Candela splendida
A che ora smetterai
di piovere, candela
splendida sospesa
alla bugia del paradiso?
-Costantino Belmonte
Il sole accarezzava la pelle candida di Dyana, stesa sul letto, dormiente.
I capelli corvini sparsi sulle spalle e sulla coperta fiorata, il viso lentigginoso rilassato, le mani nascoste sotto la testa.
In quella posa sembrava così vulnerabile. Gli occhi azzurri chiusi e ingenui, i suoi poteri, tanto temuti, repressi sotto strati di sonno.
Le gambe, magre e pallide, scalciarono e la ragazza aprì prima un occhio e poi l'altro.
Si stiracchiò come un gatto e rotolò sul lato opposto della schiena giusto in tempo per veder comparire Nicholas sulla porta.Il ragazzo era più bello che mai. I capelli dorati arruffati, gli occhi nocciola dolcemente posati su di lei, i lineamenti perfetti, spesso contratti, adesso stesi in un sorriso.
Illuminato dalla luce mattutina si mosse verso di lei. Dyana gli sorrise scostandosi per fargli spazio. Nicholas le si stese accanto senza dire una parola.
Ma non importava.
Non c'erano parole che potessero descriverli.
Soltanto carezze e baci.Nicholas le pose una mano sulla spalla scendendo lungo tutta la schiena e provocandole piacevoli fremiti. Continuò ad accarezzarla così finché lei non si voltò a guardarlo. Allora lui le prese il viso tra le mani e la baciò. Dapprima con delicatezza quasi casta poi con più passione.
Il respiro di lui era diventato la sua aria e le loro labbra non si distinguevano più. Le sentiva calde e morbide premere instancabilmente contro le sue. Le mani continuavano a salire e scendere lungo la sua schiena per poi fermarsi e affondare nei capelli corvini. Lei respirava a malapena per la gioia e la passione. Circondò il suo collo con le mani facendosi sempre più vicina al corpo di lui che fremeva per l'eccitazione. Sentì le mani di Nicholas tracciare un percorso lungo la sua spina dorsale per poi prenderla per i fianchi e attirarla a sé.
Dyana ormai era avvinghiata a lui e non l'avrebbe lasciato per niente al mondo se non avesse sentito una fitta dietro la schiena.Si piegò su sè stessa ansimando. Qualcosa le aveva perforato la schiena, qualcosa di duro e freddo. Il ragazzo estrasse il pugnale che le era affondato nella schiena facendola gridare. Avrebbe voluto chiedergli cosa stesse succedendo, perché avesse fatto una cosa del genere, ma le parole faticavano ad uscirle dalla gola. Sentiva il sangue fluirle fuori dalla ferita a fiotti e la vita abbandonare il suo corpo.
Non poteva essere finita.
Non così.
Non in quel momento.
Non per mano di Nicholas.Il ragazzo le prese il viso con la mano sporca di sangue. Dyana ne sentiva l'odore metallico. La guardò con gli occhi pieni di lacrime. Come se si fosse sentito in colpa. Come se non fosse stata una sua scelta. Le accarezzò il viso che cominciava a impallidire e a raffreddarsi, sporcandoglielo di sangue, il suo sangue. Nicholas mosse le labbra ma le parole non arrivarono alle sue orecchie. Sentì solo le labbra di lui posarsi un'ultima volta sulle sue, prima di cadere nel buio, illuminata come una candela splendida sospesa nelle tenebre.
Sbatté le palpebre varie volte.
Alla prima venne solo accecata da una strana luce bianca, alla seconda distinse i contorni di una stanza, alla terza identificò la finestra della sua camera.
La mano le salì istintivamente alla schiena. Ma non c'era nessuna ferita. Si sfiorò il viso con le dita. Niente sangue. Era stato soltanto un sogno. Un brutto sogno.Doveva essere mattina inoltrata a giudicare dalla posizione del sole, dedusse, alzandosi dal letto. Indossava ancora i vestiti sporchi del giorno prima e non perse neanche tempo a guardarsi allo specchio mentre uscì. Il corridoio era silenzioso ma, al contrario di quello del palazzo centrale a Ruthian, era caldo. Dyana non sapeva dove i piedi la stessero portando. Si limitò semplicemente ad abbandonarsi a loro, troppo intontita per opporre resistenza.
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Elementi ||Fuoco
Fantasy[PRIMO LIBRO DELLA SAGA] Completa; E' possibile che le ferite possano riaprirsi tutte in un colpo solo? E' possibile non potersi fidare neanche della persona che ami? E' possibile poter perdere e ritrovare tutto con un solo gesto? E' possibile esse...