LA MIA FIDANZATA

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Ero in macchina, quando mi arrivò la telefonata.

Era la mia ragazza, che quasi piangeva, mi implorava di tornare a casa il più presto possibile, perché sentiva dei rumori in corridoio. Continuai a tenerla attaccata al telefono, facendomi dare perfette informazioni e descrizioni di ciò che vedeva e sentiva.

Continuava a ripetere: "fai presto, credo sia vicino alla porta!"

Entrai in casa sfondando la porta, con in una mano il telefono e nell'altra una mazza. Sentivo la mia ragazza che piangeva al telefono, e continuava a urlare:
"Fa presto! Credo sia vicino  la porta!"

Percorsi tutto il corridoio di casa di corsa, raggiungendo la stanza della mia ragazza. Entrai dando un calcio alla porta.

Il corpo della mia ragazza era stesso a terra,  coperto da sangue secco, sembrava essere morta da diverse ore.

Davanti a lei, in piedi, una figura alta, con la pelle estremamente bianca e gli occhi scavati.

Non restai inorridito dal suo aspetto, bensì dal suono che produsse quando aprì smisuratamente la bocca immobile, quasi fosse un registratore:

"Fai presto, credo sia vicino alla porta!"

CREEPYPASTA: STORIE DELL'ORRORE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora