17. SENSI DI COLPA

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mi stringe sempre di più la mano, con lo sguardo fisso nel vuoto

questo è uno di quei momenti in cui preferiresti non pensare, perchè la mente fa troppi viaggi che spesso non riesci a controllare

"Grace" mi sento sussurrare

era lei, la mia migliore amica che nonostante tutto è qui, e sta bene

le lascio un bacio sulla guancia e decido di chiamare le infermiere in assenza del dottore

dopo ore di accertamenti ed esami, viene constato con molta felicità che Emily è fuori pericolo.

tutti gli amici e genitori vengono informati e non tardano a portarle cioccolatini e tanti fiori proprio come piacciono a lei

Emily viene stordita dalle mille chiacchiere e domande che gli vengono poste, ma è comprensibile siamo tutti troppo felici

Nonostante la pressione di Mike che effettua con lo sguardo contro Matt, il poliziotto mi fa un cenno

esco e chiudo la porta, e sento lui che mi pende per le braccia si posiziona di fronte a me e mi guarda dritto negli occhi

è una cosa che detesto, perchè gli occhi parlano e lasciano trapelare troppe emozioni che, ovviamente, voglio tenere per me

"l'abbiamo preso, di nuovo" e mi prende in braccio

Era ovvio che si riferisse a quel decerebrato di Travis

urlo dalla felicità e lo abbraccio il più forte possibile

purtroppo la nostra scena non passa inosservata, devo aver gridato un pò troppo e i miei amici si sono preoccupati

non posso e non riesco a descrivervi il volto di Mike in questo momento e forse ha ragione, probabilmente anche io reagirei come lui

Matt si risistema la divisa, annuncia a tutti la notizia e fugge tra i corridoi dell'ospedale

decido di parlare con la mia migliore amica  da sola, dopo che tutti sono andati via. Voglio un momento tutto nostro, proprio come facevamo prima

"amica mia, non sai lo spavento che ci hai fatto prendere. non so se ricordi tutte le mie parole ma non c'era un momento in cui rimanevo in silenzio, ero sempre qui su questa sedia" e la indico

"pensavo che avessi bisogno di me e non ho perso tempo, ci sono stata e so che non potrò recuperare il tempo perso mentre vivevi situazioni sgradevoli ma rinizieremo tutto, è una promessa" concludo il mio discorso con occhi  lucidi

non esita, mi abbraccia più forte che può e inizia a piangere 

il tempo passa troppo velocemente mentre mi racconta tutto quello che ricorda e che ha vissuto e sono fiera che riesca a  confidarsi ancora una volta

Hanna decide di fare il turno di notte in ospedale con lei, così finalmente posso riposare cinque minuti

però di tornare in quella enorme casa non ne ho voglia e so che è sbagliato ma senza neanche pensarci troppo chiamo Matt

È sbagliato fuggire dai problemi,non l'ho mai fatto e proprio per questo ne sento il bisogno

con tono dolce mi rassicura perchè senza neanche accorgermene stavo singhiozzando

mi manda l'indirizzo di casa sua, prendo un taxi e mi immergo nel traffico infinito

al contrario di quel che si potrebbe pensare, non ho ansia anzi mi sento quasi a mio agio

mi sento tranquilla come se conoscessi già questo posto. Mi apre la porta con un sorriso, uno di quelli veri

ci accomodiamo sul divano mangiando pizza a non finire, per fortuna che l'aveva comprata lui

Diciamocelo,la pizza è uno degli espedienti migliori per sentirsi meglio

Nota ancora che sono triste e se devo essere onesta non so precisamente quale possa essere la causa. Non so se vi capita mai.

Matt decide di rallegrarmi un pó mettendo qualche film comico in tv

Con la testa sulla sua spalla mi godo ogni scena,credo di non aver riso così tanto in una serata sola

Eravamo entrambi molto stanchi e molto provati dallo stress

Mentre cercavamo insieme il telecomando della tv per abbassare il volume le nostre mani si incontrano seguendo successivamente anche i nostri sguardi

C'è un silenzio imbarazzante in cui non sappiamo se è meglio esitare o resistere a ogni tentazione

i nostri nasi si sfiorano, il battito accelera e le nostre labbra decidono per noi

un caldo bacio, molto delicato ma pieno di desiderio

ci stacchiamo improvvisamente e capiamo che tutto questo è sbagliato

lo ringrazio per tutto e decido obbligatoriamente di tornare nella casa delle vacanze, non so con quale coraggio

nonostante fosse tarda sera, il traffico sembra quasi immortale, vi è sempre

appoggio il gomito sul finestrino e osservo tutte le luci che illuminano la bellezza di questa città della quale, purtroppo avrò dei ricordi brutti

parlando di ricordi, mi sembra già di conoscere Matt e mi fido ciecamente di lui

non riesco a spiegarmi tutto questo e probabilmente neanche c'è un senso, ora tutto quel che sento sono i sensi di colpa

mille vocine dentro di me che mi rimproverano e altre mille che sono emozionate e pensano alla bellezza di quel gesto delicato

sento qualcuno chiamarmi

"signorina, si svegli siamo arrivati" dice il tassista

intontita dal sonno entro silenziosamente nell'appartamento ma vedo la figura imponente di Mike di fronte a me

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