Era necessario partire, pensò. Non poteva più rimandare questo viaggio. Fin da quando era molto piccolo ricordava di avere viaggiato, prima assieme ai suoi genitori e poi, dopo essersi infine sposato, assieme alla moglie. Nella propria vita i viaggi avevano sempre avuto un ruolo importante, sia che si trattasse di un cambiamento di residenza, e anche di questi ne aveva fatti molti, sia che fosse un semplice viaggio di piacere. Viaggiare, lo sapeva, non è solamente uno spostarsi fisico da un luogo ad un altro. Viaggiare è spostare anche i confini del proprio pensiero, della propria fantasia e del sogno. Per questo gli era sempre piaciuto così tanto farlo. Aveva anche negli ultimi anni elaborato una propria personale teoria, in qualche modo legata alla relatività di Einstein. Non sapeva bene in che modo, perché di matematica e di fisica non ci aveva mai capito quasi nulla anche se ne era stato sempre affascinato, ma era certo che lo fosse. Collegata. E questa sua teoria era che il tempo del viaggio non fosse un tempo ordinario ma un tempo eccezionale, diverso, nel quale anche il viaggiatore si trasforma, divenendo altro. Solamente per il tempo del viaggio tuttavia perché, al ritorno, tutto ritorna al suo posto, tutto ritorna come prima. Più o meno. Però se hai sperimentato questo cambiamento, se lo hai davvero sperimentato, poi non puoi più farne a meno. E questo a lui era successo. Molte volte.
Ma il viaggio che si apprestava ora a compiere non era uguale gli altri che aveva avuto occasione di fare sino a quel momento. Questo viaggio lo avrebbe portato nella più inesplorata delle regioni, nella più oscura e pericolosa terra che mai viaggiatore avesse percorso. Un viaggio dal quale non sarebbe più potuto tornare indietro. Un viaggio all'interno di se stesso. Non importa, si disse. Lo devo fare. Per me stesso, per non dissolvermi nelle ombre che mi circondano e mi assediano e per mia moglie, che a poco a poco mi ha visto svanire in questa nebbia. Ma ancora di più lo devo fare per nostro figlio, perché quando sarà cresciuto possa sapere chi era suo padre.
Tornato a casa, quella sera dopo cena andò nello studio, con un certo stupore della moglie che era ormai abituata a vederlo accasciarsi sul divano davanti alla televisione, e si sedette alla scrivania. Da molto, troppo tempo teneva racchiusa in uno dei suoi cassetti una cartella abbastanza voluminosa contenente una serie di fogli scritti, alcuni a mano, altri a macchina quando ancora esistevano le macchine da scrivere, altri infine scritti al computer e poi stampati. Tentativi tutti di dare voce alle infinite storie che, da sempre, lo avevano accompagnato.
Sin da piccolo aveva avuto la passione per la lettura. Era stato grazie ai libri che, da bambino prima e da ragazzo poi, gli era stato possibile vivere molte avventure e fare un gran numero di scoperte. Era ad esempio potuto salire sopra un razzo arrivando con esso sino alla luna ed era disceso nelle profondità dell'oceano, sondandole assieme ad un eroico e solitario capitano per scoprire, assieme a lui, quali meraviglie e quali terrori si nascondessero nelle sue profondità. Ancora, era disceso sino al centro della Terra passando dalla bocca di un vulcano per raggiungere un intero mondo perduto. Tutto questo, e molto altro ancora, aveva vissuto grazie alle pagine dei suoi libri e fu sempre grazie ad essi, che nel frattempo andavano aumentando di numero, che ebbe modo di conoscere terre lontane e popoli e animali e piante di cui mai aveva sentito parlare, provando il piacere e l'ebbrezza del viaggio ed imparando il coraggio e le passioni dell'animo umano.
Sopra grandi velieri aveva solcato mari in tempesta e in groppa a cavalli ed elefanti aveva attraversato steppe ghiacciate e foreste lussureggianti, riempiendo di meraviglia i suoi occhi incantati. Si era spinto poi oltre i confini angusti della propria realtà verso mondi remoti, mondi dove il bene e il male assumevano forme diverse e terribili nella propria continua ed eterna lotta. Luce ed Ombra, speranza e tenebra, bellezza e orrore. Vita. E Morte. Da ognuno dei suoi viaggi riportando sempre una piccola chiave in grado di aprire nuove porte, per avanzare ancora e ancora verso altre scoperte, verso nuove domande.
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L'ULTIMO APPRODO
SpiritualAndrea Contini è un uomo comune, sposato, un bambino ancora piccolo, le proprie abitudini e qualche interesse coltivato con un residuo di passione. Ma due eventi accadono a sconvolgere la sua esistenza: la morte dei propri genitori e la visione di u...