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Suonano al campanello e va ad aprire nuovamente mio fratello. Da camera mia affaccio al piano di sotto e noto che mio fratello é molto interessato alla mia amica di quanto la sta facendo ridere.
-SIMON, è una mia amica.- Urlo e va via di corsa in camera sua.
-Ciao Jasmine, scusa per il ritardo: è che i miei sono partiti per la Francia e io li ho dovuti aiutare con le valigie e poi li dovevo salutare.- Non ho fatto molto caso all'orario, è vero è tardi, sono le tre meno dieci. Peró adesso lei con chi sta?
-Jim, non ti preoccupare, se vuoi puoi stare qui a casa mia per tutto il tempo che i tuoi non ci sono.-
- Ah grazie ma mi sono trasferita da mio cugino.- Cosa?
-Trasferita?-
-Si i miei staranno fuori per moltissimo tempo, e non volevano che io cambiassi scuola per andare con loro perchè mi sarei trovata male non conoscendo il francese alla perfezione.Dai comunque cambiamo discorso, dove poso lo zaino? Ho il vestitino, le scarpe e altro per stasera.- Nonostante i suoi sono fuori lei è cambiata, non è più timida , la vedo sempre sorridente. Sono contenta per lei.
-In camera mia. Fai subito, mi trovi all'ingresso.- Così lei sale e io nel frattempo metto il cappotto.

Io e Jim siamo quasi arrivati allo stadio quando ci accorgiamo che Gaston esce da una villa molto grande proprio di fronte allo stadio. Piange e dá un pugno alla sua macchina prima di entrare dentro e andare via sotto i nostri occhi a tutta velocità.
-Jasmine, cosa pensi di Gastòn?- Perchè questa domanda?
-Nulla, è solo un'idiota.-
-Beh questo lo sanno tutti. Ti piace?- What?
-Assolutamente no...siamo completamente diversi...-
Non parliamo più per il resto della partita. Durante quest'ultima Matteo mi dedica il suo unico goal che ha fatto.

Io e Jim ritorniamo a casa, le lascio il bagno libero prima e poi entro io. Nel frattempo arriva l'estetista e Jim viene sorpresa. Ci facciamo fare le unghia lunghe rosse e le sopracciglia. Appena va via iniziamo a scegliere i vestitini.  Io ho optato per un tubino sempre sotto il sedere mentre Jim per un monospalla con la schiena scoperta. Le sta d'incanto.
Ci trucchiamo abbastanza bene e iniziamo a scegliere tutti i gioielli da indossare. Alla fine tocca ai nostri capelli. Mentre io li piastro, Jim fa i boccoli ai suoi.

La festa è iniziata da poco e già c'è puzza di alcool. Questo perché mamma e Costanzo ci hanno lasciato casa libera. L'alcool a quanto pare l'hanno comprato Gastòn e Amber.

Vedo Gastòn ballare con attorno circa cinque ragazze e tenere nelle mani una bottiglia di tennent's. È vestito elegante con camicia bianca e un pantalone nero. Poi i suoi capelli che sembrano bagnati.
Si gira, vede che io lo fisso, subito distolto lo sguardo e arrossisco. Sarà solo il troppo odore dell'alcool!
Passa di fianco a me con una sgualdrina della mia età che rideva come una matta senza un filo logico.

Prendo anch'io una bottiglia di birra e informo Jim che mi sarei fatta una passeggiata.
Esco, respiro aria pulita e mi dirigo verso il parco.
Nel frattempo mando a fottere chi passa con le auto, si ferma e mi chiede se io sarei disponibile per questa notte. E finisco immediatamente la bottiglia di birra.
Noto qualcuno di familiare, ma essendoci buio mi avvicino. Mia madre e Costanzo. Mia madre in lacrime e Costanzo che la consola.
Mi nascondo dietro una panchina e ascolto, cosa che non dovrei fare ma mia madre piange e quindi è qualcosa di grave.
-Come faccio adesso? Simon mi chiederà sicuramente il regalo di suo padre- Mamma parla tra singhiozzi e lacrime nelle guance. -Dai tesoro non per forza devi dirlo a Simon e Jasmine adesso? Fai passare una settimana dal compleanno di Simon e glielo dirai...poi se non ce la fai, ci andró io a dirglielo.- Ma cosa? Cosa devono dire a me e Simon riguardo papà?
-Va bene, grazie Costanzo, io tengo molto ai miei figli...domani parto per il funerale, dii a loro che sono partita per lavoro, due giorni e vengo.- Scappo da lì e mi dirigo verso casa...Non può essere...papà è morto!? Forse era meglio non averlo sentito  e saperlo fra una settimana... mi sento troppo male...ma ho bisogno di qualcosa che mi porti fuori di testa e che non penso a papà.

Entro in casa in lacrime, passo in cucina dove c'è moltissima confusione, prendo una bottiglia intera di vodka, salgo le scale e mi chiudo in camera mia.
Bevo e piango tenendo tra le mani foto di mio padre che mi teneva in braccio quando ero piccola. Asciugo le lacrime, guardo l'orologio ed é quasi l'ora della torta. Scendo, do un bacio a mio fratello seguito dai miei auguri, mi dirigo in cucina, prendo questa volta una bottiglia di whisky e salgo in camera con gli occhi di Gastòn puntati sul mio viso per tutto il tragitto delle scale. Mi siedo a terra e bevo fino all'ultima goccia piangendo ininterrottamente quando mi sento chiudere quasi gli occhi, vedo sfocato, la testa gira, mi sdraio e prima di chiudere totalmente gli occhi, vedo una sagoma entrare e la voce apparteneva a Gastòn.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 28, 2017 ⏰

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