11-RUGGERO/KAROL

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[RUGGERO]

Ho bisogno d'aria.
Sono agitato, non lo sono mai stato cosí tanto per una ragazza.
Devo riparlare con Agus.
Ho bisogno del mio migliore amico.

Torno dentro in sala prove e mi avvicino a lui.
<<Agus ho bisogno di parlarti vieni negli spogliatoi>> gli sussurro.
Neanche finisco di parlare che mi sta già seguendo.
Arrivati dentro tiro un sospiro di sollievo.
<<Fratello dimmi tutto>> mi dice.

E ORA?
Decido di dirgli tutto ció che sento.
<<Agus non smetto di pensare a Karol. È sempre nei miei pensieri. Pensavo fosse una cosa da nulla, ma é piú complicato del previsto. Non riesco a starle lontano e se ci sto divento intrattabile con tutti....>> respiro e continuo.
<<Mi manca e non so come comportarmi. Vederla con Michael mi da sui nervi. Ma nello stesso momento penso all'età, penso a Cande..non so cosa fare..non voglio starle lontano.>>
In quello stesso istante che finisco la frase vedo Agus guardare alle mie spalle.
KAROL.
Mi alzo in piedi e non so che dire.
Scappa via.
<<Vai da lei. Mi sa che non hai più bisogno che ti dia consigli>> mi dice sorridendo.
SI DEVO FARLO.
Corro da lei.

....

[KAROL]

Sono sfinita avverto Valu che sarei andata a prendere da bere nello zaino.
Sto per entrare nello spogliatoio quando sento delle voci..e mi pietrifico in quello che sento pronunciare.

"Agus non smetto di pensare a Karol. È sempre nei miei pensieri. Pensavo fosse una cosa da nulla, ma é piú complicato del previsto. Non riesco a starle lontano e se ci sto divento intrattabile con tutti....Mi manca e non so come comportarmi. Vederla con Michael mi da sui nervi. Ma nello stesso momento penso all'età, penso a Cande..non so cosa fare..non voglio starle lontano."

Ruggero.
Non mi sarei mai aspettata di sentire certe cose dette da lui, sopratutto dopo l'ultima volta.
Non so cosa pensare, tutte queste parole mi provocano un emozione troppo forte.
Non so se sia positiva o negativa.
Una parte di me, voleva sentirsi dire queste parole.. l'altra aveva paura di soffrire ancora come quella sera.

Quella sera..
Assorta dai pensieri e da quelle parole appena pronunciate alzo lo sguardo e vedo gli occhi di Ruggero puntati su di me.
Non so cosa fare.
Corro via.

....

[RUGGERO]

Le corro dietro fino a fuori dell'edificio.
<<KAROL ASPETTA>> le urlo.
Si blocca.
La raggiungo e mi metto di fronte a lei.
Ha lo sguardo rivolto a terra, cupo.
Le sollevo il mento permettendomi di guardala in viso.
Ha gli occhi lucidi.
<<Karol dobbiamo parlare, ora peró siamo un pó impresentabili>> le dico provocandole una risatina riferendomi al nostro abbigliamento da prove tra l'altro spolti di sudore.
Continua a stare muta ma mi presta attenzione.
Riprendo a parlarle.
<<Ti va se ci vediamo nel parchetto qua dietro dopo la doccia?>> le chiedo.
Ho bisogno di essere sincero con lei.
Annuisce senza dire nulla poi parla.
<<Ora peró vado a farmi una doccia..ci vediamo dopo>> risponde con voce tremante mentre ritorna verso l'edificio.
HA ACCETTATO.
Per la prima volta dopo settimane il mio cuore riprende a battere.

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