POV'S JOELLE
Vedo Ethan uscire dalla sua stanza
-Allora sei tornato?- gli chiedo
-A quanto pare si- mi dice -E tu? Dove stai andando?- mi chiede subito dopo vedendomi con il casco in mano
-In un posto-
-Quello dove siamo stati un anno dopo la morte di tuo padre?-
-non pensavo te lo ricordassi-
-Quel giorno mi hai dato la dimostrazione del fatto che sei debole anche tu-
-Già...- gli dico e inizio a fare le scale
-Dove andate?- ci chiede Caleb
-Devo fare due chiacchiere con il signorino. Tu resta con Bella- gli dico
Caleb annuisce e io ed Ethan usciamo di casa e saliamo sulle moto.
Dopo circa un'ora arriviamo nel mio posto. Ci sediamo con i piedi a penzoloni e li lasciamo dondolare
-Sai perché mia madre accetta la mia relazione con Caleb, ma non accetta quella di te e Bella?- gli chiedo
-No, perché?-
-Perché lei è sempre stata quella perfetta della famiglia, la ragazza intelligente, la ragazza per bene.. La tipica ragazza che è l'opposto di noi.-
-E cosa dovrebbe significare?-
-Significa che per me va bene un ragazzo incasinato, ma per Bella vuole un ragazzo per bene, affidabile, che non abbia problemi con la droga... Per lei vuole il meglio-
-Ma sono io il meglio-
-E allora perché l'hai lasciata?-
-Perché sono un coglione-
-Un coglione che può dimostrare il contrario-
Ethan mi guarda e mi sorride; io appoggio la mia testa sulla sua spalla e lui mette il suo braccio intorno alla mia vita stringendomi a se
-Ti voglio bene sorellina-
-Ti voglio bene anch'io fratellone-
Rimaniamo così per un po' lasciando che le gocce d'acqua sulle foglie ci cadino addosso.
-Le hai mai detto che sai della morte di tuo padre?- mi chiede dopo un po'
-Vorrei farlo, ma non ci riesco. Lei crede che io non ricordi niente e che facendomi credere che papà sia partito io stia meglio; ma non è così-
-Le devi parlare-
-Anche tu-
Ethan mette le mani in tasca ed estrae un pacchetto di sigarette, me ne porge una e io l'accetto molto volentieri.
-Di norma avresti rifiutato-
-Bèh, uno strappo alla regola non ha mai ucciso nessuno- gli dico sorridendo leggermente
-Che poi tua madre si sbaglia sul mio conto. Sono un bravo ragazzo, non la tratto male e non la faccio soffrire perché sto male quando soffre. Oggi, dopo che l'ho lasciata, sono venuto qua e ho pianto così tanto che ormai non capivo se era pioggia quella che bagnava il terreno o erano le mie lacrime-
-Tu sei uno dei migliori. Io lo so, Bella lo sa, Caleb lo sa, Tu lo sai, ma mia madre no. Devi farle cambiare idea-
-Fosse così semplice lo avrei già fatto. Tua madre è una donna difficile, non so come ha fatto tuo padre-
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nemici di infanzia
Romansaquesta è la storia di due sorelle gemelle, di 17 anni, che si innamorano di quelli che sono i loro più grandi nemici... con questa storia vi vogliamo far capire che dall'odio nasce amore e che dall'amore può nascere l'odio.