13-RUGGERO

1.4K 56 6
                                    

Sono giorni che non riesco a pensare ad altro.
Karol non si presenta alle prove, cerca di evitarmi.
Continuo a scriverle e mandarle messaggi, voglio che capisca che è stato tutto un malinteso ma sempre senza nessuna risposta.
Dio avrei dovuto mandare al diavolo Cande prima, probabilmente ora non sarei stato in questa merda di situazione.

Mi preparo in fretta e scendo di casa, oggi abbiamo l'ultimo giorno di prove domani ricominciamo con il tour.
Scendo le scale e mi incammino verso la sala.
Decido di mandare un messaggio a Karol.
"Karol perfavore ho bisogno di parlarti. Non è come sembra. Fatti spiegare" invio.

Nessuna risposta.
Arrivo alla sala e rimango pietrificato.
LEI C'É.
Mi si accenna un sorriso che scompare subito appena i suoi occhi incrociano i miei.
STA MALE.
Lo vedo, lo sento.
Non ha quello sguardo pieno di felicitá come sempre.
Finge di stare bene, come faccio io.
La cosa che mi distrugge di più è che sta cosí a causa mia.
IO NON POSSO PERDERLA.

...

Devono ancora arrivare tutti, siamo solo noi Michael e Gaston che stanno provando gli accordi.
Mi avvicino titubante, non voglio farla scappare.
Le sono a un metro di distanza. In questo preciso istante vorrei prenderla e tenerla tra le mie braccia, ma non lo faccio.
Mi limito a parlare piano.
<<Karol hai ricevuto i miei messaggi?>> ..
Continua ad ignorarmi.
<<Karol dio! Rispondimi>>
..

<<Si.>> dice con un filo di voce.
<<Perfavore parliamo ne ho bisogno.>> le chiedo a momenti supplicandola.
Resta in silenzio poi risponde.
<<Rugge lasciami stare>>
Se ne va.
Mi ha chiamato Rugge.
Forse non tutto è andato perso.

...


Durante la giornata non le tolgo gli occhi di dosso e la noto spesso arrossire.
Cerco di restare calmo quando prova con Michael..vorrei cantare io con lei.
Mi alzo e vado in spogliatoio sotto gli occhi di Karol.
Non riesco a vederli assieme, si nota che tra i due c'é intesa.
Non voglio rovinare tutto come l'ultima volta, perció vado a sciacquarmi il viso.

Tutto questo fa troppo male!
Non so cosa io stia provando per Karol, ma é forte.
Non sono pronto a perderla.

..

Ad un tratto qualcuno entra nello spogliatoio.
<<Agus adesso torno lasciami solo>> dico senza voltarmi, é lo spogliatoio maschile solo lui sarebbe venuto in mio soccorso.
<<Perché scappi sempre? Altro che cantante..il tuo lavoro ideale é scappare>>
Mi volto di scatto.
Non era Agus.
É Karol.
Non so cosa dire, la guardo soltanto.
É perfetta.
Ha i capelli legati in una semplice coda.
Porta un top e un leggins a quadri con la camicia legata in vita come fa solitamente.
È struccata.
Poche volte l'ho vista truccata, ma lei è perfetta cosí naturale.
Karol mi richiama.
<<Rugge, volevi parlare..dimmi>> guarda verso il basso e parla a stento con un filo di voce.
<<Karol non é come sembra, io quel giorno stavo arrivando te lo giuro! Sono successe delle cose.>>
Mi siedo accanto a lei.
<<Cose tipo? Ti ho chiamato piú volte senza risposta. Sono stata ad aspettarti da sola per due ore Ruggero! Due ore!!>> mentre parla si alza, si nota che non vuole nessun contatto con me, la cosa mi distrugge.
<<Karol é venuta Cande e non potevo cacciarla>> sospiro pentito.
Mi guarda e continuo.
<<Volevo avvertiti credimi.>>
NONO!
<<Basta Ruggero hai spiegato fin troppo>>
Non voglio se ne vada!
<<L'ho lasciata>> le urlo.
Si blocca e ne approfitto per parlare ancora.
<<Era venuta a casa a fare una scenata, non voleva lasciarmi andare. L'ho lasciata. Volevo venire da te ma quando sono arrivato era troppo tardi>>
Dico tutto d'un fiato.
Non mi sono mai esposto tanto con nessuno.
Karol si volta verso di me e mi sorride poi torna dagli altri.
ODDIO CE L'HO FATTA!

LA VITA È UN SOGNODove le storie prendono vita. Scoprilo ora