18. SEGRETI

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il suo sguardo è cattivo e soprattutto inquietante, mi fissa a lungo come a leggermi nel pensiero

provo ad andare via ed evitarlo ma non ci riesco, mi blocca per il braccio e mi spinge contro il divano

è tutto buio, non si vede molto ma sono certa che ci siamo solo noi probabilmente gli altri dormono

inaspettatamente mi bacia, non un bacio dolce quasi prepotente come a dire "sei solo mia"

cerco di allontanarmi, sono stanca e con le idee troppo confuse. non so esattamente cosa mi stia accadendo soprattutto tra me e Mike

siamo passati dal non riuscire a stare insieme neanche un secondo al stiamoci lontani

è orribile, è orribile la situazione che mi destabilizza mentalmente. devo stare lontana per un pò da Mike e da Matt e pensare a me stessa, a cosa voglio.

lascio Mike da solo sul divano, e mi dirigo nella cameretta di Emily

se devo essere onesta, questa vacanza non mi è piaciuta per niente voglio solo tornare a casa, casa mia

riabbracciare i miei genitori che non vedo oramai da troppo tempo, risistemare le mie cose e iniziare il nuovo anno scolastico al meglio

doccia veloce, pigiama e dritta nel letto ed è ovvio che non riesco a dormire ma semplicemente guardare il soffitto come se potesse consigliarmi, togliermi dai casini

il tempo passa e lentamente sento i miei occhi pesanti, il sonno mi apparteneva.

la mattina inizia freneticamente con rumori di bicchieri, posate e tazze. Pablo che cercava di cucinarsi la colazione da solo

era impacciato come non mai, quindi cerco di racimolare quel poco di forza che ho e lo aiuto

sono in condizioni pietose e me ne frego altamente, saluto tutti e preparo caffè e farcisco alcuni cornetti rigorosamente con la nutella

Mike mi guarda con sguardo triste, mi fa troppa tenerezza e vorrei ricambiare il bacio di ieri sera magari con più dolcezza ma se ripenso a quel che è accaduto con Matt mi paralizzo

nel giro di trenta minuti sono già vestita, lavata e diretta all'ospedale. non sono passati molti giorni dall'incidente ma i dottori parlano già di dimissione

onestamente, non vedo l'ora così anche lei si potrà riabituare alla quotidianità e soprattutto uscire da questa stanzetta puzzolente

il tempo passa troppo velocemente tra una risata e l'altra. finalmente riunite, devo dire che mi mancava troppo

mentre Hanna ci raccontava le sue solite storie sfigate sento il mio telefono vibrare e leggo il nome del mio nuovo amico sullo schermo

decido di ignorarlo del tutto, come sto lontana da Mike così anche da lui

ovviamente tutte le mie scelte, o almeno quelle giuste non vengono mai portate a termine. il telefono squilla una seconda volta e così anche una terza

iniziavo a preoccuparmi, perchè mai insistere così tanto?

non so se ve l'ho mai detto, ma sono fatta in percentuale maggiore di ansia e la restante parte di acqua.

"pronto?" rispondo titubante

"ehi,ciao.." continua

"hai da fare pomeriggio? vorrei incontrarti"

"è urgente?" cerco di mantenere la scelta giusta

"si." risponde secco

"ok, a che ora e dove?" mi maledico

"a casa mia alle cinque, non tardare" e riaggancia

perchè proprio casa sua? io non voglio più metterci piede soprattutto se siamo da soli

non ne posso più, troppe domande e troppi dubbi ma soprattutto troppi segreti e ho davvero paura di poter scoppiare da un momento all'altro.

pranziamo insieme ad Emily che ci comunica che domani mattina verrà dimessa quindi dovrò organizzarmi per prenotare il volo e tornare nella mia amatissima città

purtroppo la mia amica è ancora fortemente demoralizzata e i lividi incisi sulla sua pelle non aiutano di certo la situazione

per quanto riguarda i suoi genitori e del loro scarso interesse gli pagheranno una brava psicologa così da poterla seguire in terapia e dargli degli ottimi consigli

non ci crederete mai, ma sono proprio di fronte l'appartamento di Matt.

busso o non busso? suono o non suono? sono qui impalata da circa dieci minuti abbondanti

sento delle voci provenire da casa sua, una voce femminile che singhiozza

"mi dispiace davvero, ma non può continuare" sento dire d'un tratto da Matt

sento dei passi avvicinarsi sempre di più e decido di nascondermi dietro l'angolo con la speranza che questa ragazza prenda l'ascensore e non le scale

non me lo sarei mai aspettata. la ragazza che piange a dirotto è la sorella di Mike

la sorella di Mike era fidanzata con Matt? e soprattutto, io non sapevo nulla!

lentamente senza farmi vedere inizio a scendere le scale, più confusa di quando sono salita

perchè mi ha invitata se aveva altro da fare? perchè mi sta sempre intorno?

come sempre, una routine, il taxi mi riaccompagna a casa

Mike prova un leggero approccio con me, un bacio leggero sulla guancia e sono sicura che non posso stargli lontana

lo prendo per il polso e lo bacio recuperando tutto il nostro tempo perso a fare scenate e litigare o semplicemente ad essere noi stessi

mi erano mancate le sue labbra, il suo profumo, le sue mani enormi ma non hanno niente a che vedere con Matt

*nuovo messaggio*

non ti sei più presentata. domani parto.

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