Capitolo 2.

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||💔Scusate per gli errori che troverete nel corso della lettura💔||

Rimango attonita per qualche secondo dalla sfrontatagine del moro e poi porto a termine l'azione che non avevo ancora iniziato, esco fuori in terrazza per fumarmi la sigaretta.

Arrivo in terrazza e vedo un ragazzo girato di spalle appoggiato alla ringhiera, noto che con una mano regge una sigaretta accesa e con l'altra regge il telefono attaccato all'orecchio. Non sapendo cosa fare d'istinto faccio un passo indietro la mi casca dalla mano l'accendino provocando un leggero rumore, però udibile a causa del silenzio tombale, il moro di gira e poi ripone il telefono nella tasca dello skinny nero strappato e mi guarda, io mi abbasso a prendere l'accendino e faccio finta di nulla.

"Ma mi stai seguendo?" chiede il moro schiettamente con voce fredda rigirandosi verso la ringhiera e dandomi le spalle.

"È stato solo un caso" dico io con la voce tremante sedendomi in un muretto distante qualche metro da lui.

"Si, come in stanza..." replica lui con lo stesso tono glaciale di prima.

Il divento rossa e non rispondo, accendo la sigaretta e aspiro il mio primo tiro, per poi buttare fuori il fumo, come per liberarmi dall'ansia che come sempre in certe situazioni mi assaliva.
Scruto ogni suo singolo movimento, dopo pochi minuti di porge la sigaretta alle labbra e poi la getta a terra con molta noncuranza e schiaccia la cicca con lo stivaletto in pelle.
Io lo continuo a fissare e lui se ne accorge, alza un sopracciglio e prosegue per la sua strada senza rilvolgermi neanche di un saluto.
Io abbasso lo sguardo e finisco la sigaretta, poi la getto a terra e la spengo con la scarpa dopo essermi alzata per rientrare in camera.

"Dov'eri?" mi chiede Valentina appena entro in stanza.

"Fuori a fumarmi una sigaretta" dico per noi buttarmi a peso morto sul letto e lei come risposta annuisce e basta.

Le mie compagne di stanza sono Valentina, per l'appunto, e Federica.
Sono stata fortunata quando hanno assegnato le camere, sono le due con le quali ho legato di più fin ora.

Mi faccio una doccia veloce dopo aver chiaccerato un po' con le ragazze e poi mi addormento sul letto, domani dovremo affrontare il nostro primo step dei casting all'interno della scuola e voglio essere riposata, quindi a nanna già dalle 23:00.

A svegliarmi è il solito rumore assordante della sveglia che da un po' mi aveva abbandonato a causa, o per meglio dire grazie, alle vacanze estive. Spengo la sveglia e mi alzo a fatica dal letto, raggiungo ad occhi chiusi il bagno, non riuscendo ad aprirli a causa della luce troppo intensa e mi lavo velocemente il viso prima di entrare in doccia.
Lego prima velocemente i capelli in una cipolla scompigliata e poi mi lavo il corpo.
Esco dalla doccia e mi lavo i denti per poi indossare l'intimo.

Esco dal bagno e subito dopo entra Valentina.
Frugo nella valigia che non ho ancora disfato per trovare un outfit soddisfacente e poi opto per un jeans aderente nero a vita alta strappato sulle ginocchia e un top bianco semplice, finisco l'outfit con un paio di francesine nere lucide e un chiodo in pelle.

Scendiamo nella hall per fare colazione tutti assieme, ci sediamo a tavola e alla mia sinistra di siede Valentina, mentre alla mia destra Riccardo. Gli sorrido appena si siede e lui saluta con un sorriso bellissimo. Iniziamo a chiaccierare un po' più il mio stomaco inizia a brontolare, ha bisogno di cibo.

"Ci siamo tutti?" chiedo io ad alta voce prima di vedere entrare un ragazzo nella stanza per poi sedersi davanti a me, l'unico posto libero nel tavolo, affianco ad Alessio.

"Ora si" afferma il ragazzo dagli occhi azzurri seduto al mio fianco e io gli sorrido.

Faccio per riempirmi il piatto per la colazione ma Riccardo mi precede e riempe quello di entrambi, gli sorrido per ringraziarlo e lui mi scocca un bacio sulla guancia, al che io mi irrigidisco leggermente.

Sta già prendendo un po' troppa confidenza, ci conosciamo da due giorni cazzo e già si sta spingendo troppo oltre, e tra l'altro non è proprio il mio prototipo di ragazzo.

Alcuni si accorgono dell'azione di Riccardo al che ci guardano, Federica e Valentina mi lanciano un occhiata interrogativa e io alzo leggermente le spalle non sapendo che fare.

"Già fatto conquiste Riccà" afferma secco il moro e ad Alessio scappa una risatina.

"Michele" lo ammonisce Riccardo e il moro che a quanto pare di chiama Michele alza leggermente le spalle con disinvoltura fregandosene.

Io divento rossa, odio trovarmi in certe situazioni, non riesco ne a gestrirle e tantomeno a gestire me e i miei comportamenti...

Mi passa la fame e lascio il mio piatto esattamente come era, mi alzo ed esco a fumarmi la prima sigaretta della giornata per rilassarmi e poi scendo di nuovo giù dove ci aspettano i pullman per arrivare alla scuola...

Golden Days ||Mikady||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora