Give me a reason ||Solangelo||

Capitolo 3: Nico

Sono già passati tre giorni da quando sono scappato dal campo. Sarebbe anche l'ora che tornassi e anche se la sera stessa sono tornato e ho lasciato un bigliettino ad Hazel dicendole di non preoccuparsi e che sarei stato bene, probabilmente mi ammazzerà appena mi vedrà.

Nonostante ciò non me la sento ancora di fare ritorno. So che non riuscirei ad affrontare quello che mi aspetta e soprattutto non riuscirei a guardare Will senza scoppiare nuovamente in lacrime. Lo vedrei scherzare e divertirsi con gli altri ragazzi, mentre io sarei obbligato ad osservarlo da lontano sapendo che se solo provassi ad avvicinarmi lui mi caccerebbe e riderebbe nuovamente di me.

Ho pensato più volte di scappare e lasciarmi tutto alle spalle, nessuno si accorgerebbe della mia assenza, in ogni caso... anzi forse si, e ne sarebbero entusiasti, non ci sarebbe più nessuno che terrorizza i ragazzini più piccoli con i suoi scheletri. Se lo facessi però gliela darei vinta e io non desidero questo, perciò mi decido ad alzarmi dalla panchina su cui sono seduto e mi incammino verso l'edificio di fronte a me.

Mi nascondo nell'ombra creata dal muro del palazzo e, dopo essermi assicurato che nessuno mi stia guardando, sparisco.

Penso al luogo della mia destinazione e appaio nel bosco del Campo Mezzosangue, nella stessa zona dove lo avevo lasciato pochi giorni prima.

Mi avvio verso la mia cabina ma mi blocco quando sento delle voci poco lontano da me e decido di seguirle e avvicinarmi in modo da sentire meglio.

Il quadretto che mi si apre davanti agli occhi mi fa sussultare: Will e un ragazzo dai capelli castani sono seduti uno accanto all'altro. Sono troppo vicini per i miei gusti.

«Senti Will, so che stai ancora male per Nico ma...» dice il ragazzo a quello che ormai è il mio ex fidanzato.

«No, Jack, non è così,» emette un sospiro «ormai è acqua passata, non mi interessa più nulla di lui» dice Will all'altro mentre giocherella con le mani che tremano leggermente.

Quelle parole mi feriscono più di quanto avrei potuto immaginare e mi ritrovo ad arretrare di qualche passo. Vorrei tanto uscire dal mio nascondiglio per tirargli uno schiaffo su quella stupida faccia.

«Sai Will tu mi piaci tanto» dice Jack dopo qualche minuto, è imbarazzato ed è diventato lievemente rosso in viso.

Will non risponde si limita solo a guardarlo negli occhi. "Come faceva con me" realizzo con un tuffo al cuore.

Jack si avvicina, lentamente, e il figlio di Apollo non si allontana.

"Ora Will lo allontana, non gli permetterà di baciarlo" penso.

Il ragazzo continua ad avvicinarsi e, quando è abbastanza vicino, lo bacia.

Mi blocco sul posto sbarrando gli occhi. Quel briciolo di speranza che mi era rimasto è stato frantumato da quella semplice azione.

Il bacio continua qualche secondo quando il biondo allontana l'altro scuotendo la testa, senza però dire nulla.

La rabbia e la tristezza si fanno più forti dentro di me e le lacrime iniziano a scendere appannandomi la vista. Presto il mio corpo inizia ad essere scosso dai singhiozzi, che cerco di soffocare, ma evidentemente non riesco nel tentativo e loro si rendono conto della mia presenza.

I due si alzano di scatto e si voltano verso di me. Will rimane a bocca aperta quando mi vede, gli occhi azzurri spalancati che mi fissano.

«Nico... cosa-» cerca di dire Will ma il suo nuovo amico lo interrompe «Sparisci mostro» dice con cattiveria incrociando le braccia al petto.

«Fanculo» grido prima di correre via.

Attraverso il campo a testa bassa per evitare che gli altri mi vedano piangere rischiando però di scontrarmi con molte persone.

"Sapevo che non mi sarei dovuto mettere con Will, lo sapevo, lo sapevo! Dove o stare da solo, come sono sempre stato dopo la sua morte... mi manchi tantissimo Bianca, non sarebbe male se ti raggiungessi...".

Scuoto la testa allontanando certi pensiero e continuo a correre fino a quando mi scontro con una persona. Cadiamo entrambi a terra e quando alzo lo sguardo mi trovo davanti il figlio di Poseidone.

«Scusami Percy...» mormoro mentre mi asciugo le lacrime.
«Non fa nulla, non ti preoccupare.» Si alza e mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi, «grazie».

«Ben tornato comunque...» dice «Hazel se n'è andata poco fa, era molto preoccupata per te. Avrebbe  potuto testare e aspettare, ma è stata chiamata al Campo Giove con urgenza» aggiunge subito dopo forzando un piccolo sorriso.

«Oh... Okay, grazie per avermi avvisato» annuisco non guardandolo però negli occhi. «Ciao» lo saluto e sto per andarmene quando sento qualcuno gridare il mio nome. È Will.

«Nico!»

«Perché non mi lascia in pace e basta»
sussurro sfinito alzando gli occhi al cielo. Non posso di certo scappare di nuovo, mi raggiungerebbe, così mi volto verso di lui. «Che vuoi?» domando cercando di mettere quanto più disprezzo possibile nel mio tono di voce.

«Non è come sembra, ti prego lasciami spiegare». Si ferma poco lontano da me, per sicurezza forse, o perché non vuole che io scappi ancora.

«Non mi devi spiegare nulla. Tu gli piaci e a quanto pare anche lui a te, altrimenti non lo avresti baciato». Lo guardo negli occhi cercando di sostenere il suo sguardo.

«Ma è stato lui, i-io non volevo» cerca di spiegare avvicinandosi. Vorrei tanto credergli, ma era così evidente quanto fosse d'accordo con l'altro ragazzo.

Muovo qualche passo all'indietro pestando un piede a Percy, ricordandomi solo in quel momento che anche lui è lì. «Will è inutile che cerchi di giustificarti ero lì vi ho visti. Lui ti ha baciato e se non avresti voluto ti saresti staccato subito» svuoto la testa sorridendo tristemente. Le lacrime minacciano di scendere nuovamente, ma cerco di trattenerle. Non voglio sembrare debole davanti a lui un'altra volta.

Lui cerca di ribattere ma lo blocco.
«Ciao Will è stato un piacere conoscerti».

Corro via intenzionato a non tornare più, mai più. Non mi importa di cosa penseranno gli altri, non voglio più vederlo in vita mia.

N.A.

Che dite? Vi sta piacendo?