Capitolo 2 - Il portale

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Capitolo 2 - Il portale

Ogni cosa ha il suo tempo. Bisogna solo avere la forza e la pazienza di aspettare. -Cit.

Kora aveva gli occhi socchiusi e le mani strette ad avvolgere Xander. La sua guancia sinistra era da un pezzo appoggiata alla schiena del ragazzo, Morfeo stava per rapirla tra le sue braccia.

Quando però i primi raggi ardenti dell'alba le colpirono il viso, si ridestò. Spalancò gli occhi staccandosi leggermente dal ragazzo e osservò la palla infuocata guardarla con prepotenza. La tranquillità accompagnava i suoi pensieri.

«Ma buongiorno Rossa! Guarda un po', l'alba mi ricorda il colore dei tuoi capelli» Xander si voltò verso di lei.

I suoi occhi verdi lo scrutarono in silenzio e un sorriso spontaneo le attraversò il viso «Buongiorno Vecchio!» rispose soddisfatta.

«Vecchio?» rise lui.

«Sì, sono i vecchi ad avere i capelli grigi» Kora alzò le spalle.

«Avrò anche sette anni più di te, ma di vecchio non ho proprio nulla sai?» disse lui in tono offeso e allo stesso tempo malizioso.

«Sai anche la mia età?» chiese ormai non più tanto stupita Kora.

«Certo Rossa... So tante cose di te».

«Chi ti ha dato queste informazioni?» chiese nel frattempo che la curiosità si insinuava in lei.

«Per ora è meglio che tu non lo sappia. Ti spiegherò ogni cosa a tempo debito» rispose lui con calma.

«Mi hai messo la pulce nell'orecchio, adesso devi concludere! E non chiamarmi Rossa, il mio nome è Kora!» lo riprese lei, ormai più che sveglia e carica di curiosità.

«Certo Rossa, nessun problema» disse lui facendola arrendere definitivamente.

Fece un profondo sospiro, «No, io devo e voglio saperlo adesso»affermò poi decisa afferrandogli il giubbotto di pelle che indossava e tirandolo leggermente «Spiegami».

«Ma non puoi» Xander rimase irremovibile, «Potere, dovere, volere...».

«Non mi interessa».

«Non prenderla sul personale. Puoi fare ciò che vuoi, non te lo dirò finché non sarà il momento giusto» terminò lui.

Kora sbuffò rumorosamente, la tranquillità che la avvolgeva poco prima si era completamente dissolta. Moriva dalla voglia di sapere tutto quanto, quel "So tante cose di te" le rimbombò nella testa.

Osservò la chioma argentea davanti a lei corrucciata. Il vento faceva danzare vigorosamente i capelli spettinati e leggermente lunghi di Xander. Si morse la lingua per non continuare ad insistere, il tono di lui le aveva fatto ben capire che non le sarebbe stato spiegato nulla per il momento.

Ma allora perché si trovava seduta in groppa ad un drago alato assieme a quel ragazzo? Non c'era nessun valido motivo, se non una parte nascosta di lei che pareva fidarsi ciecamente di Xander. La lontana sensazione di averlo già incontrato le attraversò di nuovo i pensieri. Diventò consapevole in quel preciso istante che infondo non le importava dei perché, sentiva di potersi fidare lo stesso.

«Aspetterò» disse infine dopo lunghi attimi di silenzio.

Si guardò attorno non riuscendo a capire quale fosse il luogo sul quale stavano volando. Un paesaggio montuoso si estendeva al di sotto del suo sguardo, ricoperto da una rigogliosa foresta.

«Dove siamo?» chiese al ragazzo pensando che forse si trattava delle lontane montagne che vedeva all'orizzonte da casa sua. «A questa domanda puoi rispondermi?» aggiunse poi con un ghigno.

La Principessa PerdutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora