Fire in the Frost ~ TodoDeku ~

'Io sono team muscoli'

2.
'Io sono team muscoli'

Al mio risveglio, Katsuki se n'è già andato ed il letto non mi è mai sembrato così vuoto.

《Tesoro, svegliati o farai tardi per il tuo primo giorno di scuola!》
La voce di mia madre mi ricorda che oggi è il grande giorno, nel quale potrò realizzare i miei desideri!

Mi alzo dal letto con un balzo e in fretta e furia faccio la doccia e mi metto la mia nuova divisa.
Mi calza a pennello. La adoro!

Scendo le scale a due a due e piombo in cucina dove mia madre mi sta aspettando con un sorriso a trentadue denti.
《Sei pronto bambino mio?》

Inizio a saltellare e gridare per la felicità.
《Sono super emozionato!》
Mia madre non riesce a trattenersi, lasciandosi sfuggire qualche lacrima che asciuga subito con la mano.

《Sono così fiera di te.》
Mi avvolge in un abbraccio stringendomi sempre più fino a stritolarmi.

《Mamma, farò tardi! Non fare così!》
Riesco a scollarmela di dosso e donandole un sorriso rassicurante, mi accingo ad uscire dalla porta prendendo lo zaino.
《Ci vediamo presto!》

~~~~~

Appena mi ritrovo davanti l'imponente edificio con al centro lo stemma della Yuuei, le mie gambe cominciano a formicolare, i miei occhi a brillare e le braccia ad ondeggiare avanti e indietro in una posizione di adorazione.

Per almeno cinque minuti rimango immobile come un'ebete davanti all'entrata, da cui nel frattempo si accingono ad entrare quelli che saranno i miei futuri compagni di corso, fino a quando la voce della persona che sono più contento di rivedere mi risveglia dallo stato di trance.

《Sembri un gatto che sta ammirando dei deliziosi taiyaki. E con la bava alla bocca.》
La sua risata di scherno mentre si avvicina per pulirmi il rivolo di bava, il quale ho veramente, con la manica della sua divisa, mi fa arrossire violentemente.

Abbasso lo sguardo per ricompormi.

Riesci sempre a fare figure di merda!

Questa volta la mia coscienza ha ragione. Io sono il re delle figure di merda.

Rialzando lo sguardo sui suoi occhi lavici sorrido imbarazzato.
《Entriamo?》
Tento di sviare la figura appena fatta.

Il suo sguardo mi osserva dalla testa ai piedi intensamente, il che mi fa diventare di nuovo un pomodoro.

Perché mi sta guardando in questo modo? Ho qualcosa che non va nella divisa? È sporca? Non mi sta bene?

Osservandolo, devo dire che a lui sta divinamente. Gli mette in risalto il fisico scultoreo, i bicipiti contratti, il sedere sodo...

Si stringe il labbro inferiore tra i denti e capisco che l'occhiata di prima era di apprezzamento. Meno male!

Vorrei baciarlo, ma non posso perché siamo allo scoperto.

Non abbiamo ancora avuto il coraggio di farci vedere insieme in pubblico, né detto ai nostri genitori che siamo gay.
È un passo molto difficile che non siamo ancora disposti a fare.