Atto III

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Ricordi quando, durante quella fredda e nevosa notte d'inizio gennaio, dopo essere ritornati a casa da una festa con amici, rimanemmo chiusi fuori dal mio appartamento?

Fui così sbadato da dimenticare le chiavi all'interno prima di uscire e chiudere l'ingresso senza nemmeno accorgermene.

Ci rintanammo perciò nella mia macchina. Con mani gelide e tremanti impugnai il volante guidando fino al porto. E una volta giunti a destinazione, seduti sui sedili anteriori e stretti nei nostri pensanti cappotti, aspettammo l'alba.

Fu uno spettacolo mozzafiato vedere il sole nascere dal mare e in quel preciso istante realizzai che quel panorama, seppur bellissimo, mai avrebbe retto il confronto se paragonato a te.

Tu continuasti ad ammirare il sole sorgere all'orizzonte, io invece mi persi a contemplare te.




Mi manca così tanto guardarti negli occhi.

Li ricordo ancora perfettamente, come se li stessi guardando proprio adesso. Grandi ed espressivi, profondi e misteriosi come gli abissi e, al contempo, limpidi e vivaci.

Il pensiero di non potermici più perdere al loro interno mi fa star male.

Morirei mille volte solo per poterli rivedere ancora.

Alone {jikook}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora