Capitolo 1

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L'aria mattutina è così bella, è come se quel vento che ti sfiora il viso ti faccia scordare per qualche istante

tutto ciò che mi affligge, sono ancora scossa dal mio passato. Guardo ancora per un attimo tutto ciò, tutto il mio passato

e poi sono pronta per andaare via, affrontare il mio futuro, predermi in mano la mia vita, chiudo gli occhi, una lacrima sfiora il mio viso

ripensando a tutto cià che ho dovuto affrontare, ho ancora quel ricordo di me, una piccola bammbina senza denti che corre, canta e balla con i cani.

una bambina piena di sogni, che spera di realizzare, una bambina che cade dalla bicicletta ed inizia a piangere per il ginocchio sbucciato, fa tanto male, dico tra i

singhiozzi.

Tanti flashback mi passano per la mente, tra quelli belli e quelli tristi.

Ho paura di affrontare la vita se devo dirla tutta, ma voglio rimboccarmi le maniche e realizzare me stessa...

Sento delle urla nei miei ricordi, inizio a correre per le scale, sento mia madre urlare contro mio padre, ho paura ma devo dirgli di non litigare,

vedo il tavolo spingere mia madre alla finestra, tengo mio padre in preda al panico, chiamo mio fratello tra le urla e i singhiozzi, mia madre dice di chiamare la nonna,

non voglio lasciarti, le ripeto, mio fratello corre dalla nonna che sta accanto e vengono fermando mio padre... Corro da mia madre abbarcciandola e dicendole se sta bene,

,mi stringe in un suo braccio mentre le lacrime scorrono sul suo viso, la sento stanca, pero appoggio la mia testa sul suo petto, il cuore batte...

Già ho sempre avuto paura di perderla da bambina, lei è importante per me... Il suo odore di pelle, amo l'odore di mia madre mi dona tanta sicurezza.. la tengo stretta ancora tra le mie piccole braccia

e sento lui, l'uomo cattivo fare la vittima. Già quall'uomo che è irascibile. Lo guardo negli occhi, i suoi occhi verdi sono rossi, pieno di rabbia ed inizia a fare la vittima. ''Mamma'' dico tra

le lacrime ''stai bene'', lei mi risponde con un sorriso.

Voglio scappare dico tra me, voglio andare dalla zia, dormire lì, sì perchè è sempre stato il mio sogno stare bene.

"Noemi, andiamo dai", mi risveglio dai miei pensieri... Prendo le valigie e le metto dietro al cofano... Guardo ancora questo posto con ansia, angoscia, sento perdere dei battiti al ricordo di tante cose successe,

adesso non mi sembra nemmeno vero.

"Andiamo su, corri c'è un terromoto dobbiamo andare via", mi sveglio e corro in macchina con mamma e Sasà.

"Mamma dove andiamo" dice mio fratello, "da nonna, lì il terremoto non ci sarà", dice mia madre.

Già, da bimbi crediamo sempre a ciò che ci viene detto, prendiamo sul serio tutto, anche dei litigi che pensiamo siano per sempre.

so che mamma sta mentendo, che il terremoto non c'è, perche sennò avremmo dovuto lasciare papà lì?

Nonna apre la porta, mamma scende forse i nostri vestiti, ho dei ricordi non chiari... Mio fratello prende il nostro cane in mano ed inizia a giocare con lui, sono ancora confusa

perchè dobbiamo scappare, eppure stare qui da nonna sto bene, però non ho la mia stanza, uffa, però mamma mi ha detto che prederemo la stanzetta.

Arriva mia zia e mia cugina, vado ad abbracciare Francesca, che ho sempre amato come cugina è il mio esempio, mi ha anche insegnato ad usare il computer.

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