Cap. 3

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I commensali stavano scandendo il conto alla rovescia. Gemelli, in piedi accanto alla collega, quando mancavano quattro secondi all'arrivo del nuovo anno le tolse dalle mani il bicchiere di champagne, le portò un braccio intorno alla vita e la cinse a sé.

- Ehi! - Nadia non si aspettava nulla da lui, men che meno un gesto come quello. Sentiva il respiro accelerato, il petto alzarsi e abbassarsi in modo nervoso, le mancava quasi l'aria ma desiderava con tutta se stessa che lui la baciasse allo scoccare della mezzanotte. Sarebbe stato solo un gesto dettato dalla consuetudine del momento, ma poco le importava.

- Cosa? Gli occhi di Gemelli si persero per un attimo in quelli di Novelli.

La desiderava.

Voleva averla.

Ma sapeva che sarebbe stato difficile.

Aveva solo bisogno di riportarle alla mente un po' del loro breve passato insieme. Non perse tempo e prima che lei potesse negarsi a lui, le prese il viso tra le mani, con il pollice le sfiorò una guancia e la baciò.

Non aveva dimenticato quanto fosse eccitante.

Non poteva.

Non voleva.

Nadia ricambiò a sua volta: chiuse gli occhi nel momento in cui le loro labbra si incontrarono e si schiusero.
Non si accorsero nemmeno di essere rimasti i soli in piedi e che tutti si erano già accomodati al posto fin quando Arnao non li apostrofò.

- Prendetevi una stanza, Ispettore! Ci sono dei minorenni in sala, non vorrete mica dare spettacolo, no? -

Paonazza in viso Nadia si staccò da Gemelli e si affrettò a sedersi. L'Ispettore invece, con fare disinvolto, si sistemò il farfallino e si allontanò dal tavolo.

- Meglio che vada a farmi dare la chiave della camera migliore. - Disse congedandosi. - Buon anno, colleghi. -

Mariotti lo fermò prima che si fosse allontanato.
- Ma dove va, Ispettore! -
- Commissario, ho bisogno di prendere un po' d'aria. Fa caldo, non trova? -
Gemelli si diresse all'ingresso, chiese alla biondina che gli fosse porto il suo cappotto e una volta ricevutolo si affrettò a indossarlo per poter frugare meglio nelle tasche. Tirò fuori il pacchetto di sigarette, ne estrasse una ma si accorse di non aver portato con sé l'accendino.

- Signorina... - spostò lo sguardo per leggere il nome scritto sul cartellino - ... Bianca, non avete quei piccoli fiammiferi omaggio da dare agli ospiti? -

- Promuovere il diffondere di materiale dannoso per la salute e l'ambiente non rientra nella politica di questo posto. - Rispose. - Tuttavia, posso esserle utile. Mi dia solo un momento. -

La giovane donna lasciò per un momento la sua postazione per andare a prendere la sua borsa. Aprì la cerniera di una piccola tasca laterale e come per magia fece apparire un accendino di colore bianco.

- Ecco a lei, ma non lo faccia cadere altrimenti rischia di non ritrovarlo più vista la neve lì fuori. - Disse porgendoglielo e indicando l'uscita.

- Spero di restituirglielo al mio rientro. A buon rendere. - Disse salutandola.

Una volta fuori, Gemelli si accorse di non essere l'unico ad aver avuto bisogno di nicotina. Davanti al portone di ingresso infatti gli facevano compagnia il barman e la rossa addetta alla sala, i quali si affrettarono a gettare via i loro mozziconi ormai consumati e a rientrare.
Rimasto solo coprì con una mano la fiamma e la avvicinò alla sigaretta, aspirò e attese qualche secondo prima di buttare fuori la boccata di fumo.
Non riusciva a smettere di pensare a Nadia.
Quel bacio le era piaciuto, lo sapeva.
Ora doveva solo convincerla a prendere la camera con lui e il resto sarebbe stato facile.
Finito di fumare, l'Ispettore si affrettò a tornare dentro per raggiungere i colleghi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 21, 2017 ⏰

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