13.Triste Verità

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**ci terrei tanto che voi leggeste lo spazio   autrice a fine del capitolo,buona lettura**

Emily's POV

"vorrei parlare un'ultima volta con Em" sento dire da quello schifoso

non lo sopporto e mi pento in ogni secondo di averlo conosciuto, avrei preferito fidarmi del mio sesto senso e stargli lontano

capita che una relazione vada male, si ha il cinquanta percento che vada bene e la restante parte che vada male

capita anche che si rimanga amici o che ci si lasci andare, soprattutto l'ultima e purtroppo per me non è stata così

era un semplice pomeriggio d'autunno, le foglie lungo il marciapiede volavano da un lato della strada all'altro

ero in compagnia delle mie cuffiette mentre mi dirigevo al bar vicino casa mia, ordino la mia solita bevanda calda e inizio a sottolineare qualche rigo del mio libro di letteratura

entrano un gruppo di ragazzi che ridevano e scherzavano con la barista, probabilmente si conoscevano

il troppo chiasso mi impediva di concentrarmi a pieno,come avrei voluto, allora riordino tutto e decido di uscire e proprio quando sto per andarmene un ragazzo mi viene addosso

si scusa velocemente e impacciatamente si presenta. Approfondiamo la conoscenza con il tempo e ci incontriamo sempre più spesso il pomeriggio.

sapete meglio di me come funzionano queste cose, le prime uscite, le prime feste fino quando arriva il fatidico momento del bacio

in riva, una sera, eravamo solo io e lui e i nostri sentimenti che a lungo andare ho dovuto reprimere perchè era uno di quelli amori che ti faceva male

inizio a sentire una pressione ossessiva da parte sua, iniziava a fremere per la nostra prima volta, insisteva nell'uscire sempre di più e notavo cambiamenti in lui, non potevo mai rifiutare

il tempo passa e il dolore aumenta fino a quando non prendo coraggio e decido di dargli appuntamento al nostro solito bar

"non possiamo più andare avanti così'. per colpa tua sto perdendo la maggior parte delle lezioni e le mie amiche come i miei genitori iniziano a sospettare" dico quasi in lacrime

"non finirà un bel niente fin quando non lo decido io. devi stare zitta o preferisci che ti metta le mani addosso?"

da quel momento capì che era tutto tranne che amore e che avrei dovuto convivere con questo macigno addosso

ho iniziato a dare indizi ai miei genitori e alle mie amiche ma qualcuno gli ha riferito questo mio inutile tentativo e con una scusa mi ha dato appuntamento in un posto che non conoscevo

e inizia a maltrattarmi ed abusare di me, il mio corpo aveva subito della violenza ed io non ero abbastanza forte

non mi sono mai trovata in una situazione del genere ma le sue violenze diventavano sempre più frequenti fino a quando la mia amica Grace inizia a fissarmi

aveva capito tutto e mentalmente la ringraziavo, mi sono potuta sfogare con lei anche senza raccontare tutto nel dettaglio probabilmente non ero ancora pronta psicologicamente

penso a tutto questo mentre sono su uno stupido taxi e il mio polso viene stretto dalle mani di Travis

non voglio neanche piangere, non voglio mostrare il ,dolore che provo ma con gli occhi cerco di mostrare al tassista tutto ciò che sta succedendo

"quanto diavolo ci metti?" urla il ragazzo accanto a me

il tassista cerca di rassicurarlo e si giustifica dicendo che è colpa del traffico

vedo il gentile signore che armeggia, e che affianco a lui c'è un tasto di "emergenza"

ho capito che sta solo temporeggiando nella città aspettando la polizia

finalmente tutto questo finirà? posso tornare alla tranquillità di sempre?

il mio sguardo è spento e perso nel vuoto quando vedo dei lampeggianti in lontananza, tutte le macchine seguono la macchina con lo sguardo

Travis mi tira di più a se, apre la porta e scende. corriamo senza meta.

il mio cuore batte troppo forte e inizio a sentire una certa stanchezza fino a quando cedo e cado a terra sbattendo la testa

sento solo dei colpi, e un forte dolore ma mai quanto quello che sto provando

qualcuno mi solleva la testa e cerca di dialogare con me. a stento sento qualche voce mentre mi ritrovo in un posto bellissimo

il cielo è limpido e vi è un enorme giardino fiorito. Mi avvicino alle siepi e stacco una margherita, il mio fiore preferito

lo appoggio delicatamente dietro il mio orecchio e continuo a camminare

indosso un vestito lungo bianco che accarezza l'erba

non so dove mi trovo ma penso di poterci restare per sempre, senza dolore, senza ansia e senza troppe preoccupazioni

non c'è nessuno a farmi compagnia, solo il cinguettare degli uccellini, uno si posa delicatamente sul mio braccio e mi inizia a picchiettarmi sul braccio

cerco di scacciarlo via ma nulla, sento che lo strato più superficiale della pelle si sta lacerando, provo ad urlare a esternare la mia paura ma non ottengo nulla in cambio

ecco la personificazione del dolore, che ti logora dentro, che non puoi scacciare, che nonostante tutto cerchi di abituarti ma mai di accettarlo.

SPAZIO AUTRICE
NUOVO CAPITOLO‼️
È DIVERSO DAI CAPITOLI CHE SCRIVO SOLITAMENTE MA HO DECIDO DI SCRIVERLO COMUNQUE.
NON VI NEGO LA MIA DIFFICOLTÀ NEL FARLO ANCHE PERCHÈ NON HO MAI VISSUTO NULLA DI SIMILE.
IN OGNI CASO,CI TENGO A PRECISARE CHE NESSUNO DEVE COMMETTERE LO STESSO ERRORE DI EMILY,PARLATE. PARLATE SEMPRE ALLE PERSONE DI CUI VI FIDATE PERCHÈ LA SOLUZIONE C'È SEMPRE.
-UN BACIONE,C🌸

SPAZIO AUTRICE 2

NON SO SE AVETE AVUTO L'OCCASIONE DI NOTARLO MA HO CAMBIATO LA COPERTINA E IL TITOLO DEL LIBRO SEMPLICEMENTE PERCHÉ LA STORIA STA PROSEGUENDO E CIOÈ CHE GLI AVEVO ATTRIBUITO PRECEDENTEMENTE ORA SI STA RIVELANDO INADATTO.

PREFERITE PIÙ QUESTO O QUELLO DI PRIMA??❤️

Nonostante TuttoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora