Stalkeraggio

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Percy, Jason, Frank e Leo si accostarono dietro un cespuglio di Central Park. Appena videro arrivare Reyna, sgranarono gli occhi: oltre i capelli legati nella solita treccia, indossava un vestito viola con tanto di tacchi.
Nel momento in cui salutò un ragazzo, ognuno si mise nelle proprie posizioni. Percy prese il binocolo, Leo accese la sua macchina "Ascolta Dialoghi", Jason prese il suo fidato taccuino e Frank si trasformò in uccellino. Il suo compito era di sporcare il ragazzo in caso di problemi. Letteralmente.
- Si chiama George - disse Leo.
- Si sono seduti a mangiare. Lui ha preso la mano di lei. Reyna non l'ha tirata via. Sono entrambi diventati rossi - dettò Percy.
- ... entrambi... rossi. Ok, cosa si stanno dicendo?- chiese Jason.
- Lui le ha detto qualcosa, ma un suono orribile interrompe il segnale -
- Ehm, Leo?- disse Percy - È Reyna. Sta ridendo -
Leo fece finta di non aver sentito.
- Ok. Frank, vieni. Hai un lavoro importante - chiamò il figlio di Efesto.
- Cioè?-
- Vai da loro e fatti dare del cibo. Ho fame -
- D'accordo -
Quindi Frank, ancora sottoforma di uccellino, volò verso la giovane coppia. Tornò cinque minuti dopo con solo qualche briciola.
- È l'unica cosa che mi hanno dato -
Il figlio di Marte si strinse nelle spalle (più o meno) e ritornò in forma umana.
- Ehi, ragazzi!-
I semidei urlarono spaventati. Leo diede fuoco alla sua macchina, Percy finì nel cespuglio, mentre Jason e Frank si abbracciarono, tirandosi una testata.
- Non ti stavamo spiando, veramente! È tutte colpa loro! Di Scintilla e Aquaman. Oh, ciao Nico -
- Cosa ci fai qui? Non dovresti essere al campo a... Sì, beh, con Will?- chiese Jason.
- Già, d'altronde lui è il tuo tipo - s'intromise Percy, che subito dopo mise il broncio.
- Sto sbrigando degli affari per mio padre. E voi?-
- Ci stavano spiando - disse una voce alle loro spalle. Ancora una volta i ragazzi si girarono spaventati. Vicino al cespuglio c'era Reyna con George, e li guardava molto male. Se uno sguardo poteva uccidere, i semidei sarebbero morti almeno tre volte.
- Aspetta, tu li conosci?- chiese George.
- George, perché non torni al pic-nic? Poi ti spiego tutto -
Il ragazzo tornò al pic-nic, lasciando i quattro ragazzi (Nico era già scappato) alla furia della sua ragazza.
- Vi conviene correre - disse la figlia di Bellona.
I ragazzi non se lo fecero ripete due volte. Partirono in quarta e corsero più veloci che poterono.

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- Ciao a tutte -
- Papà, guarda!- Zoe corse incontro al padre con in mano un album da disegno e un paio di pastelli - Mamma mi sta aiutando a colorare il Partenone -
Annabeth li raggiunse e prese in braccio la bambina. Guardò il fidanzato e subito chiese:
- Testa d'Alghe, cos'è successo? Sei messo proprio male, peggio di me stamattina -
- Reyna ha picchiato me, Jason, Leo e Frank -
Annabeth lo guardò infuriata.
- Cosa avete combinato?-
Percy alzò le mani in segno di arresa.
- Cosa ti fa pensare che sia stata colpa nostra?-
La semidea lo guardo con uno sguardo più tagliente di Vipera.
- D'accordo. Abbiamo spiato lei e il suo fidanzato, George -
- Ve lo siete meritato -
- Grazie -
- Prego -
- Zia Reyna ha un fidanzato?- chiese Zoe.
- Sì - disse la madre.
- Ed è bello?-
- Mai quanto il tuo papà -
Sì, esatto. Percy se lo disse da solo.
La famiglia si sedette sul divano. Il figlio di Poseidone iniziò a mangiare i biscotti blu, mentre Annabeth aiutava Zoe a disegnare.
Dopo un po', Percy disse:
- Ehi, Annie. Sai che a Ottobre Leo diventerà padre?-
- No, io non lo sapevo. Cal mi ha detto che si sposano a Dicembre, ma questo è... wow -
- Già. Però a noi Leo non ci ha detto che si sposa -
Il padre spostò lo sguardo su sua figlia, che aveva una guancia sporca di briciole dei biscotti. La chiamò, e sua figlia lo guardò con quegli occhi identici ai suoi.
- Zoe, verso la fine dell'anno avrai una cuginetta o un cuginetto -
- D'avvero?-
Sul viso della bambina apparì un enorme sorriso.
- Sì, e all'inizio sarà piccolo piccolo, proprio come eri tu. Ora vai a mettere i tuoi disegni a posto, che tra poco arriveranno Grover e Juniper per la cena - le disse la madre.
Zoe prese su tutto e salì le scale correndo, perdendo qualche pastello qua e là. I genitori la seguirono con lo sguardo e, quando sparì dalla vista, Annabeth chiese:
- Testa d'Alghe, come avete deciso di fare la torta?-
Percy aprì la bocca per parlare, ma la richiuse subito. Lui e gli altri si erano completamente dimenticati della torta! Per fortuna, in quel momento suonarono il campanello, che segnò l'arrivo degli ospiti.




Angolo me:
Io: *prepara i fogli*
      *sale sul palcoscenico*
      *inciampa*
      *cade*
      *si rompe la gamba*
      *la mano è salva*
      *capisce che può continuare
      quell'obrobrio che chiama
       "Storia"*
  
Beh, ciao👋

Insieme Per Sempre (Parte 2) ~Percabeth❤   {Completata}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora