per la cucina preparando la colazione.
Mi incanto a guardala. È meravigliosa.
Mi scopre a fissarla e mi manda un bacio.
<<buongiorno principessa>> le dico mentre mi avvicino a lei.
<< buongiorno>> mi ruba un bacio.
<< è quasi pronta la colazione>> mi dice continuando a ballare e saltellare per la cucina.
Ho bisogno di una doccia.
<<Faccio una doccia e sono da te>> le do un bacio e mi avvio verso il bagno.
<<ti amo>> le urlo ricevendo altrettanta risposta.
In un attimo torno alla realtà..
Il mio buon umore finisce in un secondo.
Non so più che fare.
Non so se dirglielo o no.
Ho paura che tutto finisca.
Morirei senza Karol.
Assorto nei miei pensieri sotto la doccia sento il mio telefono squillare.
Non mi faccio molti problemi sarà Agus che mi ha risposto, ieri per tutto il tragitto di ritorno continuavo a messaggiarci ma poi è crollato sicuro, data l'ora.
Esco dalla doccia e mi metto qualcosa per stare in casa.
Arrivo in salotto e mi trovo davanti una scena alquanto strana.
Karol è seduta immobile sul divano fissando il mio telefono con le lacrime agli occhi.
Tira su lo sguardo e mi basta per capire tutto.
Cande.

LA VITA È UN SOGNODove le storie prendono vita. Scoprilo ora