7º capitolo

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il giorno dopo..

Anna si alza a causa dell'assordante rumore provocato dalla sveglia e va subito in bagno.
Si lava i denti, si pulisce(?)il viso e si sistema i capelli facendosi una coda alta.
Si veste con una maglietta aderente bianca, dei leggins e le scarpette da ginnastica.
Scende facendo colazione con una fetta biscottata alla marmellata e fa la sua corsetta mattiniera. Non ne aveva mai fatta una, ma voleva cominciare, essendo domenica.
Si mette i suoi auricolari nelle orecchie e fa partire "boulevard of broken dreams" dei Green Day, e da lì tutta la loro playlist.

Decide di fare un tragitto ben preciso, così da non perdersi.
Passò davanti casa di Ben e lo salutò, avendolo visto poggiato alla finestra con una sigaretta in mano. Ricambiò e continuò a correre.
Si fermò a prendere fiato al laghetto, aspirando l'aria nei dintorni ed ascoltando "always" di Bon Jovi.
Neppure lei sapeva il perchè del suo carattere così strano, a volte dolce, a volte acido. Forse era colpa dei suoi genitori, o forse era lei che non sapeva più chi fosse, beh di sicuro restando lì non avrebbe scoperto niente.

Ricominciò a correre ed arrivò per le 9:30 a casa, un'ora di corsa aveva fatto. Niente male per essere la prima.
Un attimo prima di entrare in casa si accorse che la stavano chiamando.
- Anna! -
- oh ciao Tommy -
- ti va di farci una passeggiata? -
Chiese grattandosi la nuca.
- devo farmi una doccia, aspetti in camera? -
Tommaso annuì ed entrò nella grande e bellissima casa di Sol e Matt.

La rossa rientro in camera già vestita con dei jeans strappati sui ginocchi ed una felpa, si mise le sue amate vans ed uscirono.

- allora, dove mi porti? -
- mh, al parco va bene? -
- benissimo -
Disse senza neanche pensarci, era troppo occupata a fissare Benjamin ancora poggiato alla finestra, era talmente bello, perfetto. Ma non poteva, se l'era promesso e no, non poteva amarlo.
Quando Benjamin si accorse della presenza di Anna la salutò con un sorriso sincero, quello che ti fanno gli amici quando magari sei giù di morale e ti serve una spinta.
Anna si limitò ad arrossire e ricambiare il saluto, anche se non stava proprio salutando, stava più gesticolando con la mano.
- Anna ma mi ascolti? -
- eh? Oh scusa Tommy, dimmi tutto -
- no niente -
Che strano questo ragazzo, prima attira la tua attenzione e poi fa finta di niente. Che miglior amico.
Riuscirono ad arrivare in poco tempo al parco, non avevano spiccicato parola, ma non perché non volessero, perché si era creata una certa tensione. Ma non era la stessa che provava con Ben, oh no, quella era spettacolare, strana.
Si guardarono negli occhi e senza nemmeno dire nulla corserò sulle altalene come dei bambini, in fondo lo erano.
Facevano pure a gara di chi andava più in alto. Ad Anna piaceva avere il vento tra i capelli, anche se si scompigliavano, si sentiva libera e per una ragazza che fino a poco tempo fa abitava in orfanotrofio è davvero tanto.
Ad interrompere quel momento fu Tommaso.
- Anna... -
- si? -
- provi qualcosa per Benjamin? -
- cosa? No, perché? -
- perché tu mi piaci. E non poco -
Rimase sbalordita da quelle parole, insomma, il tuo migliore amico, quello che conosci da una vita ti dice ciò fa un po' strano.
La rossa non ricambiava i sentimenti di Tommaso, sapeva che, sotto sotto, provava qualcosa per Benjamin, anche se aveva detto di no, per lei era facile mentire. Tranne che con Ben, con lui era del tutto impossibile, era come le leggesse nell'anima.
In tutto ciò non si accorse che Tommaso si era avvicinata così tanto a tal punto di far scontrare i loro nasi. Il fiato era ormai corto, i respiri era irregolari. Ma non per Anna.
Si trovarono con le labbra l'una sull'altra, ma non era un bacio voluto, o almeno, in parte.
La rossa si staccò quasi subito e s'incamminò lasciando il moro lì, sull'altalena confuso.

Arrivata al laghetto si sedette sull'erba e si mise gli auricolari ascoltando "still breathing" dei Green Day, davvero, li adorava.

cause I'm still breathing,
cause I'm still breathing on my own.

E da li a poco il silenzio e la tensione creata vennero interrotte da una voce, non sapeva bene chi fosse.
- ehi -
Si girò consapevole che non fosse Benjamin, a quest'ora aveva lezione di chitarra da quel che sapeva
Rimase quasi sbalordita nel vedere Lorenzo, anche se non doveva, era pur sempre di Green Gabels pure lui.
- oh ciao -
- che fai? -
- penso, tu? -
- facevo un giro ed ho visto i tuoi capelli rossi -
Si mise accanto ad Anna e cercò di avvicinarsi sempre di più.
- senti, ora non è il momento, scusami -
- oh, scusami tu -
E lasciò lì pure lui. Da solo.

Tornò a casa precisa per l'ora di pranzo, che consisteva in pasta al ragù ed insalata.
Corse in camera e si cambiò, si pulì la faccia e corse di sotto a mangiare.
Ovviamente Federico mangiò come un bufalo e finì subito, quanto appetito ha quel ragazzo, Dio.
Bussarono alla porta e Fede prese una felpa ed aprì, era Benjamin, ma non voleva farsi notare, forse perché era incondizioni pessime, o forse perché non voleva farsi notare da Anna, cosa molto plausibile.
- ciao Ben. -
Si limitò a dire Anna, senza nemmeno guardare la porta.
- ciao. -
nient'altro. Niente di niente.
Un misero "ciao" che mandò in confusione Anna.
Si sentì la porta chiudere ed Anna decise di salire in camera a leggere uno dei libri di Fede, sarà pure dormiglione, ma legge davvero tanto.
Prese "let it snow" di Jonh Green, era una storia d'amore.
Tanto si sa: lui innamorato, lei no, ma alla fine si fidanzano.
Magari fosse così nella vita reale.
Ma la vita non è una favola.
La vita è stringere i denti.

Anna dai capelli rossi {Benjamin Mascolo} •Benji & Fede•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora