L'indomani Will e Nico sedettero da soli nel tavolo della casa di Ade. Nico aveva imparato ad auto controllarsi, in parte dovuto anche alla presenza di Will. Era diventato talmente bravo che ormai Will non mangiava più con i propri fratelli, ma nessuno aveva da ridire.
Erano usciti un paio di volte fuori dal campo. Will li aveva definiti "appuntamenti" ma sembrava che a Nico questa parola non andasse a genio.
Will: quindi ora sei il mio ragazzo
Nico: non mi piace quella parola
Will: si, ma si chiama proprio così.
Erano sempre al lago, Nico non aveva abbandonato l'abitudine di andarci tutte le sere e a Will non dispiaceva degli compagnia.
Will: sai, dovremmo dirlo agli altri
Nico: non credo sia necessario
Will: perché?
Nico: credo sia più bello tenercelo per noi. Poi se gli altri capiranno, bhe capiranno
Will gli lasciò un leggero bacio sulle labbra e a Nico non dispiacque.
Nico: ora dovrei dire qualcosa di smielato ma lo sai, io odio le cose smielate
Will: non voglio sentire proprio niente di smielato, mi va bene così
Ormai era diventata un'abitudine, a un certo punto del discorso Nico poggiava la testa sulle sue ginocchia e Will gli accarezzava i capelli.
Will: ti amo
Prese Nico in braccio per portarlo nella sua casa senza svegliarlo. Quando a un certo punto Nico si dimenò
Nico: ehi, che fai?
Will: ti porto in braccio.
Lo dovrò fare anche quando saremo sposati
Nico si fece paonazzo, ma in fondo ne era consapevole. Non si sarebbe mai tolto di torno quel biondino, MAI.
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Solangelo |LoveStory|
RomanceSolangelo, la ship che ha fatto impazzire milioni di lettori. Ma com'é nata?