Zatutti e bentornati in un altro e nuovissimo episodio della serie più amata da tutti dove io, il bellissimo e fighissimo Giovanni Leveghi, modestamente parlando, narro dei cazzi miei-- dicasi anche storia della mia vita.
Immagino ormai vi sarete abituati al mio particolare modo di iniziare a sproloquiare a vuoto, no?
E in effetti solo ora ho notato che cominciare con un saluto poco etero dopo il bacio di tre giorni, ventidue ore e diciassette secondi fa non aiuti molto il mio caso...
Argh, devo smettere di pensarci.
Anche perchè non è stato nulla di che poi, non è come se mi abbia effettivamente infilato la lingua in gola.
In quel momento il mio cervello aveva fatto cortocircuito -lo avete presente il meme con il cartello "torno subito" in uno spazio vuoto dove avrebbe dovuto esserci materia grigia? Eh, tipo- e solo passato lo shock e il momentaneo micro-infarto, mi sono accorto che è stato più uno sfiorarsi di labbra nemmeno avessimo undici fottuti anni, che un bacio vero e proprio.Ed ehy, non pensate che in qualche modo avrei sperato in qualcosa di più. Non è così. È solo un normale ragionamento a mente lucida. Quindi insomma. È chiuso il discorso, caput.
...E forse potrei starci ancora pensando ed è completamente sbagliato, dato che dopo il fattaccio quel bastardo mi ha pure ignorato, non che non fosse anche una mia idea non incrociarlo mai più, ma la cosa mi irrita per qualche motivo sconosciuto che non implica il fatto che io sia confuso sessualmente, okay?
Certo, grazie alla tua reazione da donnina isterica ci stiamo credendo tutti, lettori compresi. Devo intendere che il bacio ti sia piaciuto? Perchè sai, non mi sorprenderebbe.
"Ehy narratore, vedi di non rompere le palle anche tu, che lo sappiamo tutti che dietro le quinte te la facevi con il tuo amico!" Sbotto ad alta voce. Intanto sto litigando con la cerniera del mio zaino, ma alla fine rinuncio per gettarlo malamente a terra con un sbuffo. Ovviamente l'azione non avrà alcuna ritorsione sulla trama, era solo per fare scena.
"Ora parli con te stesso, compà?" Ridacchia una voce familiare dietro di me, facendomi quasi balzare fino al soffitto della mia camera.
"Giorgio! Mi hai fatto quasi prendere un colpo!" Esclamo, con il cuore in gola. Ero così impegnato con la conversazione con quella stupida voce e a spingere i libri nello zaino, cercando invano di chiuderlo e chiedendomi perchè non potevo possedere anch'io un modello industriale della borsa risucchia tutto di Mary Poppins, che non l'avevo nemmeno sentito entrare.
Superato il primo attimo di stupore, tuttavia lo guardo perplesso, con un sopracciglio castano elegantemente arcuato per indicare il mio disappunto "Sai vero che puoi anche smetterla in mia compagnia di fingere di non sapere di essere in una fanfiction?"
"Potrei farlo, ma mi pagano un extra al solito salario per fare finta" Dice Giorgio appoggiandosi sullo stipite della porta, mentre mi fissa divertito.
"Cosa? E perché io sto facendo tutto questo gratis!?"
"Perché io può e tu non sei di Paliemmo. Tzè."
Cioè, non solo devo sottostare a questa sottospecie di tortura, ma scopro anche che l'autrice fa favoritismi ai suoi compatrioti africani. Che vergogna.
"...Vi odio tutti."
"Ed ecco davanti ai nostri occhi un comune esemplare della specie adolescentus, che lancia l'urlo tipico a un mondo che non lo capisce..." Replica Giorgio ridendo come un deficiente quale è.
Qualcuno mi ricordi perché è mio amico, perché l'ultima volta che ho controllato abitava in Sicilia e fino a prova contraria il teletrasporto non esiste.
Prendo il copione dalla scrivania e lo sfoglio con poca cura. Ah, già. A quanto pare ogni storia che si rispetti ha bisogno dell'amico con cui confidarsi, nemmeno fossimo tredicenni disfuzionalmente ormonali, che mi farà d'aiutante nelle peggiori situazioni e mi starà sempre accanto...
No, cioè.
Qui avete colpito un nervo scoperto, ragazzi.
A parte il fatto che ciò fa molto Sherlock e Watson, ma davvero credete che alla prima occasione Giorgio non si volatizza? E non per cattiveria, ma lo sanno tutti che è un fifone!
E punto due, ma non meno importante, io so difendermi. Sebbene posso sembrare gracile e magro, ma sto andando in palestra quindi tacete, sono comunque un uomo.
Ok, non un uomo ancora, ma un ragazzo sì.
Quindi non è come abbia bisogno di qualcuno che mi salvi come se fossi una principessa con la tiara sbrilluccicosa e il suo abitino roza, come nelle storie dove mi stuprano tutti, in fila indiana praticamente, e il massimo che faccio è piangere disperatamente sperando che arrivi il mio principe azzurro.
Ma seriamente? Davvero credete che non sarei in grado di gettare un pugno al mio assalitore, di spaccargli la faccia e di togliermelo di dosso? O anche al massimo di dargli un calcio nelle palle e filarmela?"E mentre tu ti fai le tue pippe mentali e le esponi al pubblico, io vado. È finito il tempo della mia veloce comparsata. "Commenta Giorgio, riportandomi alla realtà, per poi alzarsi e dirigersi verso le scale che portano al piano terra. "Sbrigati a scendere, che Pietro rompe già. Ah, a proposito guido io, così facciamo prima!"
"Allora sì, che non arriviamo più a scuola, signor Sono il nuovo Piero Angela!"
-
E dopo una folle corsa in stile Fast and Furious, durante la quale Giorgio ha ignorato solo due semafori rossi, quasi investito una cinquantenne che passeggiava tranquilla- e ci credo!- sul marciapiede e preso una corsia contromano con un tir che ci veniva addosso, mi rendo conto di aver appena sperimentato la beatitudine dell'essere miracolato.
Ma non perchè non sono mai stato così felice, di poggiare i piedi sull'asfalto del parcheggio della scuola.
E nemmeno perché finalmente respiro il sano smog cittadino e non quel tanfo fetido delle ascelle sudate di Giampy, a cui mi ero aggrappato come una sogliola pensando in quel momento fosse una buona idea, mentre imprecavo contro Giorgio e la mia stupida idea di farmi accompagnare.
Ma per un motivo ben più ampio, importante. Un motivo che mi lascerà lividi psicologichi, ferite di una battaglia combattuta ma non persa.
Perchè sono soppravvissuto a ben trentatrè minuti ininterrotti di Gigi d'Alessio cantati a squarciagola da Pietro.Mi sento realizzato.
Senza contare che adesso pure ricordo perché nessuno si fa dare passaggi dal palermitano, e dato che morire giovane non è fra le mie aspettative di vita, ho la sensazione che non me lo scorderò tanto facilmente stavolta.
E così, eccomi pronto all'ennesimo giorno di infern...ah, giusto. Scuola.
Note conclusive (e inconcludenti) dell'autrice
Salve a tutti.
Oggi non ho molto da dire, come al solito aggiungerei, e spero che il nuovo capitolo vi sia piaciuto.
Scusate se non mi dilungo, ma sono a letto con l'influenza per mia somma gioia e non avendo nulla da fare, ho deciso di scrivere e di pubblicare qualcosa visto che non lo facevo da un pò di tempo, causa impegni scolastici e non.
Quindi niente, fatemi sapere cosa ne pensate, se andrebbe migliorato qualcosa o se trovate qualche pecca dal punto di vista grammaticale.
Alla prossima~
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A "love" story out of the charts
FanfictionL'hanno chiamato "Warning", perché "Lasciate ogni speranza o voi ch'entrate." lo aveva già usato Dante. Per la serie "la storia completamente nonsense e demenziale che nessuno voleva", ma che l'autrice ha deciso di pubblicare lo stesso perché le pia...