Capitolo 9

1.7K 108 26
                                    

Alba

Per arrivare all'alba non

c'è altra via che la notte

-Kahlil Gibran

Camminarono per tutta la notte e, alle prime luci dell'alba, si accamparono sulle sponde di un ruscello.

Il rumore dell'acqua li cullò e Dyana sembrò ritornare, con la mente, al tempo in cui lei e Iris si stendevano sulle rive del fiume vicino al monastero. Dormirono profondamente per molte ore finché il canto degli uccelli non li svegliò. Dyana aprì con cautela le palpebre, temendo di essere accecata dalla luce del sole ma, lì sotto le fronde degli alberi, riusciva ad arrivare solo qualche timido raggio.

Nicholas era accovacciato sulla riva del ruscello, con una mano immersa nell'acqua. I capelli dorati gli ricadevano sulla fronte disordinatamente, ma, anche così, era meravigliosamente bello. Iris era seduta a gambe incrociate con lo sguardo perso nel vuoto. Tristan e Lyvia erano in piedi uno accanto all'altra con i marchi dei figli della terra dello stesso colore dell'erba. Dyana si accorse in quel momento di quanto fossero simili: a separarli solo pochi centimetri di altezza, gli stessi capelli castani, gli stessi occhi grigi dal taglio stretto e gli stessi lineamenti. E solo in quel momento, guardandoli sotto quella luce,capì che dovevano essere gemelli.

Lyvia le sorrise timidamente con metà viso coperto dall'ombra delle foglie. 

-Dovremmo ripartire- disse Nicholas -il viaggio è lungo e non abbiamo molto tempo, a quest'ora tutti si saranno accorti che ce ne siamo andati-. 

E su quel tutti riversò particolare enfasi come se non comprendesse solo Jaqueline, Viviana e i maestri, ma anche qualcun altro. Dyana si alzò da terra.

-Allora partiamo-.

-Dove si trova esattamente la tua casa in campagna?- chiese Iris d'improvviso senza alzarsi da terra e senza distogliere lo sguardo dal punto nel vuoto che stava guardando.

-Lontano da Ruthian- rispose vagamente Nicholas quasi sulla difensiva.

-Lontano quanto?-. 

-Quanto basta da poter essere al sicuro, non devi preoccuparti per questo, nessuno potrà trovarci lì-. 

 -E' proprio quello che mi preoccupa...- borbottò Iris tra sé alzandosi in piedi. 

Ma poi rivolse a Nicholas un sorriso radioso, come se non fosse successo niente.

-Non c'è da perder tempo allora, andiamo-.

Dyana non capì il motivo di quello strano atteggiamento ma se ne dimenticò subito quando Nicholas le fu vicino.

-Tranquillizza la tua amica- le disse ridendo.

-Si sta solo preoccupando per me- rispose Dyana ridendo a sua volta -e non l'aveva mai fatto prima, forse sei tu che ispiri fiducia a tutti-. 

Nicholas annuì guardando altrove.

-Certo...-. 

Il ragazzo si adombrò, le sopracciglia aggrottate. 

.

-Che hai?- gli chiese dandogli una leggera spallata.

-Niente, sono solo in pensiero per te-. 

La ragazza mandò gli occhi al cielo. 

-E dai, dovete smetterla tutti di trattarmi come una bambina! So cavarmela da sola!-. 

Nicholas sorrise.

-Sì, ho visto cosa hai fatto ieri, sai difenderti, questo è certo, ma è normale che io stia in pensiero per te-.

Elementi ||FuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora