Capitolo 22

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POV'S JOELLE

Vedo Ethan uscire dalla sua stanza

-Allora sei tornato?- gli chiedo

-A quanto pare si- mi dice -E tu? Dove stai andando?- mi chiede subito dopo vedendomi con il casco in mano

-In un posto-

-Quello dove siamo stati un anno dopo la morte di tuo padre?-

-non pensavo te lo ricordassi-

-Quel giorno mi hai dato la dimostrazione del fatto che sei debole anche tu- 

-Già...- gli dico e inizio a fare le scale

-Dove andate?- ci chiede Caleb

-Devo fare due chiacchiere con il signorino. Tu resta con Bella- gli dico

Caleb annuisce e io ed Ethan usciamo di casa e saliamo sulle moto.

Dopo circa un'ora arriviamo nel mio posto. Ci sediamo con i piedi a penzoloni e li lasciamo dondolare 

-Sai perché mia madre accetta la mia relazione con Caleb, ma non accetta quella di te e Bella?- gli chiedo

-No, perché?-

-Perché lei è sempre stata quella perfetta della famiglia, la ragazza intelligente, la ragazza per bene.. La tipica ragazza che è l'opposto di noi.-

-E cosa dovrebbe significare?-

-Significa che per me va bene un ragazzo incasinato, ma per Bella vuole un ragazzo per bene, affidabile, che non abbia problemi con la droga... Per lei vuole il meglio-

-Ma sono io il meglio- 

-E allora perché l'hai lasciata?-

-Perché sono un coglione-

-Un coglione che può dimostrare il contrario-

Ethan mi guarda e mi sorride; io appoggio la mia testa sulla sua spalla e lui mette il suo braccio intorno alla mia vita stringendomi a se

-Ti voglio bene sorellina-

-Ti voglio bene anch'io fratellone-

Rimaniamo così per un po' lasciando che le gocce d'acqua sulle foglie ci cadino addosso.

-Le hai mai detto che sai della morte di tuo padre?- mi chiede dopo un po' 

-Vorrei farlo, ma non ci riesco. Lei crede che io non ricordi niente  e che facendomi credere che papà sia partito io stia meglio; ma non è così-

-Le devi  parlare- 

-Anche tu-

Ethan mette le mani in tasca ed estrae un pacchetto di sigarette, me ne porge una e io l'accetto molto volentieri.

-Di norma avresti rifiutato-

-Bèh, uno strappo alla regola non ha mai ucciso nessuno- gli dico sorridendo leggermente

-Che poi tua madre si sbaglia sul mio conto. Sono un bravo ragazzo, non la tratto male e non la faccio soffrire perché sto male quando soffre. Oggi, dopo che l'ho lasciata, sono venuto qua e ho pianto così tanto che ormai non capivo se era pioggia quella che bagnava il terreno o erano le mie lacrime-

-Tu sei uno dei migliori. Io lo so, Bella lo sa, Caleb lo sa, Tu lo sai, ma mia madre no. Devi farle cambiare idea- 

-Fosse così semplice lo avrei già fatto. Tua madre è una donna difficile, non so come ha fatto tuo padre-

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