CAPITOLO 6

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Pov's Kate
"Tranquilla Abs, la zia prenderá la macchina stasera per andare ad una festa" dico cercando di tranquillizzare Abigail. So perfettamente che la zia usa la macchina solo per andare a concerti, feste e altre cagate simili.
"Il garage è giu, nel piano di sotto. Io prendo le chiavi e arrivo" dico a bassa voce cercando di non farmi sentire dal mio unico parente in casa.
Salgo le scale,passo davanti alla mia stanza che a vedere dall'esterno sembra ordinata. Continuo a camminare per il corridoio allestito abbondantemente. All'improvviso sento un grido provenire dalla stanza di mia zia. Mi affretto ad entrare per vedere che è successo ,appena entro  sento;"piccola bastrda,cosa hai fatto al mio vestito!"grida la donna con i capelli biondo cotonato molto scompigliati, e i chili di rimmel colati sulle guance. Stiamo scherzando mi domandai nella mente non si può piangere per un vestito.
"Non sono stata io" mi affretto a dire sperando che mi creda.
"Io ti ho ospitato in questa casa, perchè non volevo che andassi in orfanotrofio.Dopo la morte dei tuoi genitori,mi sono sentita responsabile!" mi grida in faccia.
Le mie guance sono rigate dalle lacrime. Perché metteva di mezzo i miei genitori?Tutto per un vestito?"e tu  stronzetta mi ripaghi cosí" alza la mano con cui tiene il vestito stropicciato come per indicarlo. In quel momento Abbie entra in stanza, probabilmente ha sentito le urla.
"Abigail Jones,Ab...che cosa ci fa lei qui? Ti avevo detto che non potevi piú vederla,lei è inferiore a noi." esclama con un'espressione schifata.
La mia amica la carbonizza con lo sguardo poi cambia espressione lasciando che la tristezza la invadesse. Eh no, però, prima i miei genitori adesso Abs. Sta esagerando!
Apro la bocca per ripondere alle sue provocazioni, ma la mia amica mi precede: "che cosa le fa pensare che sono inferiore a voi? Sono come voi, ho la  pelle 2 occhi e un naso." È molto arrabbiata e non posso dargli torto."e poi era un suo dovere, prendere in adozione sua nipote, inoltre il vestito lo può ricomprare con tutti i soldi che ha."  la situazione sta peggiorando e in quel momento mi viene un'idea.
"Zia, hai ragione, lei non merita di stare al nostro fianco,noi siamo esseri superiori!"cerco in tutti i modi di far sembrare vero quello che ho detto. Abigail mi guarda sbalordita.
Margareth (mia zia) gira la testa per vedere se sono stata veramente il a pronunciare le parole. Poi con un sorriso falso, ma che vuole esprimere il suo assenso, riguarda il vestito in cerca di una spiegazione.
"Al vestito ci pensiamo dopo ora vieni a lavarti il viso, il rimmel è tutto colato"gli dico spostandomi verso il bagno. In un baleno mi avvicino al mobile con le chiavi, abbie è ancora a fissarmi con aria colpevole. Metto una mano dietro la schiena, pregando che mia zia non mi veda, afferro le chiavi fucsia fluo cercando di non fare rumore e la accompagno in bagno, facendo segno a Abigail di ritornare al piano terrà. Mia zia la pagherà cara.

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