Capitolo 5

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Ore 4:21 :
Nota: "ho appena messo in carica il telefono, sono fiduciosa posso farcela. " :

" l'ombra giaceva nell'oscurità più totale, nel limbo che si era creata, ad aspettare una nuova vittima, qualcuno che fallisse la sfida da lei dettata. Da alcune settimane le morti  provocate erano cessate, i giocatori scarseggiavano e quei pochi che accettavanono, riuscivano tutti ad uscirne vivi. La figura oscura fissava il vuoto con una strana espressione, differente dalla quella che mostrava tutti i giorni. Questa volta aveva bisogno anche lei di divertirsi, desiderava soltanto una cosa: un nuovo giocatore. E finalmente quel giorno tanto atteso arrivò, una ragazza prese finalmente coraggio e decise di partecipare dicendolo chiaramente a tutti i suoi conoscenti. L'oscura tornò ad indossare il suo spaventoso sorriso, il quale riesce a trafiggere l'anima al solo sguardo"

Ore: 4:31 :

" La figura indossò il suo mantello oscuro, creato con materia oscura. Successivamente aprì la sue grandi ali nere come l'oscurità, nutrite dalle molteplici anime spezzate,  prendendo il volo, diretta verso la terra. Al suo arrivo trovò una ragazza, a prima vista adolescente, con un telefonino in mano. Lo sguardo di ella brillava di determinazione, era evidente non avesse intenzione di fallire. L'ombra molto timorosa di un'altra sconfitta, si sedette sul comodino situato affianco al letto della giovane, iniziando a studiarla. Questa stava scrivendo qualcosa, un diario per la precisione. "Mi ricorda tanto la mia gioventù" pensò la misteriosa creatura che alla vista di quella sfidante, si era fatta trasportare dai ricordi della sua ormai, distrutta infanzia. Le ore passarono velocemente e in un battito di ciglia la figura notò che era già notte fonda. Il suo orologio da taschino color argento, rispondeva in quella stanza oscura segnando precisamente le due del mattino"

Ore 4:40 AM :

"La creatrice sbuffò, stava diventando stanca di quella situazione monotona: la giocatrice scriveva, lei osservava. Aveva deciso che non sarebbe più andata così, avrebbe spaventato la sua vittima fino a farla cadere nel terrore per poi finire col riuscire ad addormentarla, senza destare sospetti. Allora incominciò a far scricchiolare oggetti, aprire porte e finestre ma nulla di tutto ciò sembrò funzionare. La giovane giocatrice era intrepida e razionalmente trovò una spiegazione logica  a tutto senza mostrare alcun cenno di paura, tornando successivamente a scrivere la sua opera. L'ombra iniziò ad innervosirsi, non poteva perdere anche questa partita, non voleva, era passato sin troppo tempo dalla sua ultima vittoria. La figura decise di calmarsi, sedersi e studiare un piano, sapeva benissimo che non avrebbe concluso nulla agendo d'impulso. Fece apparire con un battito di mani una valigetta nera contenente all'interno tutte i piani che aveva architettato durante le sue innumerevoli partite"

Road to 6 AM || Come quella notte si trasformò in un incubo ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora