CAPITOLO 5

3 0 0
                                    

CAPITOLO 5

Supero   con ottimi voti gli esami della terza media. A quei tempi si poteva scegliere se frequentare le classiche scuole medie o frequentare per i tre anni le “scuole commerciali “ Io ho frequentato le commerciali . Peccato che questo tipo di formazione sia poi stata soppressa perché io nei tre anni ho avuto come materie scolastiche e di esame, oltre a quelle tradizionali,  anche stenografia, dattilografia, Computisteria, ragioneria e lingua francese.
Il libretto di lavoro veniva concesso a 14 anni.
Stanca di essere così ossessivamente sorvegliata in ogni mia seppur innocente azione  da parte di papà , decido di prendermi le mie libertà iniziando a lavorare e frequentando contemporaneamente la scuola serale per il diploma di segretaria d’azienda.  Intanto ci eravamo trasferiti in altra zona di Milano un po più centrale e addio Lalla … addio primo bacio 😢.
Attraverso un'inserzione sul giornale trovo quasi subito il mio primo impiego. Dattilografa  presso un prestigioso studio legale/notarile. Pagine e pagine dattiloscritte di verbali, citazioni,  insomma tutta la gran carta che gira in questo tipo di uffici.  Non mi piaceva per niente questo lavoro e ne trovo dopo pochi mesi un altro.  Una multinazionale di elettrodomestici proprio in centro di Milano nella zona più elegante.  Dovevo affiancare una impiegata che si occupava di contabilità (prima nota generale ) che dopo pochi mesi si dimette e … la prima nota generale la deve fare Giusy!! non avevo ancora 17 anni. Dopo un anno circa il responsabile del personale mi convoca a colloquio per informarmi che l'azienda a breve si sarebbe trasferita a Ponte San Pietro nel bergamasco.  Oltre ad un congruo aumento di stipendio mi avrebbero messo a disposizione a loro spese un alloggio dal lunedì al venerdì.  Potevo essere felice di un simile attestato di merito e fiducia ma … mi sono cascate  le braccia! Papà non lo avrebbe mai permesso! E così fu. Diedi le dimissioni e mi misi in caccia di un altro impiego. Ricordo che ebbi un colloquio con la Kodak entusiasti nel volermi assumere ma quando dissi di non avere 18 anni purtroppo per me  dovettero rinunciare in quanto le aziende americane non assumono al disotto dei 18 anni.
Finalmente arriva un'altra opportunità.  Vengo assunta da un'azienda farmaceutica tedesca . Un po’ fuori mano perché dovevo prendere tre mezzi per andare al lavoro ma ero comunque felice. 
Inizio con mansioni che non avevano niente a che fare con quelle che erano state fino a quel momento le mie esperienze lavorative ma non mi sono scoraggiata. Segretaria di uno dei dirigenti dell'azienda. La scuola serale cominciava a pesarmi non poco e mi rendo conto che tutto quello che studiavo alla scuola serale già lo sapevo fare da tempo quindi decido di abbandonare gli studi e rinunciare al diploma.
Conosco tra i colleghi un ragazzo. … bellisimo! Alto, magro, moro con due bellissimi occhi che, per il suo aspetto,  veniva soprannominato Antony Perkins.  Mi corteggia, mi innamoro follemente e cominciano per me i primi grossi dispiaceri nonché traumi.
Il primo grosso ostacolo era comunicare a papà che avevo un amore … che doveva farmi uscire con lui … sapendo già quante obiezioni e paletti avrebbe messo.
Ma questo sarà il racconto di domani

LA MIA VITA VISSUTA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora