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Suona la sveglia e mi sento di trovarmi in una posizione strana. Apro gli occhi e vedo che ho il computer aperto nelle mie gambe, un pacco di pop corn finito, una bottiglia di succo a metà ed io piegata a metà.
Riflettendo su ciò, ricordo che mi stavo guardando Teen Wolf.

Solita routine. Mi alzo, vado in bagno, mi lavo, un filo di eyeliner, tanto mascara come piace a me, della cipria e correttore solo nelle occhiaie. Opto per leggins e un top a bretelle marroncino simile ad una canottiera e poi le mie nike roshe one nere preferite.
Preparo lo zaino mettendo dentro solo libro e quaderno d'italiano visto che c'é assemblea e si fa solo la prima ora.
Scendo, mangio un cornetto con nutella e aspetto mia madre in macchina.

-Mamma, domani nel tardo pomeriggio viene la mia amica Jim per prepararci al compleanno di Simon. Te la presenterò-.
-Ah si va bene, e visto che é domenica e Costanzo mi fa fare colazione fuori con Simon, non dirgli niente è una sorpresa, e tu non sei a scuola mi dovresti sostituire nel preparare i lavoretti del compleanno.- Ci voleva pure questa.
-Eh ok, ma a pranzo vengono gli zii?- Spero mi dica di no.
-Certo, ma papà l'hai sentito?-
-No perchè?-
-Ogni anno viene per entrambi i compleanni dei sui figli, quest'anno che Simon fa 18 anni non viene?! Informa prima quando viene.- Questo è vero.
-Non lo so mamma, adesso devo scendere, per pranzo mangio da Jim.Ciao-

-Ciao Jasmine, lui è Matteo, mio cugino; Matteo, lei è Jasmine, la mia amica.- È bellissimo, occhi azzurri, capelli castano chiari e delle sopracciglia da favola. Muscoloso e sportivo. Quasi quasi sognavo ma no no non posso essere sognante devo essere educata e non pensare ai maschi.
-Piacere Matteo.- Cosa? Mi porge anche la mano.
-Ah..piacere ... Jasmine.- Adesso balbetto anche.
Ma la campanella mi vuole cosí bene che suona.
-Ragazze ci vediamo alle 9. Chissà possiamo farci un giro dopo l'assemblea.-
-Ok, Ciao. Jasmine resti quindi a pranzo da me?.-
-Ma certo, già ho informato mia madre.-
-Resta anche Matteo, potete diventare amici.- Gran bella notizia, cosí entriamo in classe seguite dal prof che inizia la lezione.

All'assemblea penso ad altro, non ascolto nessuno perchè penso a quel Matteo porcone di poco fa.

-Ehi vi ho trovate finalmente pensate che ho fatto tutto il giro della scuola per cercarvi. Si fa il giro?- Per me va più che bene anche perchè dopo devo pranzare da Jim.
-Certo anche per Jasmine va bene.- Grazie Jim ti amo.

Ci troviamo al parco vicino casa di Jim e Matteo mi ha raccontato che ha un anno più di me e che gli piace la matematica come me. Mi ha raccontato che gioca a calcetto e domani pomeriggio alle 3 si terrà una partita a cui gioca allo stadio che si trova vicino casa mia. Io ho accettato volentieri.

-Chi si rivede, Matteo il capitano del calcio.- Ma sempre qua viene Gaston a rompere, e poi come fa a conoscere Matteo.
-Gaston cosa fai qui, non vai nei bagni pubblici a divertirti?.- Bravo Matteo ti stimo.
-Ma io posso divertirmi ovunque.
Te ne sei pentito di non stare nella mia gang? Ciao bambolina.-
Adesso ha nominato me così ed io gli rompo le palle.
-Ciao Gaston non sono la tua bambolina, ne hai già una, Amber, non ti basta? Se vuoi per il compleanno ti faccio divertire, ti porto come regalo 5 bambole.-
-Divertente si ma dentro il pacco trovo te?-
-Mai.-
-Se tocchi Jasmine sei morto Gastòn.-
-Ci si rivede.- E vai all'inferno.
-Com'è la storia? Tu e Gastòn?- Si conoscono?
-Eravamo migliori amici io, Gastòn e Simon che non conoscete.- Ma se è mio fratello però lui non lo sa - e tre anni fa i genitori di Simon divorziarono, così lui inizió a divertirsi con ragazze qualsiasi, iniziò a fumare e a bere , ma io gli parlavo per farlo rifletter ma niente. S'incazzava con me, mi urlava contro. E non eravamo più amici. Gastòn non era come lui, era come me 3 anni fa, non si divertiva con nessuna ragazza e non fumava...poi i suoi genitori sono morti in un incidente e lui era figlio unico  ed é stato adottato dai suoi nonni....e come Simon lui iniziò a fare lo stesso. Io gli ho parlato, io gli ho detto che così non concludeva niente ma a lui faceva felice tuttó ciò. E mi ci sono allontanato perchè entrambi mi chiedevano di provare.- E via una goccia di lacrima dai suoi occhi. Mi dispiace per come siano andate le cose a Gastòn, adesso capisco tutto il suo sfogo e mi dispiace che Matteo abbia perso i suoi migliori amici. L'abbraccio per fargli capire che non è solo. Jim forse lo sapeva ma non poteva dirlo a me se neanche conoscevo Matteo.

Ci salutiamo alla fine del pranzo e io congratulo la madre di Jim per i buonissimi piatti che ha preparato. Mi dirigo verso casa.
Arrivata mi chiudo in camera a studiare fino all'ora di cena perchè domani non avró tempo.

La ragazza senza socialDove le storie prendono vita. Scoprilo ora