02.

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Era passata una settimana dall'inizio della scuola o almeno dall'inizio della nuova scuola.

Ero ancora solo e non facevo altro che fissare il corvino che passava sempre tempo con il rosso e la una ragazza, forse la sua ragazza.

Entro in classe e vado a sedermi al mio posto con le cuffiette alle orecchie, presi il telefono in mano e andai su Instagram quando un ragazzo si sedette davanti a me, alzai lo sguardo, era Potter.

"Buon giorno biondino" dice lui con il solito ghigno di sempre.

"Che vuoi?" Dico freddo spegnendo il cellulare.

"Ti togli quelle dannate cuffiette?" Mi chiese irritandosi

"Perché? Cosa hai di così interessante da dirmi?" Dico freddo guardandolo negli occhi.

"Avrei una proposta da farti" dice lui semplicemente.

"E?" Dico io aspettando che lui continuava.

"E cosa?" Chiese lui confuso.

"Ma sei stupido?" Chiedo io irritato.

"Sai con te davanti è facile che mi rimbambisca" dice lui per poi leccarsi il labbro inferiore.

"Sto aspettando" dico cercando di non far vedere che sono arrostito.

"Ah sí, beh visto che sei nuovo, ho sento dire da Hermione che la professoressa di storia gli serviva qualcuno che ti aiutasse ad recuperare la materia, sai essendo arrivato dopo 2 mesi dall'inizio della scuola; e io volevo aiutarti." Dice lui continuando a guardami negli occhi.

"Perché proprio tu mi dovresti aiutare?" Chiedo io cercando di levarmelo dai piedi.

"Sto cercando di essere gentile con te. Quindi? Tanto so che dici di si nessuno può resistemi" dice per poi passarsi una mano nel ciuffo disordinato.

"E se ti dicessi di no?" Dico io sbuffando.

"Sei antipatico sai?" Dice per poi alzarsi e uscire o almeno dirigersi verso la porta visto che suona la campanella.

Entra la prof di Storia e vedo Harry fiondarsi immediatamente da lei.

Ecco ora anche se non voglio che Harry mi aiuti deve farlo per forza, anche se per quello che mi hanno detto gli altri ragazzi ho paura di cosa possa succedere.

Quando suona la campanella della fine dell'ora tutti i ragazzi si alzano inizarono a raggrupparsi per parlare mente la prof mi chiama e chiama anche Potter, non prevedo niente di buono.

"Malfoy, visto che sei arrivato 2 mesi dopo l'inizio della scuola, avevo deciso di affidarti un tutor per farti recuperare i due mesi mancati, volevo affidarti la Granger ma visto che Potter ha insistito così molto ti affido lui" disse la prof consegnandomi un foglio con gli argomenti da studiare.

"Quindi biondino, ora non puoi rifiutare" dice Harry prende il foglio che avevo in mano.

"Perché? Me lo spieghi? Che vuoi da me!" Chiedo abbastanza irritato.

"Hmm...sto solo cercando di fare di farti adattare in una nuova scuola, non dovresti essere cosi rigido Dray" dice Harry cercando di prendermi la mano.

Dray...

Mi sposto cercando di uscire dalla classe e andando in bagno, mi asciugai gli occhi con la manica della camicia (si because hanno le uniformi).

Quando entrai in bagno iniziai a piangere, piangere istericamente, chiudendo a chiave la porta.

Dalla tasca dei pantaloni tirai fuori una scatola con dentro la lametta.

Era da un sacco di tempo che non mi tagliavo e avevo promesso a mia mamma che non lo avrei più fatto, ma questa volta fu impossibile resistere.

Mi alzai la manica della camicia e iniziai con un taglio due tre ogni volta più profondo, vedevo il sangue sgocciolare a terra.

"DRACO!" Sento Harry chiamarmi, ma io non risposi.

"DRACO DAI!" Sento ancora, ma alle mie orecchie arrivava ovattato.

"Se qui dentro lo so, ora aprimi o scavalco"

Continuai con l'ennesimo taglio ancora più profondo dei precedenti.

Ad un certo punto, senti qualcuno appoggiarmi la mano sulla spalla, aveva scavalcato.

"Cazzo Draco, che stai facendo! Dammi quella dannata lametta" Dice Harry abbastanza preoccupato

"No!" Dico io fra i singhiozzi.

Mi afferro per i fianchi e mi spinse verso di lui e poi appoggio la testa sulla mia spalla, feci la stessa cosa portando le mie braccia intorno al suo collo continuando a singhiozzare.

"Shhh ora basta piangere Draco, ci sono io. E scusa se ho detto qualcosa che ti ha ferito, non volevo  non ti conosco e quindi non so quali argomenti trattare.

Lo strinsi più a me e tira su col naso.

"Adesso andiamo in infermeria e mi dai quella lametta" mi sussurrò nell'orecchio facendomi venire la pelle d'oca.

Forse avevo sporcato il colletto della camicia bianca di sangue, ma in quel momento non mi poteva importante più di molto, volevo restate in quella posizione per sempre.

Omophobia {In revisione}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora