Capitolo 14.

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||💔Scusate per gli errori che troverete nel corso della lettura💔||

Queste settimane stanno passando più veloce di quanto sembri, siamo già arrivati alla terza puntata e siamo come al solito in sala relax, sono appena rientrata da una lezione con Boosta, entro in sala relax e vedo Michele e Riccardo che stanno parlando in un certo senso, diciamo che stanno avendo una conversazione abbastanza accesa, e gran parte della classe è lì ad assistere, manco fosse uno spettacolo. Mi avvicino per capire di cosa si tratti e Michele esplode.

"Dico solo che trovo assurdo che alcune persone cantino solo inediti, come te, mentre altri non se li caghino mai gli inditi" gli sento sputare acido al Moro.

"Sono tre puntate, tre" dice Riccardo per difendersi, contrariato da ciò che aveva detto il moro.

Non do molto peso alla loro conversazione però e vado nello spoiatoio a rinfrescarmi in fretta il viso.
Appena torno noto Michele seduto in un pouf a giocare nervosamente con una bottiglietta d'acqua e un gruppetto che circondava Riccardo impegnato a parlare male di Michele alle sue spalle.

Mi avvicino prima da Riccardo per sapere il motivo del loro litigio.

"Riccà, mi spieghi che cazzo è successo, sono stata via per qualche minuto e in questa sala è scoppiata la terza guerra mondiale..." dico con voce abbastanza calma.

"È lui" dice, in questo momento mi sembra un bambino.

"Guarda che ti sento eh" sbotta il moro a voce alta attirando l'attenzione di tutti.

"Eh allora, ho detto semplicemente la verità, cioè che sei nervoso per te stesso e allora ci devo rimettere io che non centro niente?!" sbotta faccia d'Angelo.

"No, non sono nervoso per me stesso" sputa di nuovo il moro con voce sempre calma ma acida più che mai.

"Dai Mike non dire stronzate..." continua faccia d'Angelo alterandosi e alzando ancora una volta molto la voce, per controbattere al tenebroso.

"Intanto datti una calmata che siamo in 20 persone e tu stai comportando come un bambino di 16 anni, prima cosa impara l'educazione e impara a porti con le persone, prima di tutto" dice con voce sempre calma il moro.

"Si si, va bene, va bene, sempre così" continua Riccardo e io quasi scoppio a ridere,  un bambino capriccioso sembra...

"Ho detto solo che 'Sei Mia', non è una canzone che mi vedrei tra due anni nel mio iPod..." continua il moro, ed ecco che capisco il motivo della discussione...

"Nel tuo" continua il ragazzo dagli occhi azzurri alterandosi e gesticolando con le braccia.

"Vabbè in una quindicenne lo vedo si in un iPod" continua il moro.

"Ma anche in una ventenne" continua Riccardo.

"Ma guarda, io ti dico che da ventenne non la metterei mai..." continua Mike sbuffando.

"Ma tu cazzo, stai parlando di te..." continua alterandosi nuovamente e Mike lo lascia lì a sbuffare mentre fà finta di nulla e con aria superiore gli passa davati e se ne va.

Okay, sapevo che prima o poi avrebbero litigato, ma non avrei mai pensato arrivassero a tanto...

Seguo Michele con lo sguardo e lo vedo avviarsi verso la porta e poi uacire richiudendo la porta alle sue spalle facendola sbattere leggermente.

Impulsivamente guardo il telefono per vedere l'orario, è abbastanza tardi, oggi il tempo è volato e fuori ci sarà già ad attenderci il pullman quindi esco pure io prendendo tutte le mie cose, poi noto che Mike ha dimenticato sopra il tavolo il suo borsone quindi decido di portarglielo.

Esco ma fuori non c'è, sicuramente è già salito in pullman, salgo per controllare e lo vedo seduto negli ultimi sedili con i cuffiette nelle orecchie che fissa il vuoto fuori dal finestrino, mi avvicino e schiarisco la voce per farmi notare ma non mi sente quindi gli tocco leggermente la spalla e poi si gira togliendo le cuffiette.

"Dimmi" dice con voce cupa il moro.

"Hai dimenticato il borsone dentro" dico con un sorriso da ebete porgendogli la borsa.

"Ah, grazie" dice prendendo la borsa e poggiandosela sulle ginocchia.

Continuo a 17 stelle🎀

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