La ragazza senza social

#2

I genitori di Jim mi hanno accolto benissimo e fatto un buon pranzo. Poi siamo salite su nella camera di Jim per studiare.

Oltre ad essere molto timida, Jim é anche molto brava e bella ma non si fa mai vedere dai ragazzi. É un peccato! Mi ha raccontato che sono la prima a cui sta parlando della sua vita triste, chiusa nei libri, con l'unico scopo di studiare e progettare il futuro. Beh ha preso dai suoi genitori, entrambi impiegati alla banca.

Tutto il pomeriggio a studiare e chi l'avrebbe mai detto che con l'aiuto di Jim mi sta interessando il francese... però non voglio diventare molto secchiona.

Terminati i compiti decidiamo di scendere e fare una passeggiata al parco proprio di fronte casa sua. Dal parco posso dirigermi verso casa mia,quindi non ho bisogno nè di chiamare mamma e nè Costanzo per farmi venire a prendere. Sono poche le volte che mia madre non può darmi un passaggio...ma infondo sono già grande. Invece mia madre mi tratta ancora come se io avessi 10 anni. Devo dire che mia madre,anche se ha tradito mio padre, tiene ai sui figli e questo conta moltissimo per me e Simon che abbiamo un padre che riusciamo a vedere ogni tanto.

-Jasmine, ti va di andare a fare shopping domani all'uscita da scuola?- Interessante come riesce a parlare con me e soprattutto detto da lei che è timida è un duro colpo per me, lei ha bisogno di amiche e a me ne basta una:lei. A me piace tanto fare shopping e soprattutto adesso che é iniziata la scuola e fra due mesi é autunno penso proprio di dovere andarci.
-Volentieri Jim. Posso chiederti una cosa molto importante?-
-Certo, così importante? Ma c'entro io? Cosa ho fatto? Se ho sbagliato qualcosa o se ho detto qualcosa che non dovevo dire, scusami.-
-Noo. ..ahahahh...volevo chiederti se tu vorresti rimanere al mio fianco ed io al tuo, sostenerci ogni qual volta ne avremo di bisogno, scherzare, ridere e non essere più timidi...cioè vuoi essere mia amica?-
-Jasmine....ahhh...certo! Lo giuro...Non sarò più timida.-

Cosí passa il tempo a chiaccherare ma é giunta ora di cena e salutarci. Le ho dato il mio numero così domani arrivati a scuola possiamo stare insieme prima del suono della campanella.

-Jasmine, cosa fai qui sola? Sta pure facendo buio!- Ed ecco mio fratello Simon iperprotettivo nei confronti di sua sorella mentre lui va a spasso con quatto ragazze e Gaston e fa il galante.
-Mi sono vista con uno per fare sesso, quello che fai tu con delle ragazzine più piccole di me...Simon cosa posso fare in un parco? Passeggiavo!- Naturalmente si mette a ridere Gaston.
-Ehi mi sa che tua sorella Jasmine ha molta voglia...qui ne hai uno disponibile. Per contattarmi basta che chiedi a tua fratello visto che i social non ti piacciono...mi sa che ti annoi molto.- E successivamente mette a rompere i coglioni e già mi salgono i nervi.
-E tu sei un lurido cretino che va in cerca di queste cose... sai se non ti soddisfano le ragazzine e Amber vedi se ti può aiutare tua madre.- Beh adesso anche lui si è infuriato e siamo alla pari...sto per andarmene ma lui deve dire la sua sempre.
-Jasmina mia dolce bambina e tu sei una lurida ragazzina che non sa rendere la vita facile, non capisci il senso dell'adolescenza.- E via uno sputo a terra in mezzo alle mie scarpe ma come si permette.
-Gaston non ti permettere e smettila di parlare così con mia sorella...e tu Jasmine vai dritto a casa.- Se non fosse per mio fratello che si è messo in mezzo a noi due già l'avrei preso a schiaffi e pugni.

Passo accanto a Gaston che mi fissa con quegli occhi chiarissimi che ha ma io guardo altrove dirigendomi verso casa.

Rientrata informo mia madre che sono dentro e salgo a farmi una doccia. Nel frattempo arriva mio fratello che non mi saluta e lo vedo arrabbiato; anche lui va a farsi una doccia veloce.

É ora di cena: siamo in quatto in tavola, mamma, Costanzo, Simon ed io. Oggi toccava a me pulire la sera, mentre guardo mio fratello agitarsi per un messaggio che gli hanno appena inviato.